sabato 31 marzo 2012

Involtini di caprino , salmone e pere.



Oggi vi presento un finger food semplice e veloce da realizzare, ideale da abbinare all’aperitivo.

Ingredienti per 4 persone :

• 2 confezioni di Caprì Leggero Mauri
• 7 fette di salmone affumicato Riunione
• 1 pera Kaiser non troppo matura
• 2 cucchiai di semi di lino Melandri Gaudenzio
• sale fino
• pepe nero
• olio di oliva Dante


Piatto regolo Poloplast

Procedimento: sbucciate la pera, tagliatela cubetti, posizionate i cubetti su di un piatto, aggiungete sale e pepe , un filo di olio d’oliva, mescolate e lasciate insaporire per alcuni minuti. Fate poi saltare velocemente i cubetti di pera in un tegame caldo per 2 minuti. Lasciate intiepidire i cubetti di pera , poi passateli nei semi di lino.
Affettate il caprino in trancetti di 3 cm, poi avvolgeteli con una striscia di salmone affumicato. Infilizate con uno spiedino un cubetto di pera ai semi di lino, poi infilzate l’involtino di salmone e caprino.

Vino consigliato: Prosecco di Valdobbiadene.

Buona domenica a tutti i miei lettori.

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venerdì 30 marzo 2012

Santa Margherita Gruppo Vinicolo Fatturato consolidato 2011: + 6%


Con un fatturato consolidato di 91,3 Mio di euro, in crescita del 6%, Santa Margherita Gruppo Vinicolo migliora il suo risultato storico anche nel 2011, confermandosi tra le prime aziende del comparto vitivinicolo italiano. Il 2011 è stato un altro anno record che ha visto i volumi dell’Azienda raggiungere la ragguardevole cifra di 16,2 milioni di bottiglie vendute in più di 85 paesi nel mondo, dove l’Italia rappresenta circa il 40% del totale.

Tra i protagonisti del successo, accanto al Pinot Grigio Santa Margherita, da oltre 50 anni lo stile del Pinot Grigio italiano nel mondo e icona del Made in Italy, tutti gli altri vini che compongono il mosaico enologico del Gruppo nelle principali regioni enologiche italiane: la Franciacorta con Ca’ del Bosco, l’Alto Adige con Kettmeir, il Trentino con Santa Margherita, il Veneto Orientale ed il Prosecco ancora con Santa Margherita e Torresella, il Chianti Classico con Lamole di Lamole e Vistarenni, la Maremma con Tenuta Sassoregale e la Sicilia con Terrelìade.

Proprio nel corso del 2011 l’Azienda ha focalizzato la sua attenzione sulla celebrazione dell’importante anniversario del Pinot Grigio, il vino che l’ha resa famosa e apprezzata in tutto il mondo e che ancora oggi costituisce l’asse portante della sua attività a partire dal mercato nord americano, nel quale Santa Margherita rappresenta da più di 30 anni un caso di successo e di continuità pressoché unico nel panorama vinicolo internazionale.

Il positivo andamento negli Stati Uniti si è propagato con successo anche nel mercato canadese, dove Santa Margherita detiene una posizione in costante crescita, grazie anche a importanti investimenti a sostegno del brand. Ancora più dinamici nel complesso si sono confermati gli altri paesi esteri dove spiccano per rilevanza Germania, Giappone, Regno Unito ed Australia .

A Vinitaly 2012 Santa Margherita presenta interessanti novità di prodotto, tra le quali spicca l’estensione della linea dei Classici, con un nuovo Gewürztraminer in affiancamento ai tradizionali Pinot Grigio, Chardonnay e Müller Thurgau. Il nuovo vino da vitigno aromatico si inserisce coerentemente all’interno di un territorio, il Trentino Alto Adige, fin dalle origini area di elezione dei vini bianchi di Santa Margherita che negli anni ha consolidato una relazione solida e proficua con il territorio. Tra le novità anche un Malbech, vitigno piuttosto insolito sul territorio italiano, che Santa Margherita propone da più di venti anni come interessante espressione dei vigneti di proprietà nell’area del Veneto Orientale.

“Tali novità - sottolinea l’Amministratore Delegato Ettore Nicoletto – consolidano lo spirito di avanguardia e di pionierismo che hanno decretato il successo negli anni passati e tuttora ne sostengono la creazione di valore. Un successo alimentato con progetti ambiziosi e innovativi con un’attenzione particolare all’evoluzione del gusto e della cultura enogastronomica, di cui Santa Margherita si fa promotrice in tutto il mondo”.

Presidente : Dott. Gaetano Marzotto

Amministratore Delegato : Dott. Ettore Nicoletto ( nella foto )

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giovedì 29 marzo 2012

Prosecco Santa Margherita: 60 anni di eccellenza


Sono iniziate le celebrazioni per il 60° anniversario del Prosecco Santa Margherita con una grande festa lunedì 26 marzo a Palazzo della Ragione - Verona.

Oltre 700 ospiti, vip, amici e clienti, hanno festeggiato insieme ai vertici di Santa Margherita Gruppo Vinicolo con un aperitivo a tema anni ‘50. C’eravamo anche noi, e ci siamo molto divertiti.

Nella foto da sinistra : Ettore Riello Presidente VeronaFiere; Gaetano Marzotto Presidente Santa Margherita Gruppo Vinicolo; Paolo Marzotto; Ettore Nicoletto Amministratore Delegato Santa Margherita Gruppo Vinicolo.


Protagonista dell’anniversario è il Prosecco Superiore “52”, frutto di una ricercata ed elegante selezione di uve, massima espressione del percorso enologico di Santa Margherita: una bollicina fresca e giovane, dal colore giallo paglierino brillante che all’olfatto ricorda gli aromi floreali del pesco e dell’acacia, nobilitato da una spuma soffice e persistente e da un perlage raffinato che ne veicola l’intensità aromatica.

Il nome “52” richiama la prima esperienza di spumantizzazione, avvenuta per l’appunto nel 1952, molto prima dell’istituzione della denominazione d’origine.

Aperitivo per eccellenza, perfetto con appetizers di ogni tipo, si può abbinare a tutto pasto, con piatti articolati come insalata di mare, risotto al Prosecco, frittatine alle erbe, salumi freschi.

Il successo del Prosecco per Santa Margherita va ben oltre i confini nazionali e trova grande riscontro anche negli USA, dove l’Azienda è entrata sul mercato con il Prosecco Superiore già da diversi anni, in linea con il posizionamento che la contraddistingue, coerentemente con il suo percorso storico in questa denominazione.

Con un importante investimento, alla fine del 2009, Santa Margherita Gruppo Vinicolo ha ampliato il proprio “mosaico enologico” che già comprende alcuni dei principali distretti vitivinicoli italiani, con l’acquisizione di una tenuta di 12 ettari (di cui 8 piantati a glera) a Refrontolo, in provincia di Treviso, nella fascia pedemontana tra Conegliano e Valdobbiadene, cuore delle terre del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene D.O.C.G.

Fantastiche scenografie, musiche evocative e il Prosecco 52 sono stati protagonisti di uno tra gli eventi di maggior successo di Vinitaly 2012. Qui' di seguito alcune foto scattate nella sala ispirata al celebre programma : il musichiere.





Alcune immagini del buffet:




Fra gli ospiti anche Franco Baresi


La band della serata :

Una delle sale dell'evento :

E con questa foto termina il mio articolo, vi ho parlato di una realtà presente nel nostro territorio dal 1935 . Il gruppo Santa Margherita ci fa sapere di essere presente oggi , come lo erano allora.

Gli eventi per i festeggiamenti del 60° anniversario del Prosecco Santa Margherita si protrarranno anche nel 2013, quando oltre a presentare la sessantesima vendemmia, prenderà forma il progetto di valorizzazione della tenuta di Refrontolo, che ha consolidato la presenza e l’impegno di Santa Margherita nel territorio storico della denominazione più prestigiosa del Prosecco, quella del Conegliano Valdobbiadene.

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martedì 27 marzo 2012

Crèpes con noci e castagne



Per l’MTChallegne di questo mese : “ Le crèpes “, ho pensato ad una versione dolce della ricetta con un ripieno a base di noci , castagne, uvetta e panna. Per la ricetta delle crèpes , ho usato la ricetta di Giuseppina .
Per 10/12 crèpes:

150 gr di farina Milleusi antigrumi Pivetti
350 ml di latte
50 ml d'acqua
2 uova medie
1/2 cucchiaino da caffé di sale
30 gr di burro chiarificato per cuocere

Procedimento : rompete le uova in una terrina, sbattetele un po’ con la frusta , cominciate ad aggiungere alternando la farina setacciata e il latte/acqua ,mischiate bene fino ad avere una pastella piuttosto liquida e liscia. Aggiungete il sale, mischiate e lasciate riposare almeno un'ora .
Fate sciogliere 30 gr di burro chiarificato in un pentolino , scaldate bene la padella per le crépes ,ungetela con il burro usando un pennello ( possibilmente in silicone) versate la quantità di pastella necessaria per una crépe . A questo punto fate " ruotare" la padella per spargere uniformente la pasta, fate cuocere fino a che sarà ben dorata , quindi giratela e finite la cottura dall'altra parte. Procedete in questo modo sino ad aver terminato tutta la pastella.

Per il ripieno:

200 ml. di panna
100 gr. di noci tritate Life
100 gr. di castagne al Genepi Cibireali
50 gr. di uva passa Life
la scorza di ½ arancia bio
inoltre per decorare :
• panna spray
• ciliegie candite Droghe Palma
• zucchero a velo

Le castagne al Genepi sono prodotte in provincia di Cuneo, secondo un’antica ricetta della cucina contadina, usando ingredienti semplici e naturali, che vengono lavorati e poi conservati , in modo da mantenere intatto il profumo e la freschezza del prodotto.

Procedimento : portate ad ebollizione la panna, aggiungete gli altri ingredienti: le noci tritate, le castagne sgocciolate dal loro liquido e tritate , l’uvetta e la buccia di arancia grattugiata. Fate scaldare il tutto per circa 1 minuto. Versate un cucchiaio di questo composto su ogni crespella arrotolatela su se stessa.
Servite due crespelle calde a persona, decorate con un ciuffo di panna, una ciliegia candita e una spolverata di zucchero a velo.

Cenni storici :
se un cuoco francese si incontra con uno austriaco, uno ceco con uno ungherese per discutere sull’origine della crespella , ognuno di loro avrà abbastanza argomenti per affermare che questa fine ricetta proviene da loro paese: il francese difenderà la crèpe, l’austriaco il palatschinKen, il ceco il palatcinky, l’ungherese il palacsinta. Eppure nessuno di loro avrà ragione, dato che l’origine di questo piatto risale ad una antica ricetta romana denominata placenta : infatti gli antichi romani chiamavano così le loro focacce che mangiavano al posto del pane. Questo piatto si è poi diffuso in tutta Europa grazie ai legionari ( tratto da Europa à la carte ).

Con questa ricetta partecipo all’MTChallenge di Marzo: Le crépes !!


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sabato 24 marzo 2012

Contest : ...e tu...te li fai DUSPAGHI?



Parte oggi il contest : ..e tu...te li fai DUSPAGHI? del blog : http://acquaefarina-sississima.blogspot.it/. Io sono uno dei giudici, adoro la pasta , attendo con fervore le vostre ricette.

Ricette con tutti i tipi di pasta lunga che immaginate di poter cuocere dentro la pentola DUSPAGHI. Quindi sbizzarritevi ad impastare e preparare qualsiasi tipo di pasta lunga anche della tradizione! Verrà presa in considerazione anche la presentazione del piatto e in caso di pasta lunga fatta in casa la difficoltà di preparazione della ricetta.

Poche e semplici regole:
- si può partecipare al massimo 2 ricette per ciascun blog,
- se vi fa piacere, e se ancora non lo siete, diventare followers di Silvia
- può partecipare solo chi ha un blog,
- possono partecipare i blog in italiano,
- lasciate un commento al post con il link della vostra ricetta,
- inserire il banner nel post della ricetta partecipante e nella home page (oppure nella vostra
pagina dedicata ai contest),
- valgono le ricette postate dopo la pubblicazione di questo post (cioè dal 24 marzo in poi).

Verranno premiate 2 ricette la migliore per originalità e la migliore e dettagliata interpretazione se si tratta di una ricetta regionale, grado di difficoltà e presentazione per entrambe.
In palio ci sono 2 pentole DUSPAGHI, 1 per ciascun vincitore e verranno premiate:
1- la ricetta più originale
2- la miglior interpretazione di una ricetta della tradizione.

Giuria insindacabile (per il momento) io, Silvia e
l'inventore della DUSPAGHI Andrea B.

Il contest inizia sabato 24 marzo e termina domenica 27 maggio ore 24:00.
Ecco la DUSPAGHI in tutto il suo splendore:






Per ulteriori info, vi consiglio di visitare il sito : http://www.duspaghi.net/
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martedì 20 marzo 2012

Pennoni rigati Verrigni con il sugo di gallinella di mare

Piatti Easy Life

Ingredienti per 4 persone :
• 280 gr. di pennoni Verrigni
• 3 filetti di gallinella ( peso 300 gr. )
• 1 barattolo di polpa Mutti
• 2 cucchiai di capperi Bonomo&Giglio
• 1 cucchiaio di olive taggiasche
• 3 cucchiai di Vinchef
• 1 spicchio d’aglio
• 1 foglia di alloro
Salatura mediterranea Marino
Olio Flaminio D.O.P. Umbria extra vergine di oliva

Procedimento: lavare con cura ed asciugare con carta cucina i filetti di gallinella, insaporirli da ambo i lati con l’insaporitore per pesce salatura mediterranea, poi farli cuocere, solo dal lato della pelle per 5 minuti, in un tegame antiaderente con olio extra vergine di oliva. Togliere il pesce dal tegame, lasciarlo intiepidire in un piatto, poi eliminare la pelle, eventuali lische, e ridurlo in piccoli pezzi.

Rimettete sul fuoco il tegame , fate scaldare l’olio inserite lo spicchio d’aglio intero, l’alloro, i capperi dissalati, le olive taggiasche e la polpa di pomodoro. Fate cuocere per alcuni minuti, poi sfumate con Vinchef.

Continuate la cottura a fuoco dolce per 10 minuti poi aggiungete la polpa di gallinella e fate cuocere per altri 10 minuti , o fino a quando il sugo si sarà addensato. Terminata la cottura, eli minare la foglia di alloro e lo spicchio d’aglio. Aggiustare di sale aggiungendo un pizzico di salatura mediterranea .

Cuocere la pasta in abbondante acqua salata, scolarla ad dente, poi farla saltare nel sugo di gallinella.

Vino consigliato : Chardonnay del Veneto Orientale.
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lunedì 19 marzo 2012

Risotto con radicchio , gorgonzola e salmone



Ingredienti per 4 persone :

• 270 gr. di riso superfino
• 300 gr. di radicchio tardivo di Treviso
• 4 fette di salmone affumicato
• 2 fette di panettone gastronomico Tre Marie
• 85 gr. di Bontàzola Mauri
• 25 gr. cipolla bianca di Chioggia
• 700 ml. di brodo vegetale
• prezzemolo
• 1 foglia di alloro
• 70 ml. di vino bianco secco
• fior di sale Gemma
• pepe bianco
olio flaminio Delicato extra vergine di oliva

Procedimento :

con l’aiuto di un coppa pasta rotondo della Guardini realizzare 4 dischi di panettone gastronomico e poi farli tostare in un tegame antiaderente. Realizzare 4 rose con le fette di salmone, inserendo al centro un piccolo cilindro di gorgonzola e dei filetti di radicchio.
Tritare finemente la cipolla , trasferirla assieme a tre cucchiai di olio extra vergine di oliva , in un tegame basso e poco profondo, aggiungere del prezzemolo tritato e 1 foglia di alloro. Far soffriggere a fuoco molto dolce il trito, per evitare che la cipolla si colori troppo. Aggiungere quindi il riso e farlo tostare, mescolare , sfumare con il vino bianco e lasciarlo evaporare, aggiungere poi gradualmente a mestoli, il brodo vegetale caldo, quando necessario, e portare a cottura.
Tritare a cubetti il gorgonzola e , aggiungerlo a fuoco spento al risotto , mescolare e far mantecare.
Nel frattempo : lavare e tritare il radicchio,( tenete da parte alcune punte ) poi farlo trifolare velocemente con un filo di olio extra vergine di oliva, 1 spicchio d’aglio , sale e pepe.
Composizione del piatto : con l’aiuto di un coppa pasta rotondo della Guardini realizzare un primo strato di risotto, poi uno strato di radicchio trifolato e poi un altro strato di risotto, , terminare con delle punte fresche di radicchio.
Accanto al radicchio servite il disco di panettone gastronomico, e sopra la rosa di salmone e gorgonzola.

Ho realizzato questa ricetta con il Bontàzola Mauri, il verde formaggio da tavola conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo, vincitore della medaglia di bronzo ai World Cheese Awards - 2007 e di 3 stelle d'oro al Great Taste Awards 2009
Il gorgonzola è nato intorno all’anno 1000 in provincia di Milano - esattamente a Gorgonzola da cui ha ereditato il nome – è ancora oggi prodotto con latte pastorizzato di una sola mungitura con l’aggiunta di fermenti e muffe selezionate per l’erborinatura e stagionato per circa 60 giorni a 4-6°C.
Il Bontàzola Mauri oltre ad essere ottimo gustato semplicemente con il pane , è una vera delizia in grado di soddisfare i gusti più decisi e gli abbinamenti più insoliti. Perfetto per mantecare il mio risotto, per contrastare il gusto amarognolo del radicchio; per esaltare nel suo insieme il salmone e il crostino di panettone gastronomico.

Vino consigliato: Merlot Rosè del Veneto Orientale IGT

Con questa ricetta partecipo al contest: Rice blogger 2012


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mercoledì 14 marzo 2012

Orzotto alle primizie di campo e caprino di bufala


Tovagliolo Creativitavola

Ieri pomeriggio , complice la bella giornata e il clima mite, ho deciso di fare una passeggiata in campagna, è stato molto piacevole, come un anticipo d’estate. Ho raccolto le prime erbe primaverili , tarassaco e ortiche , e mentre tornavo a casa pensavo alla ricetta da realizzare. Il tarassaco è un ‘erba tendenzialmente amara, mentre l’ortica è tendente al dolce, e per mantecare avrei usato quel caprino di bufala che avevo nel frigo. Con altri ingredienti presenti nella mia dispensa, avrei realizzato un’orzotto , un piatto leggero, saporito, che riporta agli antichi sapori di un tempo.

Ingredienti per 4 persone :

• 200 gr. di orzo perlato Flaminio
• 70 gr. di caprino di bufala Mauri
• 1 ciuffetto di ortiche
• 1 ciuffetto di tarassaco
• ½ cipolla bianca di Chioggia
• 2 fettine sottili di pancetta fresca
• 50 ml. di vino bianco secco
• 400 ml. di brodo vegetale
• 1 spicchio d’aglio
• Fior di sale Gemma
• pepe nero Ariosto
Olio Flaminio delicato extra vergine di oliva

Il caprino di bufala è solo l’ultimo arrivato della famiglia di caprini firmati dall’ azienda di Pasturo, da sempre sinonimo di qualità ed eccellenza made in Italy. Lanciato all’inizio degli anni Cinquanta, il Caprì Mauri ha fatto conoscere al grande pubblico uno dei formaggi più amati della tradizione casearia italiana, nella versione classica a base di latte vaccino, e negli anni ‘80 nella versione light e di latte caprino. Oggi i caprini sono tra i formaggi freschi più apprezzati e venduti sia in Italia che all’estero. E con il nuovo Caprì di Bufala, Mauri vuole rinnovare il successo di questo particolarissimo prodotto interpretandolo in chiave moderna e originale.

I nuovi caprini di bufala si contraddistinguono per il gusto dolce e ricco al tempo stesso, perfetto per dare nuova personalità anche ai piatti più semplici e quindi a mio avviso, perfetto per mantecare ed arricchire il mio orzotto.

Veniamo quindi alla ricetta : lavare con cure le erbe di campo, sbollentarle separatamente, ( in quanto hanno diversi tempi di cottura ), e poi tritarle grossolanamente. In un tegame far dorare uno spicchio d’aglio con un filo di olio extra vergine di oliva , aggiungere le erbe di campo tritate, sale e pepe e portare cottura. La salsa alle erbe di campo è pronta.

In un altro tegame far dorare un trito finissimo di pancetta e cipolla, sfumare con il vino bianco, lasciar evaporare e poi aggiungere l’orzo perlato. Tenete presente il tempo di cottura indicato sulla confezione, nel mio caso ho utilizzato l’orzo della linea Flaminio e in questo caso il tempo di cottura e di 20 minuti. Quando siete circa alla metà del tempo di cottura , incorporate la salsa alle erbe di campo, e portate a cottura aggiungendo del brodo vegetale quando necessario. A fuoco spento aggiungete il caprì di bufala tritato, amalgamate il tutto e lasciate riposare per 3 minuti prima di servire.

Vino consigliato : Pinot grigio del Veneto Orientale.


Con questa ricetta partecipo al contest: Un coccio al mese per 12 mesi

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sabato 10 marzo 2012

Tagliatelle di castagne con pancetta e pecorino



Oggi vi presento un’altra ricetta tipica della tradizione bolognese :
Le tagliatelle alle castagne con pancetta e pecorino.

(Solennemente decretata dall'Accademia Italiana della Cucina, Delegazione di Bologna San Luca e depositata con atto notarile il 12 Ottobre 2006, presso la Camera di Commercio di Bologna, Palazzo della Mercanzia)

Ingredienti
Per la sfoglia delle tagliatelle:
200 g di farina 00 Pivetti amor di Farina
120 g di farina di castagne
3 uova bio

Per il condimento
50 g di porro
150 g di pancetta
100 g di pecorino stagionato
1 bicchiere di vino bianco
pepe
olio Flaminio delicato extra vergine di oliva

Procedimento : mescolate le due farine con le uova e fatene una sfoglia, che tirerete con il matterello, facendo attenzione poiché tende a rompersi, e tagliatela poi a strisce e realizzate così le tagliatelle.


Tagliere Algia.

Sono passati 35 anni da quando i primi oggetti in legno uscivano dalla fabbrica Algia per essere venduti sul mercato nazionale
Oggi con un abbondante quota di fatturato destinato all’esportazione, Algia è un’azienda leader nella produzione e distribuzione di accessori in legno per la cucina e per la casa. L’accurata scelta delle materie prime, l’accurato studio e ricerca di nuovi prodotti e le attrezzature all’avanguardia permettono all’azienda di essere leader sul mercato.

Soffriggete il porro tritato in un po' d'olio, ( tenetene un po’ da parte ) aggiungete 100 g di pancetta tagliata a striscioline ed il bicchiere di vino; fate cuocere il tutto a fuoco vivo, per qualche minuto.
Tagliate la restante pancetta a listarelle sottili e fatela rosolare in padella all'ultimo minuto, in modo che diventi croccante, e tenetela da parte.

Cuocete le tagliatelle in abbondante acqua salata, scolatele al dente, poi fatele saltare in padella con il sugo di pancetta già preparato, unite il pepe e il pecorino grattugiato. Disponete nei piatti, aggiungendovi sopra le listarelle di pancetta croccante, e il porro tenuto precedentemente da parte. Decorare a piacere con un rametto di rosmarino.

Vino consigliato : Gutturnio frizzante Colli Piacentino DOC


Con questa ricetta partecipo al contest:" Riscopri gli antichi Sapori della tradizione Emiliana "

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giovedì 8 marzo 2012

Ravioli speck e mirtilli con pesto di agrumi, capperi e mandorle.




Quando ho notato questi ravioli sul banco frigo del supermercato non ho resistito, ho letto gli ingredienti ed ho subito deciso di acquistarli.
Si tratta di una pasta fresca all’uovo realizzata con il 4% di mirtilli. Il ripieno è composto da ricotta e speck.
Questi ravioli sono un prodotto tipico del Trentino, solitamente vengono conditi con burro e salvia , oppure con sughi saporiti a base di cacciagione.
Io li ho conditi con un pesto che ricorda, per alcuni dei suoi ingredienti, il celebre pesto di Filippo La Mantia.

Ingredienti per 4 persone :


• 300 gr. di ravioli speck e mirtilli Valsugana Sapori
• 1 cucchiaio di capperi Bonomo&Giglio
• 2 cucchiai di mandorle affettate Life
• 2 clementine bio
• 4 grani di pepe rosa
• 1 stelo di basilico
• 1 stelo di prezzemolo
• 4 fragole
• olio Flaminio delicato extra vergine di oliva
• condimento Flaminio mosto d’uva cotto
• una noce di burro


Procedimento : inserite nel vaso del mixer i capperi dissalati, le mandorle,il prezzemolo, il basilico,il pepe rosa, la buccia di una clementina , il succo di due clementine e l’olio extra vergine di oliva . Frullate sino ad ottenere un composto omogeneo.
Cuocete in abbondate acqua salata i ravioli, scolateli al dente e fateli saltare con una noce di burro.
A fuoco spento aggiungere il pesto di agrumi, capperi e mandorle, fate saltare velocemente.
Presentazione: porre al centro del piatto i ravioli, sopra, al centro una fragole affettata e condita com qualche goccia di condimento Flaminio a base aceto balsamico e mosto d’uva cotto.


Vino consigliato: Riesling Italico D.O.C


Oggi 8 marzo è la festa della donna , dedico questa semplice ricetta a tutte le donne in particolare a queste donne che mi hanno gentilmente omaggiata con i loro premi :

• Annaira L’angolo di Annaira
• Rossella Ma che ti sei mangiato?
• Silvia acquaefarina-sississima
• Nikichan Zafeiry Recetas de una Gatita enamorada

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mercoledì 7 marzo 2012

Insalatina, polpo e fagioli borlotti di Lamon


Piatto Poloplast
Ingredienti per 4 persone
• 2 polpi da 500 gr. cad
• 180 gr. di fagioli borlotti Melandri Gaudenzio
• 180 gr. di insalatina
• 1 scalogno
• ½ limone bio
• 2 costa di sedano
• 2 foglia di alloro
• 1 spicchio d’aglio
• Fiore di sale Gemma• pepe
• olio extra vergine di oliva Dante Terre Antiche

Procedimento: mettete a bagno i fagioli in una ciotola, coperti di acqua fredda la sera precedente. Scolate i fagioli dall’ammollo e trasferiteli in una pentola , aggiungete il sedano e la foglia di alloro, coprite con acqua, incoperchiate , portate a cottura, poi scolateli.

In una pentola capiente mettete a bollire l’acqua (almeno 2,5 litri) aromatizzata con lo scalogno , alcuni gambi di prezzemolo, 1 costa di sedano verde, 1 foglia di alloro e il succo del limone. Quando l’acqua giunge ad ebollizione inserite i polpi nella pentola e fateli cuocere per circa 25 minuti. A cottura ultimata togliete i polpi dall’acqua e lasciateli intiepidire, tagliateli in modo da lasciare i tentacoli interi, poi conditeli, con abbondante olio, prezzemolo , uno spicchio d’aglio sale e pepe . A questo punto aggiungete i fagioli e mescolate in modo che l’insieme degli ingredienti si insaporisca
.
Presentazione : distribuire sui piatti un letto di insalatina e sopra i polpo con i fagioli.

Vino consigliato : Pinot grigio del Veneto Orientale.

Polpolast è un’azienda nata nella provincia di Treviso, nel 1994 , dall’incontro di specialisti dei settori di gelatiera, pasticcieria, produzione e trasformazione di materie plastiche.
Oggi l’azienda è presente in 5 continenti senza limiti geografici.
Le materie prime impiegate nei processi produttivi vengono selezionate scrupolosamente, conciliando i bisogni di economicità e sicurezza.
Ascoltare i bisogni dei clienti e le tendenze del mercato è la vera forza dell’azienda.
Tutto il processo produttivo è realizzato in Italia; l’azienda ha scelto di continuare a lavorare sul territorio di origine , offrendo l’opportunità di impiego a sempre un maggior numero di persone.
L’azienda offre una varietà di oltre 1400 articoli, di numerose dimensioni e colorazioni, organizzati in 10 categorie. A questo link: http://it.calameo.com/accounts/1040310 potete visualizzare i cataloghi con l’intera gamma di prodotti realizzati dall’azienda.
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lunedì 5 marzo 2012

La spuma di mortadella e le sue declinazioni



La ricetta della spuma di mortadella è stata solennemente decretata, dall’Accademia Italiana della cucina, Delegazione di Bologna San Luca il 14 ottobre 2004, e depositata con atto notarile presso la camera di Commercio di Bologna, Palazzo della Marcanzia.


Il Palazzo della Marcanzia di Bologna è la sede della Camera di Commercio della città, ed ha l’onore di custodire, le ricette depositate dall’Accademia Italiana della Cucina , di alcuni piatti tipici , che fanno parte della storia e dell’arte culinaria di Bologna .

Il contest “ Riscopri gli antichi sapori della tradizione Emiliana” ideato dalle Fattorie Montechiaro, in collaborazione con l’Accademia del Benessere, ha l’obiettivo di raccogliere ricette originali che valorizzino la tradizione emiliana.

La storia del salume :
conosciuta in tutto il mondo, ha origini molto antiche: lo fa presumere il nome, diminutivo di mortada, parola ormai scomparsa che deriva dal latino murtatum o myrtatum, e che indicava una carne aromatizzata con bacche di mirto. Era in origine un insaccato crudo e quindi l’aromatizzazione era necessaria anche a fini di conservazione, ma quando si cominciò a cuocerlo – a partire dal Seicento – il pepe nero aveva già soppiantato il mirto. Resta da comprendere come mai si sia affermato come specialità bolognese fin dal Medioevo, visto che il procedimento da cui nasce si può applicare ovunque. La spiegazione del quesito sull’origine territoriale risiede probabilmente nel fatto che i salaroli bolognesi (cioè la corporazione locale dei salumieri) riuscirono per secoli a difendere i segreti della composizione della mortadella, diffondendo informazioni false pur di confondere le idee agli imitatori. Oggi la ricetta della mortadella Bologna non è più segreta e lo prova il disciplinare della Igp del 1998 , che prevede l’utilizzo di tagli nobili del maiale ( carne e lardelli di elevata qualità ) con pezzetti di gola che conferiscono maggior dolcezza al salume.

Veniamo quindi alla ricetta della spuma di mortadella :

Ingredienti per 6 persone :
• 300 gr. di mortadella la Blu di Felsineo
• 100 gr. di ricotta fresca
• 1 cucchiaio di parmigiano
• 1 cucchiaio di panna liquida

Procedimento : tritare finemente la mortadella, aggiungere la ricotta e il parmigiano, mescolare sino ad ottenere un impasto omogeneo e non grumoso. Aggiungere la panna liquida e frullare il tutto.




La spuma di mortadella è molto versatile e si presta a numerosi abbinamenti in cucina, io ho realizzato :
Crostini con spuma di mortadella con pesto ai capperi e pomodorino semisecco

Ingredienti per 6 persone:

• 6 fette di pane tostato tipo filoncino
• spuma di mortadella q.b.
• 3 cucchiaini di pesto ai capperi Bonomo&Giglio
• 6 pomodorini semisecco Agromonte
• 6 steli di erba cipollina

Procedimento : spalmare sulle fette di pane la spuma di mortadella, aggiungere al centro ½ cucchiaino di pesto ai capperi e un pomodorino semisecco, decorare con uno stelo di erba cipollina

Vino consigliato: Lambrusco Grasparossa di Castelvetro D.O.C.

Con questa ricetta partecipo al contest:" Riscopri gli antichi Sapori della tradizione Emiliana "

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