lunedì 30 aprile 2012

Spaghettoni con asparagi e petto di quaglia affumicato



Ingredienti per 4 persone :

·         280 di superspaghettoni Verrigni
·         2 quaglie
·         300 gr. di asparagi verdi
·         4 pomodorini fritti
·         1 cucchiaio di lamelle di mandorla
·         1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
·         1 cipollotto
·         rosmarino
·         alloro
·         2 spicchi d’aglio
·         20 ml. di aceto di vino rosso
·         100 ml. di vino bianco secco
·         1 peperoncino fresco
·         sale fino
·         olio extra vergine di oliva Masseria Cusmai fruttato intenso

Procedimento: sezionare a metà le quaglie nel senso della lunghezza , lavarle sotto l’acqua corrente ed inserirle in un contenitore con una marinata di acqua, aceto ed uno spicchio d’aglio, coprire il recipiente e lasciar riposare in frigo per almeno 1 ora.
Trascorso questo periodo, togliere le quaglie dalla marinata, e sciacquarle sotto l’acqua corrente, ed asciugarle con carta cucina. 

Rosolare in padella le quaglie con un filo d’olio extra vergine d’oliva , del cipollotto tritato e il peperoncino fresco tritato, aggiungere sale,  rosmarino e una foglia di alloro, sfumare con il vino bianco. 
A questo punto dividere i petti dalle cosce,  deporre queste ultime su una teglia coperta e terminare la cottura in forno .
Togliere dal forno e lasciar intiepidire le cosce, spolpatele, eliminando la pelle e le ossa, tritate la carne ottenuta con un coltello e ponetela in un contenitore assieme ad una parte del fondo di cottura delle quaglie, ponete nuovamente sul fuoco e fate cuocere sino a quando la salsa si sarà addensata.

Pulire e lavare gli asparagi, affettarne una parte con la mandolina a lamelle.

La parte rimanente di asparagi affettatela a rondelle, tenete da parte le punte. Scaldate un tegame antiaderente con un filo di olio extra vergine di oliva e lo spicchio d’aglio, aggiungete gli asparagi verdi affettati e fate cuocere per 7 minuti a fuoco alto, mescolando spesso. Spegnete il fuoco eliminate lo spicchio d’aglio. Inserite il tutto nel boccale del frullatore, assieme alle punte di asparagi, le lamelle di mandorle, il formaggio gratuggiato e un filo di olio evo. Frullate il tutto , al termine regolate di sale. Avremo preparato un pesto di asparagi , che farà parte del condimento della pasta.

Porre sul fuoco un tegame antiaderente, quando questo è caldo inserire i petti quaglia, e alcuni rametti di rosmarino attizzati, coprite , fate cuocere per alcuni minuti a fuoco alto, poi spegnete il fuoco, e lasciate intiepidire la carne, poi affettatela. Consiglio di fare attenzione alla cottura della carne; la carne non deve cuocere molto, e deve rimanere rosata  all’interno.

Cuocere gli spaghettoni in abbondante acqua salata, nella Duspaghi , scolateli ad dente e fateli saltare nel sugo di quaglie. Spegnete il fuoco aggiungete le lamelle di asparagi e due cucchiai di pesto di asparagi. Mescolare velocemente e poi servire subito.

Presentazione del piatto : disporre al centro del piatto un nido di pasta , intorno le fettine di petto di quaglia affumicato e guarnire con un pomodorino appena fritto. Irrorare con un filo di olio extra vergine di oliva.

Vino consigliato : Sauvignon del Veneto Orientale
 

Con questa ricetta partecipo al contest : “ La sfida dei 2” del blog : L’albero della carambola

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venerdì 27 aprile 2012

Zuppa di farro ceci e fagioli con mazzancolle

                                         Tovaglia e tovagliolo CreativiTavola

  Ingredienti per 4 persone :
·         270 gr. di zuppa farro, ceci e fagioli MelandriGaudenzio
·         12 mazzancolle
·         1 carota di Chioggia
·         1 piccola cipolla bianca di Chioggia
·         1 costa di sedano
·         1 spicchio d’aglio
·         prezzemolo
·         rosmarino
·         sale grosso integrale Gemma di mare q.b.
·         salatura Mediterranea affumicata q.b.
t      3 grani di pepe nero 
·         olio extra vergine di oliva Coratina Masseria Cusmai

Procedimento : mettere la zuppa in ammollo in acqua fredda per 4-6 ore.
Nel frattempo , preparare il brodo. Pulire le mazzancolle e mettere da parte le teste.  Tritare finemente carota, sedano e cipolla; la metà di questo trito versatelo in un tegame con litri 1.400 di acqua fredda , assieme ad alcuni gambi di prezzemolo e alcuni grani di pepe. Accendere il fuoco, portare a ebollizione e lasciar cuocere a fuoco basso per 30 minuti. Spegnere, lasciar riposare per 15 minuti poi  filtrare il tutto.

Per la zuppa: tritare l’aglio e il rosmarino,  aggiungerlo  poi al rimanente trito di verdure tenuto da parte.
 Porre sul fuoco un tegame con olio extra vergine di oliva , aggiungere il trito di aromi e  verdure e farle leggermente dorare , aggiungere poi la zuppa , coprire con il brodo precedentemente preparato , e far cuocere a fuoco dolce  per circa 90 minuti. Se necessario durante la cottura aggiungere un po’ d’acqua , per dare la giusta consistenza alla zuppa. Regolare di sale.
Eliminare il budello alle mazzancolle, lavarle , poi asciugarle con carta cucina, spolverarle con un pizzico di salatura mediterranea, irrorarle con filo di olio extra vergine di oliva e farle cuocere velocemente in un tegame antiaderente ( 1 minuto per lato ).

Versare la zuppa nelle ciotole , appoggiare tre mazzancolle ed un ciuffo di prezzemolo in ogni ciotola , irrorate con un filo di olio extra vergine di oliva.

Vino consigliato : Breganze rosso DOC

Per questa ricetta ho impiegatol'olio extra vergine di oliva fruttato intenso prodotto con oliva Coratina , della Masseria Cusmai, di un colore verde smeraldo con riflessi dorati. Possiede un ododre fruttato netto di oliva, con evidenti sensazioni di mandorla e carciofo, perfetto per la mia zuppa. 


L'olio extra vergine di oliva da Coratina, dal 4 Aprile 2012 è presente sul social  food network italiano Gente del Fud.


Con questa ricetta partecipo al contest : Un coccio al mese per 12 mesi : Aprile  del blog di Max



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giovedì 26 aprile 2012

Bauletto di speck di Sauris con il cren


Il cren ( rafano ) è molto famoso in Veneto, un tempo tutte le famiglie di contadini ne possedevano alcune piante.
Il rafano è una pianta erbacea perenne di cui si usa la radice, che viene grattugiata e preparata in vari modi: da sola, conservata sott’olio o aceto ( questo preparato viene detto “cren”) o insieme a salse, senapi, mostarde. La salsa al cren viene di solito usata come accompagnamento per bolliti. Piu’ delicata è la spuma di cren , questa ricetta si ottiene facendo bollire nella panna e nel latte con un filo di olio extra vergine di oliva, la radice fresca grattugiata, e solitamente accompagna dei salumi affettati. Il rafano italiano è di colore bianco-marroncino, quello giapponese, verde brillante e viene tradizionalmente impiegato per accompagnare il sushi ; come gusto la nostra salsa al cren è simile alla salsa wasabi .

Sauris è un paesino friulano situato in Carnia a circa 1200 metri di altitudine. La località è molto conosciuta per la produzione di alcuni salumi, in particolare appunto per lo speck di Sauris.
Potrei definire questa ricetta un abbraccio tra Veneto e Friuli :

Ingredienti per 4 persone

- 140 gr. di speck di Sauris stagionato 6 mesi affettato sottile
- 100 gr. di insalatina fresca
- erba cipollina
- radice fresca di cren
- sale e pepe
- peperoncino dolce Ariosto
- olio Flaminio fruttato extra vergine di oliva

Procedimento:
foderare una una ciotolina con delle fette sottili di speck di Sauris , ( posizionate le fettine in modo che i due estremi delle fette fuoriescano dalla ciotolina ) riempite con dell’insalatina fresca, condita con sale, pepe e un po’ di erba cipollina, coprite il tutto con gli estremi delle fette di speck, in modo da formare un bauletto. Rovesciate il bauletto sul piatto di portata, cospargetelo con della radice fresca grattugiata di cren e terminate il piatto con un filo di olio extra vergine di oliva. Decorare il piatto con del peperoncino dolce.

Vino consigliato: Schioppettino dei colli orientali del Friuli.



Con questa ricetta partecipo al contest di Dauly : Ricette ripiene dall'antipasto al dolce




Con questa ricetta partecipo anche al contest di Puffin : Insalatiamo ?


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martedì 24 aprile 2012

Tiramisù con robiola, fragole e cioccolato bianco


Ingredienti per 4 persone :

 • 4 fette di colomba classica Tre Marie
• 200 gr. di Maurino robiolino di capra Mauri
• 1 uovo bio
• alcune gocce di limone
• 250 gr. di fragole
• 100 gr. di cioccolato bianco
• 2 cucchiai di marsala
• 4 cucchiai di zucchero
• zucchero a velo rosa, gusto fragola q.b.


Procedimento: fondere e temperare il cioccolato bianco, poi stenderlo su di un piatto. Io ho seguito questo procedimento.

 Montare il tuorlo con lo zucchero, unire il marsala e la robiola, mescolare ed amalgamare bene con un frusta. Montate a neve fermissima l’albume con qualche goccia di limone e quindi incorporatelo delicatamente alla crema . Lavate ed asciugate con cura le fragole, tagliatene ¾ a fettine Con l’aiuto di un coppa pasta quadrato della Guardini realizzate dei quadrati di colomba. 
 Depositare nel coppa pasta uno strato di colomba, uno strato di crema di robiola e uno strato di fettine di fragola, quindi far aderire bene un secondo strato di colomba. Terminare con uno strato di crema di robiola e della fragole a fettine e a cubetti.
 Procedere in questo modo sino ad aver terminato tutti gli ingredienti. Nel frattempo il cioccolato bianco si sarà solidificato, staccate delicatamente con la punta di un coltello dei pezzi di cioccolato bianco e incollateli delicatamente sui tortini. Per questo tiramisù non ho usata una bagna, in quanto la colomba è già morbida, basterà lasciar riposare in frigo il dolce per 4 ore, e vedrete che risultato.

 Presentazione del piatto : con del cioccolato bianco fare delle decorazioni sul piatto, poi spolverare con lo zucchero a velo rosa al gusto fragola, depositare al centro il tortino di tiramisu’. 

Vino consigliato : Moscato fior d’arancio. 

E’ da poco on line la nuova pagina facebook dedicata a Mauri : a questo link è stata inserita la mia ricetta.  A breve, troverete anche la ricetta di questo dolce, e la mia intervista.
Vi consiglio di visitare il sito : http://www.wellnesscucina.com/ un sito molto interessante dedicato a tutti coloro che amano la sana alimentazione, e con molte novità in arrivo.


 
“ Con questa ricetta partecipo al contest B come #biancolatte di Franciacorta
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sabato 21 aprile 2012

Cestino di insalata con asparagi, uova e prosciutto

Tagliere e ciotolina Poloplast

Ingredienti per 4 persone :
4 piadine pronte Ø 20 • 2 fette di prosciutto crudo di San Daniele • 2 uova bio • 100 gr. di asparagi bianchi di Bassano • 200 gr. di insalatina fresca • sale fino • pepe nero • condimento Flaminio agli agrumi di Sicilia • Olio Flaminio fruttato extra vergine di oliva.

 Per la salsa : • 100 gr. di asparagi verdi • 1 cucchiaio di lamelle di mandorle Life • 1 cucchiaio di parmigiano grattugiato • 1 spicchio d’aglio • sale fino q.b. • paprika dolce q.b. • Olio Flaminio fruttato extra vergine di oliva 



Procedimento: accendere il forno a 200 °. Mettere a lessare le uova . Pulire le verdure, sbucciare gli asparagi. 

Affettate a fiammifero gli asparagi bianchi . Affettate a rondelle gli asparagi verdi, tenete da parte le punte. Scaldate un tegame antiaderente con un filo di olio extra vergine di oliva e lo spicchio d’aglio, aggiungete  gli asparagi verdi affettati e fate cuocere per 7 minuti a fuoco alto, mescolando spesso. Spegnete il fuoco eliminate lo spicchio d’aglio.  Inserite il tutto nel boccale del frullatore, assieme alle punte di asparagi, le lamelle di mandorle, il formaggio , un pizzico di paprika e un filo di olio evo. Frullate il tutto , al termine regolate di sale.

Spennellate le piadine con un’emulsione realizzata con due parti acqua tiepida e 1 parte di olio. Sistemate le piadine su 4 formine in porcellana, facendo prendere loro la forma delicatamente.
Trasferite le piadine nel forno caldo per 5 minuti circa. Devono asciugarsi e prendere la forma di un cestino.
Eliminare il guscio alle uova sode, tagliare a cubetti l’albume, sbriciolare il tuorlo.

Dividete una fetta di prosciutto in 4 parti uguali , arrotolate e realizzate 4 roselline di prosciutto. Tritate grossolanamente l’altra fetta di prosciutto.

Condite l’insalata e gli asparagi bianchi con un’emulsione di olio , qualche goccia di condimento agli agrumi di Sicilia , sale pepe.
Depositate su ogni cestino un cucchiaio di cubetti di albume sodo, poi l’insalata con gli asparagi bianchi, la rosellina di prosciutto, una parte del prosciutto tritato e terminate con le briciole di tuorlo.

Vino consigliato : Bianco di Custoza.

Una ricetta veloce , adatta per un pranzo veloce, oppure per una scampagnata.

 
Con questa ricetta partecipo al contest della Cuochina sopraffina : Spuntino sopraffino, fallo sveltino.
 

Con questa ricetta partecipo al Contest di Archcook : "InsalaTiAmo"




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mercoledì 18 aprile 2012

Risotto con il peverèl

Piatto Easy Life

I germogli di papavero nel Veneto Orientale sono detti anche peverèl . Vanno raccolti preferibilmente prima della fioritura.

Tagliere Algia

In cucina , i germogli di papavero possono essere usati cotti per realizzare minestre , risotti, sughi e creme,oppure come verdure cotte ; si possono utilizzare anche crudi per realizzare delle insalate.

Ingredienti per 4 persone :

• 240 gr. di riso carnaroli
• 300 gr. di peverèl ( germogli di papavero )
• 2 ravanelli
• 2 fettine di lardo stagionato
• 20 gr. di montasio stravecchio in scaglie
• 400 ml. di brodo vegetale
• 1 spicchio d’aglio
• prezzemolo
• 7 grani di pepe rosa
• Fior di sale Gemma q.b.
• Olio Flaminio extra vergine di oliva D.O.P Umbria

Procedimento : mondare i germogli eliminando solo il torsolo che tiene uniti i gambi. Poi lavarli con cura.
Sbollentare i germogli in acqua bollente. Scolarli e tritarli grossolanamente.
Fare un trito finissimo con il lardo, lo spicchio d’aglio, il prezzemolo e i grani schiacciati di pepe rosa. Inserire in un tegame un filo di olio extra vergine di oliva, aggiungere il trito e fate sciogliere il lardo a fuoco dolce , per alcuni minuti sino a quando si sarà sciolto completamente. A questo punto aggiungete il trito di peverèl , sale e pepe. Lasciate insaporire per alcuni minuti ; quindi aggiungete il riso, mescolate spesso, aggiungendo del brodo vegetale quando necessario, e portate a cottura, lasciandolo ad una consistenza molto morbida. Mantecare con un filo di olio extra vergine di oliva e lasciar riposare per alcuni minuti prima di servirlo.

Presentazione: foderare con delle fettine di ravanelli un coppapasta rotondo della Guardini , inserire il risotto e sopra delle scaglie di montasio stravecchio.

Vino consigliato : Sauvignon del Veneto Orientale


Con questa ricetta partecipo al contest di Ely : Chi non risotta in compagnia...

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lunedì 16 aprile 2012

Spaghettoni con ragu’ d’agnello e asparagi

Tovaglia CreativiTavola

Ingredienti per 4 persone :

• 280 gr. di Super spaghettoni Verrigni
• 350 gr. di agnello d’ Alpago già marinato
• 300 gr. di asparagi verdi
• 1 carota di Chioggia
• 300 ml. di brodo
• 1 scalogno
• 1 spicchio d’aglio
• 100 ml. di vino bianco
• alloro, timo
• fior di sale Gemma q.b.
• pepe nero Ariosto
• olio Flaminio extra vergine di oliva D.O.P. Umbria


Procedimento : tritate finemente lo scalogno, tagliate a piccoli cubetti la carota e la carne di agnello.
Fate un soffritto con lo scalogno e la carota tritati , aggiungete la carne di agnello, lo spicchio d’aglio, l’ alloro e il timo ; fate rosolare a fuoco dolce, mescolando spesso, poi sfumate con il vino bianco.
Puliti gli asparagi, separate le punti dai gambi; tagliate i gambi a pezzetti e uniteli all’agnello dopo 20 minuti di cottura. Salate e pepate, bagnate con il brodo e fate cuocere per un’altra decina di minuti. Tre minuti prima del termine della cottura aggiungete le punte degli asparagi.

Ho realizzato il brodo che utilizzato per questa ricetta con ½ dado Naturalmente Classico di Knorr, prodotto che fa parte di una nuova linea di condimenti , ispirata ai sapori naturali, senza glutammato, con un gusto delicato e con il livello di sodio piu' basso esistente in commercio.

Ho cotto gli spaghettoni in abbondante acqua salata, nella Duspaghi , di cui vi avevo già parlato in questo post.

Scolateli al dente poi fateli saltare nel sugo. Spolverate a piacere con del pecorino grattuggiato .


Vino consigliato: Merlot Rosè del Veneto Orientale .


Con questa ricetta partecipo, fuori concorso al contest di Silvia : ..e tu...te li fai DUSPAGHI?



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sabato 14 aprile 2012

Le forade da nòza

Piatto Algia

Un tempo i matrimoni per le genti povere del bellunese , erano feste molto modeste, non ci si poteva permettere di indossare abito costosi, e nemmeno ci si poteva permettere di utilizzare fiori o coccarde pregiate, ci si affidava così alle nobili mani delle donne, che preparavano in casa le forade da nòza.
Questo biscotto a forma di ciambella era appuntato su ciascun vestito degli invitati per ornarlo, e alla fine dei festeggiamenti poteva essere mangiato, e in alcuni casi veniva conservato, per un certo periodo ,come portafortuna. La ricetta era molto semplice a base di albumi d’uovo, zucchero , una spruzzata di grappa e frumina. Con la pasta ottenuta si realizzavano delle palline, che poi venivano leggermente appiattite con le mani e poi forate con il cono di un imbuto. Venivano spolverati con dei confettini colorati , fatti cuocere nel forno e una volta freddi, si decoravano con dei nastri di stoffa colorata, per poterli appuntare sui vestiti degli invitati.
( info tratte da DolomitiBelluno Autunno 2009 )

Ispirandomi a questa ricetta storica ho realizzato i miei biscotti.

Ingredienti :
• 280 g di farina per crostate e biscotti Pivetti
• 150 g di burro
• 130 g di zucchero a velo
• un uovo bio
• ½ fialetta aroma al rum Droghe Palma
• confettini colorati
• un pizzico di sale

Procedimento: inserire in una terrina il tuorlo d’uovo con lo zucchero e un pizzico di sale, montare leggermente con una forchetta, poi aggiungere la farina e il burro freddo, tagliato a piccoli cubetti , impastare con le mani sino ad ottenere una palla, coprire con un film trasparente e lasciar riposare in frigo per 30 minuti.
Stendere la pasta con un mattarello, con un coppa pasta rotondo della Guardini realizzare dei dischi e poi forare al centro con il cono di un imbuto. Spennellare i biscotti con del burro fuso e decorarli con dei confettini colorati.

Inserite i biscotti in una teglia ricoperta con carta forno, cuoceteli in forno preriscaldato a 190° per 13 minuti circa.

Vino consigliato : Torchiato di Fregona.



Con questa ricetta partecipo al contest: Le ricette per gli sposi di Rossella del blog: Ma che ti sei mangiato

Con questa ricetta partecipo al Contest : “mmm…cookies” di Giulia&Giulia

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giovedì 12 aprile 2012

Carfogn per gli sposi


I Carfogn sono un dolce tipico della valle del Biois nella provincia di Belluno. Questo dolce prende il nome dall'omonima frazione di Carfon nel comune di Canale d'Agordo.
I Carfogn sono dei grossi ravioli dolci fritti con ripieno marmellata , semi di di papavero macinato,cioccolato , zucchero, grappa, fichi secchi , biscotti e altri ingredienti, che variano da villaggio a villaggio. I semi di papavero (macinati con il macinacaffè manuale ) sono l’ingrediente essenziale di questi dolci .
I Carfogn vengono preparati solo nelle grandi occasioni , in particolare per i matrimoni, offerti dagli sposi a parenti, amici e vicini di casa , insieme ai tradizionali confetti. Vengono preparati anche in occasione del carnevale e in occasione della festa del patrono.
Se vi capita di visitare , uno di questi paesi il giorno della festa del patrono, passeggiando per le vie del paese, sarete attratti dal classico e irresistibile profumo di questi dolci. Una delle ricette più antiche prevede l’uso nel ripieno solo di alcuni degli ingredienti sopraelencati, quali la marmellata di nel cotogne, semi di papavero macinati e grappa.
Ogni famiglia custodisce gelosamente la propria ricetta, che viene tramandata di generazione in generazione.

Qui vi presento la ricetta della signora Gemma .

Ingredienti per 10 persone :

• 500 gr. di farina milleusi antigrumi Pivetti
• 70 gr. di burro a temperatura ambiente
• 100 gr. di zucchero
• 2 uova bio
• 1 tuorlo bio
• 150 ml. di vino bianco
• 1 cucchiaio di grappa
• 1 pizzico di sale

Per il ripieno :
• 200 gr. di confettura di albicocche bio Casa Barone
• 70 gr. di cioccolato amaro Venchi
• 30 gr. di semi di papavero
• 1 cucchiaio di zucchero
• 2 biscotti secchi tritati
• 1 cucchaio di rum

Per friggere :
olio di oliva Dante q.b.

Per decorare :
• 1 cucchiaio di confettura alle ciliegie Casa Barone
• 1 cucchiaio di marmellata fichi e limone Casa Barone
• fragole
• zucchero a velo q.b.

Procedimento: preparare un impasto con gli ingredienti elencati, impastare energicamente, formare la classica palla e lasciar riposare in un recipiente coperto per 1 ora.

Nel frattempo prepariamo il ripieno: inserite in una ciotola la marmellata di albicocche, il cioccolato amaro grattugiato, i semi di papavero tostati e poi macinati ,( nel mio caso ho macinato solo la metà dei semi di papavero ) lo zucchero , i biscotti secchi tritati e il rum. Mescolare ed amalgamare il tutto.



Stendere la pasta sottile e con l’aiuto di un tagliabiscotti realizzare dei quadrati di pasta. Farcire con un cucchiaio di composto, coprire con un secondo quadrato e sigillare bene.

Tagliere Algia

Stendere la pasta sottile e con l’aiuto di un tagliabiscotti realizzare dei quadrati di pasta. Farcire con un cucchiaio di composto, coprire con un secondo quadrato e sigillare bene.
Friggere in abbondante olio d’oliva a 180°e scolare su carta assorbente.
I carfogn vanno serviti freddi. Io li ho presentati con una fragola affettata, delle decorazioni realizzate con marmellata di ciliege e marmellata di fichi e limone, con una spolverata di zucchero a velo.
Per quanto riguarda il vino da abbinare , vanno sempre serviti con un vino dolce , io consiglio il vino Refrontolo Passito DOC dei colli di Conegliano.





Con questa ricetta partecipo al contest: Le ricette per gli sposi di Rossella del blog: Ma che ti sei mangiato


Partecipo anche al primo contest di Gaia del blog : Dolce Emporio , dedicato al dolce della domenica.

Con questa ricetta partecipo al contest : “mmm…cookies” di Giulia&Giulia

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mercoledì 11 aprile 2012

Gatto’ di patate, a modo mio.


Il gattò di patate (detto anche gatò di patate, dal francese gâteau) è un tipico piatto della cucina napoletana e siciliana a base di patate.
Ho cercato le origini di questo piatto sul web e sembra che le sue origini risalgano al 1768; pare infatti che in occasione delle nozze della regina Maria Carolina e Ferdinando I di Borbone furono chiamati nel Regno di Napoli dei cuochi francesi che, utilizzando alcuni ingredienti tipici del luogo , realizzarono questa ricetta ispirata alla cucina francese.
Questo piatto, che generalmente si serve caldo è indicato come antipasto ; in molti casi viene consumato come piatto unico poiché contiene vari ingredienti e perché è generalmente saziante. E’ ottimo anche servito freddo.

Per il contest : “ Le ricette di Mamma” mi è stata assegnata la ricetta del Gatto’ di patate da reinterpretare a modo mio , ecco quindi la mia ricetta, realizzata con alcuni prodotti tipici del Veneto e con la martandela della Val di Non.

Ingredienti :
• 1 Kg. di patate vecchie
• 3 uova bio
• ½ bicchiere di latte
• 30 gr. di parmigiano reggiano
• 70 gr. di montasio stravecchio
• 50 gr. di burro
• 125 gr. mozzarella di bufala campana DOP
• 70 gr. di mortandela della Val di Non
• 300 gr. di radicchio tardivo di Treviso IGP
• 50 gr. di pane grattugiato
• 1 spicchio d’aglio
• 1 foglia di alloro
• sale
• pepe nero in grani
• insalatina tipo misticanza
• pomododrini piccadilly
• olio Flaminio delicato extra vergine di oliva
• condimento Flaminio al Mosto d’uva cotto

La mortandela (da non confondersi con la mortadella) è un salume a pasta macinata di carni di maiale. Un tempo veniva preparata macinando (o meglio, pestando nel mortaio, e da qui il suo nome) le parti meno nobili del maiale, quali lingua, fegato e coppa del collo. Oggi si utilizzano solo parti nobili quali coppa, spalla, parte della coscia e pancetta le quali dopo essere state macinate grossolanamente vengono unite in modo da formare delle polpette delle dimensioni di una palla da tennis, ma di forma più schiacciata.
La Mortandela della Val di Non è un Presidio Slow Food, e in questo caso la ricetta tradizionale prevede che l'impasto venga avvolto a mano nel reticolo di suino, prima di essere sottoposta ad affumicatura ed eventuale stagionatura ( da 15 a 30 giorni ) . Viene ultilizzata solitamente , come salume da abbinare anche ad aperitivi , oppure come base per zuppe, utilizzata fresca.
La particolarità di questo prodotto sta nelle dosi delle spezie contenute nell'impasto, che non sono prestabilite, ma ogni famiglia ha la sua ricetta che custodisce gelosamente. ( tratto da wikipedia )


La mortandela:
Tagliere Algia

Procedimento : lessare le patate con la buccia, per non far assorbire troppa acqua . E’ assolutamente indicato per questa ricetta ,usare delle patate vecchie, perché l’amido deve essere ridotto al minimo. Le patate devono bollire per 40° minuti circa , poi foratele con un bastoncino per verificare la cottura.

Nel frattempo lavate il radicchio, tamponatelo con carta cucina, poi tritatelo. Porre sul fuoco un tegame con un filo di olio extravergine di oliva ,una foglia di alloro e uno spicchio d’aglio , quando l’olio è caldo aggiungere il radicchio tritato e farlo trifolare velocemente. Al termine eliminare lo spicchio d’aglio e la foglia di alloro, aggiungere sale e pepe.
Quando le patate saranno ancora calde pelatele e passatele allo schiacciapatate. Versatele in una terrina, aggiungete il burro a pezzetti a temperatura ambiente e mescolate sino a farlo sciogliere completamente. Unite le uova, il latte quanto basta ad ammorbidire il composto, il formaggi grattugiati, regolate di sale, aggiungete il pepe macinato. Imburrare generosamente una tortiera apribile della Guardini e cospargela con del pane grattugiato. Fare uno strato con metà composto di patate, facendolo aderire al fondo e alle pareti della teglia.
Cospargere con il radicchio trifolato, dadini di mozzarella e dadini di mortandela . Coprire con il resto del composto di patate.
Spennellare con olio EVO; spolverare con montasio stravecchio e cospargere di pan grattato in uno strato uniforme e fiocchetti di burro.
Cuocere in forno già caldo a 200° per circa 35-40 minuti, finché la superficie risulti ben dorata.

Ho abbinato questo piatto ad un’insalatina fresca con pomodorini ed ho decorato con alcune gocce di condimento al mosto cotto.

Vino consigliato : Alto Adige Lagrein rosè.




Con questa ricetta partecipo al primo contest della Rivista Papageno.

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sabato 7 aprile 2012

Buona Pasqua 2012



Buona Pasqua a tutti i miei lettori e a tutti coloro che passano da questo blog.
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mercoledì 4 aprile 2012

Pappardelle alla ferrarese.



Oggi vi presento una mia versione della pasta alla ferrarese; la ricetta originale prevede l’uso dei piselli freschi, io ho utilizzato dei piselli spezzati.

Ingredienti per 4 persone:

• 280 gr. di pappardelle Flaminio
• 150 gr. di piselli spezzati Melandri Gaudenzio
• 100 gr. di mortadella La blu di Felsineo in una sola fetta
• 300 ml. di brodo vegetale
• 1 scalogno
• 1 piccola carota di Chioggia
• sale fino
• pepe nero
olio Flaminio fruttato extra vergine di oliva

Procedimento: lavare con cura i piselli spezzati, poi lasciarli in ammollo per almeno 2 ore. Tritare finemente lo scalogno, grattugiare la carota, dividere la mortadella in cubetti regolari.

Porre in un tegame l’olio extra vergine di oliva con le verdure tritate e farle appassire a fuoco dolce, unire i piselli ammollati e far cuocere per una ventina di minuti, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno, e aggiungendo del brodo vegetale quando necessario. A questo punto aggiungere i cubetti di mortadella e far cuocere a fuoco dolce per altri 10 minuti. Al termine della cottura regolare di sale e pepe.

Nel frattempo fate cuocere in abbondante acqua salata le pappardelle, scolatele al dente e fatele saltare nel composto di piselli e mortadella .

Vino consigliato: Alto Adige Traminer Aromatico.
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lunedì 2 aprile 2012

Antipasto di primavera



Ingredienti per 4 persone :

• 4 fette di colomba classica Tre Marie
• 200 gr. di Maurino robiolino di capra Mauri
oppure 200 gr. di Capri' di capra Mauri
• 4 code di gamberi
• 8 pomodorini ciliegini semisecchi Agromonte
• 1 ciuffo di rucola
• 1 ciuffo di valeriana
• 50 gr. di pisellini freschi
• salatura mediterranea Marino
• 2 foglioline di basilico
• un pizzico di paprika dolce
• olio extra vergine di oliva Dante 100% italiano



Procedimento: con l’aiuto di un coppapasta rotondo della Guardini realizzare 8 dischi di colomba.

Lessare per una decina di minuti i piselli freschi in acqua leggermente salata; scolarli e lasciarli raffredare, poi condirli con un filo di olio extra vergine di oliva.
Tritare le foglie di basilico e lasciarle in infusione in una ciotola con la giusta quantità di olio extra vergine di oliva per una decina di minuti, realizzeremo così un olio dal leggero sapore di basilico
Inserite in una ciotola il robiolino di capra, aggiungete i piselli lessati, la rucola e la valeriana tritata ed un pizzico di paprika dolce, mescolate amalgamare il tutto. Si puo' sostituire la robiola con il Capri' di capra Mauri , un formaggio molle dal gusto delicato e inconfondibile.
Insaporire le code di gambero con la salatura mediterranea e un filo di olio extra vergine di oliva, poi farle saltare velocemente in una pentola antiaderente.

Composizione del piatto: con l’aiuto di un coppapasta rotondo della Guardini posizionare un disco di colomba, sopra uno strato di formaggio caprino alle verdure e sopra un altro disco di colomba. Terminare la torretta con un gambero saltato e due pomodorini ciliegini semisecchi. Decorare con dell’olio al basilico.

Vino consigliato : Prosecco di Valdobbiadene
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