mercoledì 30 ottobre 2013

Le Suocere Anonime e lo stiro 2!




Partendo dalle difficoltà relazionale tra suocera e nuora, che alcuni considerano inevitabili , ma che in alcuni casi esiste davvero, Philips , il famoso brand di elettrodomestici , durante l’evento evento del 15 ottobre scorso , ha presentato e inaugurato a stampa e blogger
 il "Movimento delle suocere anonime".
 
Nonostante questo sia un argomento su cui in passato si è già molto parlato e si sono già versati fiumi di inchiostro, all’evento organizzato da Philips Italia a Milano , hanno partecipato numerose persone ed ha offerto molti spunti per ulteriori osservazioni e approfondimenti.
 
Io , personalmente , non ho avuto la fortuna di conoscere mia suocera, infatti quando ho conosciuto mio marito era già mancata da 7 anni .
Vi posso solo dare la mia opinione, in base ai racconti delle mie amiche e conoscenti .
 Dove c’è una cattiva relazione tra suocera e nuora, c’è sempre un anello debole della catena, un figlio in senso incompiuto, ancora un po’ immaturo . Ci sono genitori che non tagliano il cordone ombelicale , che non educano i figli all’autonomia, e di conseguenza i figli si sentono ancora adolescenti, impreparati a gestire un rapporto tra moglie e mamma.
 
Guest star e testimonial dell’evento di Philips è stata Mara Maionchi, che con la sua nota ironia ha saputo sdrammatizzare l’argomento e far sorridere tutti i presenti.





Philips con Mara Maionchi ha lanciato una divertente e ironica web serie di 6 episodi online su YouTube, in cui sarà possibile scoprire come Philips può cambiare la vita sia alle nuore sia alle suocere, appianando anche le relazioni più spinose.

Ogni episodio si sviluppa attorno al prodotto Philips che identifica uno dei principali contesti domestici di conflittualità tra suocera e nuora . Infatti il terreno di scontro sembra essere, quasi sempre la casa e gesti quotidiani come lo stirare, qui vi propongo Le Suocere Anonime e lo stiro 2 .
In questo episodio inititolato "Tina in: Segreti scottanti" scopriamo che i prodotti di stiratura Philips, come il nuovo Perfect Care Aqua, riescono grazie all ‘aiuto delle “Suocere Anonime” a portare l'armonia nel rapporto tra suocera e nuora.
 
Un video divertente da cui trarre spunti e ispirazioni , grazie ai preziosi consigli di Mara Maionchi e il conforto delle suocere anonime.
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domenica 27 ottobre 2013

Quando i cjalsòns incontrano i formaggi svizzeri



I cjalsòns sono una specie di agnolotto ripieno , il piatto tipico Carnico per eccellenza , il piatto delle grandi occasioni.
 Per il contest di Tery ho ideato una versione street food di questo piatto, inserendo nel ripieno dei cjalsòns un mix di formaggi svizzeri : lo sbrinz e il Gruyere .

 Ingredienti per 4 persone

 per la pasta:
300 gr di patate
200 gr di farina 00
1 pizzico di sale
1 pizzico di pepe
1 uovo

Per il ripieno :

3 patate medie
50 gr. di formaggio Gruyere a lamelle
75 gr. di sbrinz grattugiato
1/2 mela grattugiata
30 gr. di uvetta sultanina
70 ml. di vino bianco
1 ciuffo di prezzemolo
1 ciuffo di erba cedrina
1 ciuffo di geranio odoroso
1 ciuffo di maggiorana
1 ciuffo di basilico
1 ciuffo di mentuccia
la punta di in cucchaino di buccia di limone grattugiata
1/4 di cucchiano di cannella
sale fino

Per friggere : olio extra vergine di oliva Bonomo


Per preparare la pasta :  lessate le patate, sbucciatele e passatele al setaccio, unite la farina e l’uovo, salate e pepate. Stendete la pasta su una spianatoia infarinata e ricavate, con l’aiuto di un coppa pasta, dei dischi del diametro di 7 cm. 

Mettete in ammollo nel vino l'uvetta 

Per fare il ripieno  : lessate le patate, passatele al setaccio . Tritate e soffriggete le erbe aromatiche in un tegame con un filo di olio , per cinque minuti ed unitele alle patate , aggiungete quindi tutti gli altri ingredienti , l'uvetta strizzata dal vino, la buccia di limone grattugiata  , la mela grattugiata ,  il gormaggio gruyere a lamelle, lo sbrinz grattugiato ,  la cannella e per ultimo un pizzico di sale , mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo . 

 Ora ponete un cucchiaino di ripieno al centro di ogni disco di pasta, ripiegate e chiudete bene premendo sui bordi.

 Friggete i cjajalsòns in olio ben caldo, pochi per volta, poi scolateli e fateli asciugare su carta  assorbente, spolverateli con un pizzico di sale e serviteli subito.

A questo street food ho abbinato un vino siciliano

 il Grillo delle Cantine Settesoli , un vino bianco color paglierino, con sfumature verdognole . Profumo decisamente floreale , con note di sentori d’arancio e sentori di ananas e limone.

Con questa ricetta partecipo al contest di Peperoni e Patate in collaborazione con Formaggi della Svizzera, Swiss Cheese Parade 


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venerdì 25 ottobre 2013

Cantine Settesoli , la più grande azienda vitivincola siciliana



Fondata nel 1958 a Menfi in provincia di Agrigento per iniziativa di un gruppo di viticoltori, l’azienda si è sviluppata nel corso dei decenni. Cantine Settesoli rappresenta oggi la più grande azienda vitivinicola siciliana, i cui terreni vitati estesi per 6.000 ettari le consentono di potersi definire il vigneto più grande d’Europa e il più importante della Sicilia.
Questo ne fa non solo la più grande azienda vitivinicola siciliana, ma anche una grande fonte di occupazione: nella zona di Menfi, il 70% delle 5.000 famiglie presenti sono coinvolte a vario titolo nell’attività dell’azienda. Con i suoi 2.300 soci, quattro stabilimenti, una capacità lavorativa di circa 500.000 quintali di uve all’anno, una produzione di 24 milioni di bottiglie di vino prodotte ogni anno e una costante attenzione ai temi ambientali e sociali, Cantine Settesoli si impone come protagonista del panorama vitivinicolo nazionale ed internazionale.


Nei vigneti di Settesoli vengono privilegiati gli allevamenti tipici a controspalliera, le potature tradizionali, a guyot ed in parte a cordone speronato al fine di ottenere il miglior equilibrio vegeto-produttivo delle piante. Il costante monitoraggio di tutte le fasi fenologiche effettuato dagli agronomi di Cantine Settesoli assieme all’analisi e alla catalogazione di tutte le caratteristiche pedoclimatiche delle singole particelle catastali dei soci, permettono di determinare quali vitigni impiantare e dove, con quali tecniche di impianto, quali tempi e modalità di potatura, fertilizzazione, irrigazione di soccorso e vendemmia.
Il programma di ricerca prevede anche l'analisi comportamentale di un alto numero di vitigni autoctoni ed internazionali su portainnesti di diversa origine, la valutazione delle diverse tecniche colturali da applicare e dell’adattamento delle diverse cultivar al clima mediterraneo insulare. L'obiettivo che si vuole raggiungere è quello di allargare la base ampelografica dell'azienda per continuare ad innovare. Il patrimonio viticolo di Settesoli è infatti formato da vitigni tipici della fascia mediterranea come il Grecanico, l’Inzolia e il Nero d’Avola, ma anche da vitigni di recente importazione in Sicilia come il Cabernet Sauvignon, il Syrah, lo Chardonnay ed il Pinot Grigio nonché vitigni “innovativi” quali il Sauvignon Blanc o l’Alicante Bouschet che per gli eccellenti risultati prodotti sono passati dal piano di microimpianto alla coltivazione su larga scala.


I vini prodotti da Cantine Settesoli vengono ottenuti da uve selezionate, portate alla perfetta maturazione, vinificate nella zona di origine integrando cultura del territorio, metodi tradizionali e innovazione tecnologica.
Con il conferimento in cantina delle uve prodotte dai soci, ha inizio il delicato processo di vinificazione nelle sue diverse fasi sotto l’attenta supervisione degli enologi Settesoli.

Con l’impiego di tecnologie all’avanguardia e un utilizzo massiccio e capillare della refrigerazione si susseguono le fasi di pigiatura, fermentazione, e successiva classificazione di ogni singola partita al fine di creare specifiche cuvée corrispondenti ai singoli canoni di qualità e caratteristiche organolettiche. Volumi importanti a qualità certificata: attraverso un’intensa attività di progettazione e di coordinamento della produzione, nel 2003 l’azienda ha concretizzato un importante progetto di tracciabilità e certificazione di ogni fase del ciclo produttivo il cui risultato è la sicurezza di poter offrire vini caratterizzati da elevate qualità organolettiche al miglior rapporto prezzo/qualità. Su ogni etichetta prodotta da Cantine Settesoli è impresso un codice di identificazione che permette di percorrere a ritroso l’intero processo produttivo fino ad arrivare ai vigneti d’origine.

 Volumi importanti a qualità certificata: attraverso un’intensa attività di progettazione e di coordinamento della produzione, nel 2003 l’azienda ha concretizzato un importante progetto di tracciabilità e certificazione di ogni fase del ciclo produttivo il cui risultato è la sicurezza di poter offrire vini caratterizzati da elevate qualità organolettiche al miglior rapporto prezzo/qualità. Su ogni etichetta prodotta da Cantine Settesoli è impresso un codice di identificazione che permette di percorrere a ritroso l’intero processo produttivo fino ad arrivare ai vigneti d’origine. 

L’azienda ha conseguito le seguenti certificazioni UNI EN ISO 9001:2008, UNI EN ISO 22005:2008, BRC, IFS necessarie a dare ulteriore certezza della qualità e dell’origine dei prodotti.

In ogni periodo dell’anno, Settesoli accoglie appassionati ed operatori del settore provenienti da tutto il mondo per visite guidate che partendo dal vigneto proseguono in cantina e si concludono con la degustazione dei vini. Settesoli organizza su prenotazione l’accoglienza di gruppi fino a 50 persone con brunch a base di prodotti tipici locali in abbinamento ai vini della cantina e con la possibilità di condurre le visite in lingua italiana, inglese, tedesca, francese, russa e polacca. 

Settesoli è inserita nella Strada Del Vino Delle Terre Sicane, distretto vinicolo degradante sul mare che comprende Menfi, Contessa Entellina, Sciacca, Santa Margherita del Belice e Sambuca di Sicilia. Questo territorio rurale, in cui il paesaggio vinicolo è senz’altro prevalente, è adiacente ad alcuni siti storico/archeologici di notorietà internazionale come Selinunte e la Valle dei Templi di Agrigento, ed è anche il territorio che è stato scenario del Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, pubblicato peraltro postumo proprio nel 1958, anno di fondazione di Settesoli.
Il vino prodotto dalle Cantine Settesoli è molto apprezzato in Italia e all’estero.

Anche Jamie Oliver il famoso chef e conduttore televisivo lo ha scelto per i suoi oltre 30 locali sparsi in tutto il territorio britannico , nelle tre varietà rosso, bianco e rosato di Sicilia IGT


La scelta dell’azienda vitivinicola come partner del progetto nasce proprio dalla qualità del vino, che rispondeva agli standard ricercati, ed è la riprova del costante impegno dei soci della cooperativa nel produrre vini di livello qualitativo superiore che, per questo motivo, sono riconosciuti ed apprezzati in tutto il mondo 

 Prossimamente vi proporrò degli abbinamenti vino cibo , realizzati con i vini dell’Azienda Settesoli e delle ricette di mia creazione.
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domenica 20 ottobre 2013

Torta di mele con l’olio extra vergine di oliva



Ho sempre sostenuto che per realizzare una grande ricetta , bastano pochi ingredienti di altissima qualità. L'invito all'iniziativa  " Dolcemente Pisa " mi ha dato la possibilità di sperimentare questa torta di mele, morbida e delicata . Si tratta di un dolce semplice, casalingo, un dolce che quando esce dal forno, inebria tutta la cucina con il suo profumo , realizzato con ingredienti di altissima qualità come le mele Golden di Pantianicco ( UD ) e l’olio extra vergine di oliva proveniente da  Partinico ( PA ) , cultivar cerasuola.

Ingredienti :
280 gr. di farina
3 mele Golden di Pantianicco
120 ml. di olio extra vergine di oliva Bonomo
160 gr. di zucchero
2 uova bio
2 albumi
1 bustina di lievito
1/2 fiala di estratto di mandorle
1/2 limone bio
1 pizzico di canella
1 pizzico di sale



Procedimento : preriscaldate il forno a 180° . Foderate una tortiera rotonda da cm. 24 ( fondo e lato circostante ) con carta forno. Sbucciate le mele, tagliatele a cubetti, poi irroratele con il succo di limone.

Stetacciate assieme gli ingredienti secchi, lievito e farina.

Sbattete in una ciotola l'olio con lo zucchero, aggiungete l'estratto di mandorle,  e la punta di un cucchiaino di buccia grattugiata di limone, mescolate bene.
Aggiungete le uova, una alla volta, continuate a sbattere e incorporate le mele a cubetti , assieme ad un pizzico di cannella.  Montate a neve ferma gli albumi con un pizzico di sale , poi incorporarli delicatamente all'impasto, mescolando dall'alto verso il basso.

Versare il composto nella tortiera apribile Guardini, inserirla nel forno già caldo a 180° e farla cuocere per 45 minuti circa ( verificate con uno spiedino da posizionare al centro della torta, se esce asciutto vuol dire che il dolce è cotto ).

Fate raffredare nella teglia , poi spoverate con zucchero a velo.

Con questa ricetta partecipo all'iniziativa ExtraDOLCEMENTE sui dolci con l'Olio Extravergine organizzata da Dolcemente Pisa.






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giovedì 17 ottobre 2013

Spaghetti con gli ultimi pomodori dell'orto, mandorle e pecorino


Piatto GreenGate

Con l'arrivo dell'autunno gli ultimi pomodori tardano a maturare , e può succedere di avere a disposizione dei pomodori semi maturi e dei pomodori verdi , che farne ? Ecco la mia ricetta :

Ingredienti per 4 persone  :

250 gr. di spaghetti
2 pomodori a cuor di bue semi maturi
2 pomodori a cuor di bue verdi
50 gr. di pecorino grattugiato
2 cucchiai di lamelle di mandorle Life  
1 spicchio d'aglio
1 rametto di timo
1 rametto di maggiorana
1 foglia di alloro
 sale
 pepe nero Ariosto
olio extra vergine di oliva Bonomo 

Procedimento : lavare i pomodori dividerli a metà ed eliminare i semi, poi tagliarli a cubetti. Porre sul fuoco un tegame con la giusta quantità di olio extra vergine di oliva, appena è caldo aggiungere lo spicchio d'aglio e la foglia di alloro e fateli rosolare, quindi aggiungere i cubetti di pomodoro e di seguito timo e maggiorana, abbassate la fiamma e continuate la cottura per altri 20 minuti.

 Al terrmine eliminate lo spicchio d'aglio e la foglia di alloro poi aggiungete il sale e una macinata di pepe nero. 

Far cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolateli al dente , poi fateli saltare nel sugo appena preparato con il pecorino grattugiato. Servire il piatto con una spolverata di lamelle di mandorle tostate . 

Vino consigliato : Pinot Grigio IGP Veneto Orientale.


   Wake me up - Avicii

Wake me up è il grande tormentone del giovane dj e producer svedese Avicii, pseudonimo di Tim Bergling è un dj svedese, nato a Stoccolama nel 1989 .

 Adoro questo singolo, le parole sono bellissime. 

Avicii ha saputo osare, inventare qualcosa di diverso. Abile nel mescolare dance e folk, pop ed elettronica, questa volta ha unito la voce di Aloe Blacc ( ricordate quello di I need a dollar ) con una chiatarra dal  sound country , informatizzata. 
Qui vi propongo la versione con traduzione in Italiano, di Fede Styles•



La musica di Wake me up ha ispirato Diocleziano mentre scattava questo foto dal titolo : 

 Wake me up from the darkness.


E questo è il blog fotografico di Diocleziano : http://photographerdioclezianogalella.blogspot.it/ 


Buon fine settimana a tutti.
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martedì 15 ottobre 2013

Wash or pay - Perché pagare se è facile lavare?


Una serata tranquilla, un bel ristorante, amici che cenano in allegria ma al momento del conto li attende una sorpresa inaspettata: pagare o lavare i piatti? Nelsen Ultra Concentrato e Scotch Brite hanno offerto una serata unica. Guarda il video!



Alzi la mano di chi voi non ha mai fatto una battuta del genere al ristorante: “e se invece di pagare il conto lavassimo i piatti?”.
Quella era una battuta , ora invece può accadere davvero, che vi venga posta la seguente domanda :
“ preferisci pagare il conto oppure lavare i piatti ” ? Io sono certa che fosse capitato a me e ai miei amici, avremo scelto l’opzione “ lavare i piatti” , in compagnia dei prodotti Nelsen Ultra Concentrato , Scotch Brite e degli amici ,  diventa tutto più semplice, magari si fanno anche nuove conoscenze e ci si diverte pure . Bisogna essere sempre aperti alle nuove opportunità.

Il video è sempatico e e vi consiglio di guardarlo fino in fondo , avrete così l'opportunità 

 di partecipare ad un bel contest , con un ricco montepremi .




Segui le istruzioni che trovi in fondo al video.

Puoi vincere ogni giorno una fornitura di Nelsen Ultra Concentrato che ti durerà un anno intero !
E in più Super premio finale! 
Una cena pagata da Nelsen per te ed i tuoi amici nel tuo ristorante preferito.

Affrettatevi il concorso è valido dal 3/10/2013 al 3/11/2013.

Curiosità : 

Avete presente la classica scena da film in cui il protagonista prima mangia, poi si accorge di non avere soldi e viene messo a lavare i piatti? Non succede solo nei film , può accadere anche nella realtà .

Non puoi pagare il conto al ristorante? Allora lava i piatti, oppure aggiusta il pavimento, regala un servizio di piatti.
L’idea l’ha avuta un ristorante di Chicago: in tempi di crisi cosa c’è di meglio se non riabilitare il baratto? Lo fa abitualmente il Fireside: il 10% dei suoi incassi (5 tavoli in tutto) pagano appunto così. In questo modo Richard Whon ha potuto rinnovare i pavimenti del locale e prima ancora aveva ottenuto la macchina del gelato, le stoviglie, tutti i tavoli, oltre a una settimana a Cancun, Messico.
Il tutto in cambio di qualche decina di menu completi.

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venerdì 11 ottobre 2013

44esima Mostra Regionale delle mele di Pantianicco e una grande soddisfazione



Si è da poco conclusa la 44 esima mostra Regionale della mela di Pantianicco facendo registrare più di 30.000 presenze nel periodo della fiera.


Pantianicco è una frazione del comune Mereto di Tomba , in provincia di Udine. 
Mereto di Tomba è un Comune ricco di storia e di tradizioni. Come testimonianze rinvenute , il suo territorio fu abitato fin da tempi antichissimi grazie alla vicinanza ad un corso d’acqua (l’attuale torrente Corno) ed in seguito fu colonizzato dai romani. 
 Il toponimo stesso, che appartiene a quella vasta categoria di toponimi in “eto”che risalgono ad una forma latina, ne è testimonianza. Mereto è infatti la forma contratta di “Melareto” o “Melereto” (luogo ove si coltivano le mele)., questo sta ad indicare che già da allora si coltivavano le mele in questo territorio , ma non solo,  erano che molto apprezzate , infatti le mele di Pantiancco rifornivano la città di Roma.
L’aggiunta della specificazione di Tomba , ufficializzata con un decreto regio nel 1931, sta ad indicare proprio la presenza dell’antica tomba preistorica che viene anche ricordata nello stemma del Comune (“Di nero all’antico tumulo tombale d’argento sulla campagna verde”). 

La tomba nota come Mútare, o Túmbare si presenta come una piccola elevazione approssimativamente troncoconica, a gradoni, è alta oggi m 6,50 ed ha un diametro di base di m 25 ca. Per ulteriori info vedi anche  qui’ e qui.

Vi ricordate del contest “Le mele nel piatto “ riservato a blogger di Friuli Venezia Giulia, Veneto Trentino , Lombardia , Carinzia, Slovenia, Contea dell'Istria croata e promosso dalla rivista Quanto basta FVG. ?

Pur abitando relativamente vicino a Pantianicco non avevo mai visitato questo paese e questo contest mi ha fornito la giusta occasione : ho accolto con molto piacere l’invito della direttrice Fabiana Romanutti . Questa zona merita veramente di essere visitata oltre ad una avere una storia millenaria e a produrre delle ottime mele e i suoi derivati , ha anche un’ottima cucina . 

 Una volta terminato il contest ,  le ricette pervenute  sono state valutate da una esperta e attenta giuria  :


da sinistra Moira Cussigh giornalista , Liliana Savioli Giornalista sommelier , Greta Cisilino responsabile fattoria didattica, Eros Cisilino vicesindaco comune di Mereto di Tomba . Patrizia Novajra, ufficio stampa Mostra Regionale della Mela , Fabiana Romanutti, direttore del mensile qbquantobasta www.qbquantobasta.it

E questo è il verdetto :

1 premio ): 50 kg di croccanti mele a Daniela Dal Ben  di Annone Veneto (VE) Blog Danieladiocleziano  : Bruschetta di prosciutto cotto alla brace con formaggio Asìno e chutney di mele, per l' uso di prodotti tipici del territorio, per un’idea nuova di antipasto e una ricetta di impatto anche grazie per il chutney di mele che fa da daccompagnamento  .
 Non ci credevo, ero proprio io la vincitrice del 1° premio, una grande soddisfazione !


2 premio ): 12 bottiglie di sidro a Stefania Benedetti di Trieste Blog Nuvole di farina per la sua Torta povera con pane secco e mele, facile da fare e soprattutto economica, con ingredienti di recupero, presentata in modo seducente .


3 premio  ): 12 bottiglie di succo di mela a Alessandra Agosto di Trieste Blog Golosità vegane Mezzelune di patate e mele caramellate, una versione inedita e vegana che rivisita i gnocchi di susini e i cjarsons, con le mele caramellate a fare da protagoniste


A Stefania Benedetti è andato anche il premio speciale della giuria, per aver ideato il biscotto per cani con le mele.

Presenti anche Alessia e Tiziana del blog Staffetta in cucina

Ed infine  la foto di gruppo :


Il primo da sinistra e il primo a destra sono due rappresentanti del paese di Levantal in Carinzia , paese gemellato con Mereto di Tomba ,  paese produttore di mele , dove si celebra una fiera delle mele , simile a Pantianicco . Seconda da sinistra : Fabiana Romanutti, direttore del mensile qbquantobasta.it , il Sindaco di Mereto di Tomba, io, Alessia e Tiziana del blog Staffetta in cucina , Alessandra Agosto, il presidente della Pro Loco e Stefania Bendetti.
 Dopo la premiazione abbiamo degustato dolci di mele fatti in casa , accompagnati da succo di mele e sidro. .

Un sentito ringraziamento alla direttrice Fabiana Romanutti e a tutta la Pro Loco ideatori del contest “ Le mele nel piatto " .

Grazie e arrivederci, a presto.
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lunedì 7 ottobre 2013

Pappardelle con gamberi , funghi chiodini e carote


Tovaglia GreenGate

Oggi vi presento un primo piatto con i funghi, a cui ho abbinato gamberi e carote Il . pioppino è uno dei funghi più conosciuti e il suo sapore aromatico lo rende uno dei più apprezzati . E’ facile identificarlo grazie al suo cappello bruno scuro , ha lamelle fitte , inizialmente bianche e un gambo slanciato e forte.

Ingredienti per 4 persone :

340 gr. di pappardelle
300 gr. di chiodini
15 code di gamberi
2 carote di Chioggia
2 spicchi d’aglio
1 dado gusto gamberetti Fattoria Italia
100 ml. di vino bianco secco
1 cucchiaino di prezzemolo tritato
1 foglia di alloro
1 ciuffo di prezzemolo
sale
pepe nero
olio extravergine di oliva Bonomo 

Per quanto riguarda la cottura di tutti i funghi è bene ricordare che la cipolla smorza il sapore del fungo, pertanto bisogna cercare di evitarla. Per insaporire questa ricetta ho usato uno spicchio d’aglio intero e una volta terminata la cottura dei funghi l’ho eliminato .

 Procedimento : lavate con cura le verdure, sbucciate le carote: mondate in funghi, dividete in due pezzi i cappelli più grandi.
In un piccolo tegame fate rosolare uno spicchio d’aglio con la giusta quantità di olio extra vergine di oliva, aggiungete i funghi farli cuocere a fuoco dolce per 15 minuti. Al termine spegnere il fuoco, eliminare lo spicchio d’aglio , aggiungere il prezzemolo tritato e regolare di sale.

 Grattugiare le carote . In un altro tegame far rosolare con olio extra vergine di oliva uno spicchio d’aglio con una foglia di alloro, aggiungere le carote grattugiate e farle rosolare . poi aggiungere 150 ml. di acqua, e ¾ di dado ai gamberetti , cuocere e far ridurre la salsa , poi sfumare con il vino bianco.
 A queste punto aggiungete le code di gambero, fatele cuocere per tre minuti, poi aggiungete le altre code di gambero tritate e spegnete subito il fuoco. Eliminare la foglia di alloro e lo spicchio d’aglio, incorporare i chiodini al sugo di gamberi , terminare con una macinata di pepe nero. 

 Cuocere la pasta in abbondante acqua salata , scolarla al dente e farla saltare nel sugo di gamberi e chiodini. 

 Vino consigliato : Franciacorta brut

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