domenica 29 dicembre 2013

Bigoli con il broccolo romanesco




⦁ 280 gr. di bogoli mori
⦁ 1/2 cipolla bianca di Chioggia 
⦁ 1 spicchio d'aglio
⦁ 1 foglia di alloro
⦁ 4 filetti di acciughe Nostromo 
⦁ 100 ml. di vino bianco
⦁ 300 gr. di cavolo romanesco lessato molto al dente
⦁ 4 code di gambero
⦁ sale fino q.b.
⦁ pepe nero  q.b.
⦁ olio extra vergine di oliva Bonomo



I bigoli mori sono un tipico formato di pasta della tradizione veneta, di cui vi ho ampiamente parlato in questo post
 Procedimento : sbucciate a affettate finemente la 1/2 cipolla, fatela rosolare con una foglia di alloro e uno spicchio d'aglio , in abbondante olio di oliva, poi sfumate con il vino bianco , coprite il tegame e , a fuoco dolce portate a cottura , a questo punto aggiungete le acciughe sott’olio, stemperate con una forchetta sino ad ottenere una crema.
 Divete in cimette il broccolo lessato al dente , poi incorporatelo all'intingolo., abbassare la fiamma e fate cuocere dolcemente per una decina di minuti. 
Al ternine della cottura regolate di sale e pepe , eliminate lo spicchio d'aglio e la foglia di alloro. 

Lessate per 2 minuti le code di gamberi, poi eliminate la corazza e il budellino interno, quindi teneteli da parte. 
 Cuocere i bigoli in abbondante acqua leggermente salata ,in quanto le acciughe sono già salate,scolarli al dente poi farle saltare nell’intingolo appena preparato assieme alle code di gamberi. 

Presentazione : porre al centro del piatto un nido di paasta, decorare con un gamberone e delle cimette di broccolo romanesco.

Vino consigliato : Inzolia CantineSettesoli

Colore: giallo tenue con riflessi verdognoli Profumo: fresco, pulito, con sentori di frutta Sapore: fresco, di giusta acidita’ ed equilibrato. Grado alcolico: 12 % vol Territorio di origine - Sicilia sud occidentale / Menfi / AG Vitigno: inzolia100 % Classificazione: bianco Doc Sicilia Abbinamenti: crudité di verdure, carni bianche e verdure, pesce alla griglia . 
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martedì 24 dicembre 2013

Buon Natale 2013



Tanti cari auguri di buon Natale a tutti i miei lettori e tutti coloro che seguono il mio blog . 

Per augutarvi Un sereno Natale vi dedico un brano musicale You've got a friend , composto e pubblicato da karol King nel 1971 ; nello stesso anno anche James Tylor pubblicò una cover de brano.
You've Got a Friend ha vinto un Grammy Award sia con Karole King che con James Taylor ed è tutt'ora un brano musicale molto conosciuto ed apprezzato .
Numerose sono le cover del brano interpretate da altri artisti , qui vi presento la cover di uno dei miei miti Mick Hucknall che duetta assieme a Dee Dee Bridgewater .



(Traduzione testo )

Quando sei giù, pieno di problemi
e hai bisogno di un aiuto
e niente, niente va nel modo giusto
 chiudi gli occhi e pensami 
e subito io sarò là per illuminareanche le tue notti più buie.

Semplicemente urla il mio nome
e sai che ovunque sarò
verrò di corsa per rivederti ancora
inverno, primavera, estate o autunno
tutto ciò che devi fare é chiamare
ed io arriverò, si
tu hai un amico .

Se il cielo sopra di te
dovesse diventare scuro e pieno di nuvole
e se quel vecchio vento del nord
iniziasse a soffiare mantieni salda la tua testa
ed urla forte il mio nome
e subito busserò alla tua porta .

Semplicemente urla il mio nome
 e sai che ovunque sarò
verrò di corsa per rivederti ancora
 inverno, primavera, estate o autunno
 tutto ciò che devi fare é chiamare
 ed io arriverò.
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martedì 10 dicembre 2013

Canederli agli spinaci e radicchio



I canederli sono dei grossi gnocchi molto conosciuti nella cucina tedesca con diversi nomi e varianti oltre a Knödel e a Klöße . Nella cucina italiana sono presenti solo in alcune cucine regionali, come il Trentino Alto Adige, il Friuli e l’alto Veneto. 
Sono il piatto tradizionale dell’Alto Adige , qui li possiamo trovare : salati, dolci, in brodo, asciutti, come contorno, come primo, con vari impasti (pane raffermo, patate o ricotta), ma sempre tondi e gustosi .
 Si tratta di una ricetta antica che, nella cucina contadina, permetteva il riciclo del cibo avanzato . Oggi io vi presento i miei canederli agli spinaci e radicchio, i classici canederli agli spinaci con un mio tocco personale dato dal radicchio di Treviso inserito nell’impasto e nel condimento

Curiosità: un tempo, tagliare questi gnocchi con il coltello era considerato un affronto alla cuoca; la tradizione imponeva infatti di spezzarli con la sola forchetta.

Ingredienti per 4 persone :

⦁ 150 g di pane raffermo tagliato a dadini
⦁ 1 scalogno
⦁ 50 g di formaggio Asiago mezzano
⦁ 50 ml di latte
⦁ 200 g di spinaci bolliti
⦁ 1 cespo di radicchio di Treviso
⦁ 2 uova
⦁ 1 spicchio di aglio
⦁ 1 cucchiaio di farina
⦁ 2 cucchiai di burro
⦁ 50 gr. di formaggio Asiago stravecchio
⦁ 70 g di burro fuso
⦁ sale q.b.
⦁ un pizzico di noce moscata
⦁ pepe nero q.b.

Procedimento : lavare il radicchio, tritare finemente le foglie esterne . Tritare finemente lo scalogno e farlo rosolare con lo spicchio d'aglio in un tegame con due cucchiai di olio , poi abbassare la fiamma aggiungere il radicchio tritato e farlo brasare, a cottura ultimata eliminare lo spicchio d'aglio. 
Tritare finemente gli spinaci e inserirli in una ciotola , con sale , pepe e un pizzico di noce moscata. In un piatto sbattere le uova e incorporarle all'impasto assieme al trito di cipolla e radicchio.
 Unire nella ciotola gli spinaci, il latte, i dadini di formaggio e la farina con il pane raffermo tagliato a dadini. Mescolare bene il tutto e lasciar riposare in frigo per 15 minuti. 
Con le mani inumidite di acqua formare i canederli, arrotolatateli con le mani in modo da dargli la classica forma a palla di circa 4–6 cm di diametro.
In Alto Adige per realizzare canederli belli rotondi e sodi usano un apposito utensile ; io invece ho sovrappoposto due quadrati di film trasparente , ho inserito al centro il canederlo e poi l'ho avvolto nel film trasparente stringendo bene.
 Tritare il rimanente radicchio, conservate alcune cimette per la decorazione. Far sciogliere a fuoco dolce il burro, poi incoporate il trito di radicchio . 
 Far cuocere i canederli in acqua bollente salata per 15 minuti , devono cuocere dolcemente ed essere moribidi fino al cuore, poi scolarli. 
 Servite i canederli con il burro fuso , radicchio e una spolverata di Asiago stravecchio.



Vino consigliato : Alto Adige Doc Rose’

Ringrazio Iole del blog : http://iolecal.blogspot.it/ per avermi donato il premio “ Auguriamoci Buon Natale “ che io invio a tutti i miei lettori . 

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martedì 3 dicembre 2013

Antico dolce di San Nicolò



Un contest è anche un modo per conoscerci meglio . Raccontare di noi stessi , del nostro blog e di una ricetta che ci rappresenti , questo è il tema del contest di Stefania  I love me, my blog and food .

Iniziamo con la mia storia : sono Daniela Dal Ben, sono nata a Motta di Livenza (TV) e da sempre vivo ad Annone Veneto (VE) comune del Veneto orientale  confinante con la provincia di Pordenone .

Dopo gli studi di ragioniera ho iniziato a lavorare come impiegata in una ditta operante nel settore del mobile . Nel 2011 , a causa di una grave crisi , l'azienda ha chiuso i battenti e da allora sono una blogger a tempo pieno .

Il blog : http://danieladiocleziano.blogspot.it/  è nato nell’aprile del 2009 .  La spinta iniziale è partita da Diocleziano che apprezza da sempre la mia cucina, ci abbiamo pensato un po’ e una domenica pomeriggio il nostro blog ha iniziato il suo percorso.
Un blog nato in famiglia : dall'unione della mia passione per la cucina e per i vini ,  con quella di Diocleziano per la fotografia , entrambi adoriamo la musica.
Con il passare degli anni sono aumentati i temi  trattati nel blog; infatti anche se in minor misura nel blog si parla anche delle nostre esperienze , dei nostri viaggi culinari , della scoperta dei nuovi prodotti .
La mia cucina è innanzitutto una cucina legata alle tradizioni e al territorio; sono presenti sul mio blog molte ricette ispirate a ricette tipiche venete-friulane. Adoro tutta la cucina italiana , e in particolare mi piace molto la cucina toscana e quella siciliana, nel blog potete trovare diverse ricette tipiche di queste regioni.
Nel blog trovate anche ricette ispirate alla cucina giapponese, francese, spagnola, e anche americana.

Per il contest di Stefania ho scelto questa ricetta " Antico dolce di San Nicola " , perchè  questo dolce mi ricorda i momenti felici della mia infanzia e i dolci racconti di mia nonna.
E' una ricetta della tradizione presente da molti anni nella mia famiglia.

San Nicola è il patrono di Motta di Livenza la città in cui sono nata e la sua festa è molto sentita in tutto il nord est ,  infatti qui molte sono le chiese a lui dedicate, così come in Italia e in tutto il mondo.

La nonna mi raccontava che nella nostra zona,  San Nicola o meglio, San  Nicolò, era senza dubbio il Santo più atteso. Fino ai recenti anni cinquanta Babbo Natale era praticamente inesistente solo pochi bimbi benestanti potevano dire di aver ricevuto regali da lui ; l'immagine della Befana rimaneva legata a quella della strega cattiva che portava del carbone ai bambini che non si erano comportati bene .
 San Nicola invece passava per tutti.
La nonna si alzava la mattina del 6 dicembre con la speranza di trovare, qualche dolciume, frutta secca e magari qualche piccolo regalo come un berretto , dei guanti, oppure una sciarpa , cose di cui aveva bisogno in quel momento. Anche se trovava solo un piccolo pezzetto del dolce di San Nicolò, la gioia era molto grande.
In quasi tutte le zone in cui San Nicola è festeggiato esiste un dolce a lui dedicato, basti pensare agli speculoos di San Nicola, i famosi biscotti speziati tipici del Belgio e dei Paesi Bassi , oppure i panuzzi sicialiani di San Nicola.
Nel Veneto orientale è appunto l'antico dolce di San Nicolò il dolce a lui dedicato . Non conosco l'origine e la datazione di questa ricetta posso solo dirvi , che mia nonna lo conosceva sin da piccina ed era nata nel 1899. Questo dolce è molto simile alla pinza , il dolce di San Nicolò ha una minor quantità di ingredienti rispetto alla pinza; qui però  ci sono delle uova , che invece sono assenti nella pinza.

Ingredienti per 8 persone :
500 gr. di farina
250 gr. di farina di mais
4 uova bio
1 cubetto di lievito
10 cucchiai di zucchero
250 gr. di uvetta
140 gr. di fichi secchi
20 gr. di semi di finocchio
la scorza di un limone
100 ml. di latte
1 cucchiaio di olio
250 gr. di burro
1 cucchiaino di sale

Procedimento : In una terrina far sciogliere il lievito con 100 ml di latte tiepido, 1 cucchiaino di sale e 1 cucchiaio di zucchero, aggiungere circa 50 gr. di farina e un goccio d’olio, mescolare ,  coprire con un canovaccio e lasciar riposare.

Mettete in ammollo in acqua tiepida l'uvetta, tagliate a tocchetti i fichi secchi.

Ponete una pentola sul fuoco con mezzo litro di acqua aggiungete i semi di finocchio e quando l'acqua bolle versate a pioggia la farina di mais, mescolando spesso. Quando la polentina sarà cotta versatela su una spianatoia e lasciatela intiepidire . Unite la farina setacciata, le uova e lo zucchero e cominciate ad impastare e di seguito anche tutti gli altri ingredienti ( la buccia grattugiata del limone, i fichi secchi, l'uvetta strizzata e i canditi d'arancia ). Per ultimo incorporate il  lievito, impastate con energia fino ad ottenere un composto omogeneo. Ungete ed infarinate una tortiera rettangolare, versate l'impasto e livellatelo con le mani, coprite con un canovaccio , lasciate riposare per 2 ore. Inseritelo nel forno ben caldo a 200° e fatelo cuocere per 45 minuti .
Una volta freddo spolverate a piacere con dello zucchero a velo.

Con questa ricetta partecipo al contest : I love me, my blog and food












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