domenica 31 maggio 2009

venerdì 29 maggio 2009

Premi e gioco




Questi premi li ho ricevuti da Solema
e li dono a :
Germana
Stefania
Iole
Martina
Gunter
Manuela
Solidea e Ale

E a loro rilancio il giochino che mi è stato dato da:Solema

Il gioco ha 2 regole: rilanciarlo a 7 blogger amici e descrivere 7 caratteristiche della tua persona.

Le mie sette caratteristiche sono:
1° Sono generosa
2° La mia sensibilità, a volte puo' apparire come un difetto
3° Cerco di andare d'accordo con tutti, anche se non è sempre possibile.
4° Ho tanti interessi.
5° Penso troppo alle cose di tutti i giorni
6° Sono sincera, per cui non sopporto le persone false.
7° Penso prima alla necessita' degli altri e poi a me, questo lo dice mio marito.
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domenica 24 maggio 2009

“El lengual” ( cotechino con la lingua )

Ingredienti per 4 persone :

- 1 cotechino con la lingua di circa 1 Kg.
- 1 carota, 1 cipolla, 1 gambo di sedano
- 1 mazzetto odoroso formato da rosmarino, alloro, prezzemolo

Il cotechino si cuoce in acqua e con tutti gli odori e viene ripetutamente punto con uno stuzzicadenti, perché la pelle non si laceri, e per uscire il grasso,e lessato a fuoco lento per oltre 3 ore. Io consiglio di cambiare almeno 2 volte l’acqua per rendere il prodotto meno grasso.
Ho abbinato questo piatto a del pure’ alle erbe e a dell’insalatina fresca.

Come vino ho accompagnato questo piatto a del refosco dal peduncolo rosso.


La storia: La produzione del lengual è tipica dei comuni del Veneto Orientale, ma è presente anche in Friuli. Cospicue testimonianze provengono da questi comuni di pianura, caratterizzati da una storia di povertà,e di famiglie particolarmente numerose. È proprio in quest’ambito che si inserisce la cultura familiare del far sù il maiale: tecniche, tramandate di padre in figlio, di lavorazione e conservazione di tutte le parti del maiale, (perchè nulla andasse sprecato), nell’arco di tutto l’anno, tra l’uccisione del vecchio e il nuovo maiale. Il lengual è una variante del normale cotechino (muset) creata per utilizzare la lingua del maiale, ma è anche legato a credenze religioso-popolari. Infatti la cultura popolare dettava l’obbligo di mangiare il lengual nel giorno dell’Ascensione (Assènza): si credeva che ciò avesse il potere di far ammazzare un altro maiale entro l’anno, di preservare dal morso di bisce, (bìsse), oltre ad esorcizzare le malelingue.
Origini:
Il lengual è un insaccato di maiale la cui tradizione diffusione nasce all’epoca della Serenissima Repubblica di Venezia. Come gia’ precisato, prodotto fortemente radicato nella tradizione contadina, e tramandato fino ai giorni nostri, veniva consumato per la cena dell’Ascensione, in occasione dell’arrivo dei nobili veneziani che, dopo aver concluso la Festa dello Sposalizio del Mare, si recavano in villeggiatura nell’entroterra veneziano.


Descrizione del prodotto: Il lengual è un insaccato di maiale fatto con cotica , parti muscolari più dure, carne di maiale e lardo; il tutto viene impastato con sale grosso, con la concia (cónza) fatta con cannella, pepe, chiodi di garofano, semi di finocchio (eventualmente altri sapori a seconda delle usanze d’ogni famiglia) e aglio tritato ; insaccato in budello di mucca o cavallo. Il prodotto finito ha una forma cilindrica, lunghezza di circa 20 cm e peso medio di 700/1000 gr. Il lengual è un insaccato a forma cilindrica, ma più corto, pesante e grosso rispetto ai normali cotechini e al taglio presenta ben visibile la lingua, non inserita distesa bensì a forma di “u”.
Dal 2004 “il lengual” fa parte dei Presidi Slow Food del Veneto,
é sorta anche la famosa accademia del “lengual”

Questo è per me uno dei piatti del ricordo, mi rivedo bambina, quando papà e gli zii facevano su il maiale, e a noi bambini veniva affidato il compito di tritare con una bottiglia il sale grosso con le spezie.




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mercoledì 20 maggio 2009

martedì 19 maggio 2009

Al di là di Santorini

...siamo appena rientrati dalla crociera sul Mediterraneo...ecco alcune immagini di Santorini, la principale isola greca dell'arcipelago delle Cicladi..uno spettacolo fantastico



















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domenica 10 maggio 2009

INSALATA DI PASTA CURCUMA

Ingredienti per 4 persone.

- 280 gr. di mezze penne di buona qualità
- 2 carote medie tagliate a rondelle
- 1 grossa patata tagliata a cubetti
- 1 vasetto di olive taggiasche denocciolate sott’olio da 100 gr.
- 150 gr. di piselli freschi
- 2 foglie di alloro e 2 foglie di salvia
- 1 piccolo mazzetto di erbe aromatiche fresche composto da prezzemolo, basilico, erba cipollina, 1 foglia di salvia
- Insalatina fresca tipo misticanza
- pomodori piccadilly
- mozzarella di bufala
- 1 cucchiaio raso di polvere di curcuma
- Sale, pepe, olio extra vergine di oliva.

Realizzazione del piatto:

Mettere la pentola con l’acqua sul fuoco, quando bolle aggiungere il sale grosso, le foglie di alloro leggermente tagliuzzate, le foglie di salvia, i piselli, le carote e le patate.
Dopo 5 minuti aggiungere la pasta e poi il cucchiaio di curcuma , ( questa spezia ha un sapore delicato donerà alla pasta un colore giallo brillante.
Far cuocere la pasta al dente, poi scolarla, togliere le foglie di alloro e di salvia , mettere la pasta in un contenitore, aggiungere il vasetto di olive taggiasche scolate , e condirla con un filo di olio d’oliva.
Quando si sarà raffreddata mettere il contenitore coperto in frigo.

P.s. : le operazioni seguenti vanno eseguite al momento di servire la pasta.
Tritare sottilmente le erbe aromatiche, ( lasciare da parte qualche filo di erba cipollina )
Condire la misticanza con questo trito, sale , pepe e un filo di olio d’oliva.
Prendere i piatti fare un letto di insalatina, guarnire con i pomodori e la mozzarella tagliata a triangolini.
Porre al centro la pasta fredda, sopra un pizzico di erba cipollina tagliata al momento.

Questa ricetta partecipa alla raccolta "qualcosa di speZiale"

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sabato 9 maggio 2009

Risotto alle rape rosse e gamberi

Ingredienti usati per 4 persone:
120° gr. di gamberi di medi freschi
4 tazzine di riso qualità Roma
2 rape rosse precotte
brodo di pesce fatto con carota, cipolla sedano e le teste dei gamberi
1 piccola cipolla bianca, 1 spicchio d’aglio, alloro e prezzemolo, ½ peperoncino secco,1 foglia di alloro
olio d’oliva
sale e pepe

Esecuzione:
tritare finemente la cipolla e l’aglio, farli imbiondire in una casseruola con poco olio, abbassare la fiamma, aggiungere del brodo vegetale fino a quando la cipolla e l’aglio saranno quasi cotti, aggiungere poi la rape rosse tritate finemente, il peperoncino sbriciolato, e la foglia di alloro, sale e pepe, continuare la cottura, aggiungendo del brodo vegetale per altri 10 minuti, versare poi il riso mescolare spesso, aggiungere se necessario del brodo vegetale, nel frattempo pulite i gamberi, se sono grandi spezzateli a metà, e aggiungeteli nel riso circa 9 minuti prima del termine previsto per la fine della cottura. Portate e cottura versare il risotto nel piatto con una spolverata di prezzemolo, buon appetito.
Come vino consiglio del marzemino rosso leggermente frizzante.


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giovedì 7 maggio 2009

Coniglio alla vecchia maniera

Ingredienti:
- coniglio fresco ( non congelato ) da Kg. 1.6 circa con il suo fegato
- 1 cipolla bianca, 1 carota, 2 spicchi d’aglio
- sedano rapa da grattugiare
- 1 bicchiere di aceto rosso
- 50 gr. di burro
- Una spruzzata di vino bianco
- Mazzetto di erbe aromatiche composto da rosmarino, alloro, prezzemolo,salvia
- Sale e pepe
- 200 gr. di pappardelle ai semi di papavero
- Radicchio di campo, ( non avendo la disponibilità ho usato della valeriana )
- Formaggio montasio stravecchio

Esecuzione:
Lavare il coniglio, tagliarlo a pezzi , metterlo in una capiente casseruola contenente acqua e 1 bicchiere di aceto, lasciarlo riposare minimo per 1 ora.
Mettere sul fuoco una capiente casseruola con acqua, foglie di rosmarino e alloro, e quando l’acqua bolle mettere il coniglio (precedentemente sciacquato dall’aceto) per alcuni minuti., Spegnere il fuoco, sciacquare nuovamente il coniglio. Porre sul fuoco un tegame con olio e burro, aggiungere la cipolla e l’aglio e una grattugiata di sedano rapa, aggiungere i pezzi di coniglio, sale e pepe e il mazzetto odoroso( io lo lego con il filo).
Dopo circa 15 minuti aggiungere la dadolata di carote e il vino; far cuocere a fuoco molto dolce per circa 1 ora, il tempo di cottura varia in base al peso dell’animale e alla grossezza dei pezzi di carne.

Per la pasta con il sugo di coniglio :
Porre una parte del sugo di cottura in un tegamino, aggiungere uno spicchio d’aglio intero, alloro e prezzemolo, porlo sul fuoco, lavare con cura il fegato e tagliarlo a pezzetti e versarlo nel sugo caldo, cuocere per pochi minuti, togliere lo spicchio d’aglio e l’alloro, il sugo e pronto, scolate la pasta al dente e fatela saltare in questo sugo, per ultimo una grattugiata di montasio stravecchio.

Presentazione:
porre sul piatto la pasta, un po’ di radicchio non condito versarci sopra un po’ di sugo caldo e poi i pezzi di coniglio. Il piatto è pronto, buon appetito.

Come vino consiglio del tocai bianco del veneto orientale,



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mercoledì 6 maggio 2009

martedì 5 maggio 2009

lunedì 4 maggio 2009

Gnocchetti con zucchine, salmone, semi di finocchio e fiori di rosmarino

Dosi per 4 persone
Per gli gnocchi
• Patate a pasta bianca - 800 g
• Farina - 250 g
• Uova - 1
• un pizzico di noce moscata e un pizzico di cannella
• Sale e pepe
• erba cipollina

Per la salsa :
• 150 gr. di salmone affumicato
• 1 piccola zucchina verde
• 1 spicchio di aglio , 1 cucchiaino da caffe’ di semi di finocchio, prezzemolo, erba cipollina
• Un ciuffo di rosmarino fresco, fiori freschi di rosmarino sale e pepe

Lessare le patate con la buccia; pelarle ancora calde e passarle con lo schiacciapatate, salarle, aggiungere l'uovo e il pizzico di noce moscata, il pizzico di cannella , un ciuffetto di erba cipollina tritata, sale e la farina. Impastate velocemente e formate dei piccoli gnocchetti. Porre sul fuoco un tegame con l’olio e lo spicchio dopo qualche minuto aggiungere il prezzemolo tritato, la zucchina grattugiata a fiammifero sottile con la mandolina, il rosmarino fresco tritato finemente, i semi di finocchio, i fiori di rosmarino e per ultimo il salmone affumicato, aggiustare di sale e pepe, pochi minuti e il sugo è pronto. Lessare gli gnocchi e poi farli saltare nel sugo, dopo aver tolto lo spicchio di aglio. Spolverare il piatto con del prezzemolo fresco, dell’erba cipollina e fiori di rosmarino. E’ un sugo veloce e saporito, da provare.
Come vino io abbino del Pinot Chardonnay del Veneto orientale.

Questa ricetta partecipa alla raccolta "qualcosa di speZiale"

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domenica 3 maggio 2009

sabato 2 maggio 2009

Cosciotto d’agnello ripieno con dadolata di zucchini

INGREDIENTI per 4/6 persone
1 cosciotto d'agnello da 1 kg. circa
100 gr di di petto di pollo
150 gr di bovino adulto
250 gr. di maiale
100 gr. di ricotta
Pecorino da grattugia
il succo di 1/2 limone
alcune foglie di salvia
un rametto di rosmarino
1bicchiere di vino bianco
1 spicchio d'aglio
1 cipolla bianca
sale
pepe nero in grani
alloro
2 fette di pancetta di maiale fresca
PreparazioneDisossate il cosciotto con un coltello molto affilato, stendetelo su un tagliere e spruzzatelo con il succo del limone, ,lasciate riposare per 30 minuti.Scolate la coscia di agnello e cospargetela con l'aglio e la salvia tritati, e il sale Preparate il composto di carne macinata con la ricotta e il pecorino, un po’ di sale e spalmatelo sul cosciottoArrotolatelo, sistemate le due fette di pancetta e legatelo con lo spago da cucina.Mettete in una padella un po' d'olio e fate rosolare il cosciotto farcito con il rametto di rosmarino, l’alloro e il pepe nero in grani, e bagnate col vino bianco., per 20-25 minuti.Trasferite la carne in una pirofila e cuocete in forno per circa 30 minuti a 180° bagnando ogni tanto la carne col sugo di cottura.Sfornare, lasciarlo un po’ riposare poi tagliare a fette e mettetelo su un piatto da portata cospargere a piacere con il sugo di cottura, dopo averlo filtrato.
Io ho accompagnato questo piatto con una dadolata di zucchine, fatte saltare velocemente nel wok in modo da renderle croccanti.

Questo del cosciotto d’agnello ripieno è una ricetta delicata che puo’ piacere anche ai bambini, è anche un modo diverso di cucinare l’agnello.






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