foto Metropolitano.it |
Sabato scorso 12 ottobre 2019 si è tenuto nella splendida location
di «Villa Dalla Pasqua» detta la «Castellina» in località Belfiore di Pramaggiore
un importante meeting culturale incentrato sulle DE.CO ( denominazioni comunali d'origine ) con approfondimenti sul lengual, il Bisat del Livenza , la renga e le farine nostrane .
La Villa , costruzione del XV secolo si trova appunto a Belfiore di Pramaggiore , nel cuore dell'area di produzione vinicola vocata al Lison-Pramaggiore D.O.C e D.O.C.G ed è anche la sede dell'antico mulino di Belfiore sul fiume Loncon e del Museo Etnografico di Pramaggiore .
L'evento «I
Mulini del Gusto» è stato fortemente voluto e supportato
dall'operato sinergico tra il progetto di implemento e valorizzazione
degli itinerari turistici “Terre di Venezia” , le amministrazioni
comunali toccate dal percorso del “GiraLivenza" e corrispettive
Pro Loco, Il BioDistretto della Venezia Centro-Orientale con sede ad
Annone Veneto , la condotta “Slow Food” del Veneto Orientale , e
naturalmente la “Comunità del cibo del Bisat del fiume Livenza”
intenzionata a fungere da grande contenitore tematico di qualità
all'interno nel quale raccogliere tutte le eccellenze agro-alimentari
, enologiche , zootecniche ed ittiche inerenti al terrotorio del
“Basso Livenza” .
Luca
Ortoncelli a sx , organizzatore dell'evento , ha introdotto «I
Mulini del Gusto»,
citando
un suo «Maestro Spirituale», il compianto gastronomo, letterato ed
agitatore culturale Luigi
Veronelli che, per primo, decenni fa teorizzò la necessità
delle «Denominazioni Comunali».
E' stato In particolare Fausto Pivetta Primo Cittadino del Comune di Pramaggiore ,
ad aver fortemente voluto imperniare l'incontro sul tema «De.Co.», quale miglior viatico per tutelare e valorizzare nel modo più capillare possibile il ricco patrimonio etnologico dei nostri territori. In particolare Fausto Pivetta ci ha parlato del Lengual , prodotto autoctono del nostro territorio le cui origini risalgono all'epoca della Serenissima Repubblica di Venezia , prodotto fortemente radicato nella tradizione contadina, e tramandato fino ai giorni nostri, che veniva consumato per la cena dell’Ascensione, in occasione dell’arrivo dei nobili veneziani che, dopo aver concluso la Festa dello Sposalizio del Mare, si recavano in villeggiatura nell’entroterra veneziano.
Mentre Fabrizio Tonon, presidente dell'«Unpli Venezia», della «Pro Loco Caorle»
e promotore del progetto di valorizzazione turistica dell'entroterra denominato «Terre di Venezia», ha ricordato come l'operato di enti ed associazioni locali sia essenziale per un'individuazione ed esposizione efficacie di prodotti e produttori meritevoli di certificazione.
E quindi la parola è andata all'ospite principale della giornata: Gianluigi Cavaliere,
capogruppo dell'associazione «Amici delle De.Co.» e membro della «Segreteria Regionale De.Co.» del Veneto, che ha spiegato nel dettaglio le normative, le procedure ed i vantaggi relativi alle «Denominazioni Comunali».
Le De.co , come sopra anticipato , sono nate da un'idea geniale del compianto Luigi Veronelli e, ad oggi sono state adottate da oltre 600 comuni italiani per tutelare e valorizzare la produzione tipica del mondo agricolo , ma anche i piatti della tradizione locale e alcuni prodotti artigianali di eccellenza. Vedi : https://www.comunideco.it/
E' intervenuto poi Il signor Mario, titolare dell'omonima «Molino Celeghin azienda agricola» di Noventa di Piave
che produce con metodi artigianali e macine in pietra vari tipi di farine di mais dei biotipi autoctoni, come la farina di mais bianco perla , la farina di mais cinquantino e la farina di mais rosso di San Martino di cui vi avevo parlato qui:
Mais rosso di San Martino con petto d'oca affumicato, zucchine sott'olio e formadi frant all’arancia candita e mandorle
Durante il suo intervento Mario Celeghin ha auspicato una maggiore sinergia tra tutte le entità che vengono ad essere coinvolte nel progetto «De.Co.».
Sono interventi anche Gianni Geretto, Sindaco di Torre di Mosto, il «paese dell'anguilla», in rappresentanza anche della «Confraternita del Bisat», e Claudio Odorico, sindaco di Concordia Sagittaria, che ha introdotto « La Confraternita dea Renga» .
La tradizione della renga ( aringa sotto sale , poi dissalata e opportunamente cucinata ) , piatto povero, ma sostanzioso, e’ patrimonio culturale e storico di Concordia Sagittaria da più di 700 anni. Dal 1992 ad oggi la Pro Loco di Concordia ha ideato e consolidato il Concorso dea Renga d’Oro, nato per dare ai ristoratori di quella città la possibilità di mostrare le loro doti gastronomiche, trasformando quel semplice piatto delle nostre nonne in un sempre più attuale contributo alla cucina tradizionale veneta , in modo da farla conoscere e valorizzare anche fuori dai confini regionali.
E' seguito l'intervento della segretaria del Distretto «BioVenezia»,con sede nella vicina Annone Veneto, Lionella Genovese, che ha sottolineato l'importanza delle nostre coltivazioni agricole e l'importanza della conversione ai metodi biologici per ripristinare e salvaguardare le originali caratteristiche ed unicità di molti dei nostri prodotti tipici bisognosi di tutela.
L'evento è terminato con il goloso buffet realizzato da Monica Campaner , gastronoma ed esponente di «Slow Food Veneto Orientale», che ha realizzato con i nostri prodotti DE.CO sopracitati i piatti derlla nostra tradizione .
Il tutto abbinato con qualche calice dei pregiati Vini Doc Lison Pramaggiore, tra i quali spicca il Lison DOCG 150 prodotto dalla vicinissima, rinomata cantina «Borgo Stajnbech», illustrato di persona dalla competenza della co-titolare, Sig. Adriana.
Letture interessanti sul territorio :
Per ulteriori info e foto : Confraternita del Bisat
Mentre Fabrizio Tonon, presidente dell'«Unpli Venezia», della «Pro Loco Caorle»
e promotore del progetto di valorizzazione turistica dell'entroterra denominato «Terre di Venezia», ha ricordato come l'operato di enti ed associazioni locali sia essenziale per un'individuazione ed esposizione efficacie di prodotti e produttori meritevoli di certificazione.
E quindi la parola è andata all'ospite principale della giornata: Gianluigi Cavaliere,
capogruppo dell'associazione «Amici delle De.Co.» e membro della «Segreteria Regionale De.Co.» del Veneto, che ha spiegato nel dettaglio le normative, le procedure ed i vantaggi relativi alle «Denominazioni Comunali».
Le De.co , come sopra anticipato , sono nate da un'idea geniale del compianto Luigi Veronelli e, ad oggi sono state adottate da oltre 600 comuni italiani per tutelare e valorizzare la produzione tipica del mondo agricolo , ma anche i piatti della tradizione locale e alcuni prodotti artigianali di eccellenza. Vedi : https://www.comunideco.it/
E' intervenuto poi Il signor Mario, titolare dell'omonima «Molino Celeghin azienda agricola» di Noventa di Piave
che produce con metodi artigianali e macine in pietra vari tipi di farine di mais dei biotipi autoctoni, come la farina di mais bianco perla , la farina di mais cinquantino e la farina di mais rosso di San Martino di cui vi avevo parlato qui:
Mais rosso di San Martino con petto d'oca affumicato, zucchine sott'olio e formadi frant all’arancia candita e mandorle
Durante il suo intervento Mario Celeghin ha auspicato una maggiore sinergia tra tutte le entità che vengono ad essere coinvolte nel progetto «De.Co.».
Sono interventi anche Gianni Geretto, Sindaco di Torre di Mosto, il «paese dell'anguilla», in rappresentanza anche della «Confraternita del Bisat», e Claudio Odorico, sindaco di Concordia Sagittaria, che ha introdotto « La Confraternita dea Renga» .
La tradizione della renga ( aringa sotto sale , poi dissalata e opportunamente cucinata ) , piatto povero, ma sostanzioso, e’ patrimonio culturale e storico di Concordia Sagittaria da più di 700 anni. Dal 1992 ad oggi la Pro Loco di Concordia ha ideato e consolidato il Concorso dea Renga d’Oro, nato per dare ai ristoratori di quella città la possibilità di mostrare le loro doti gastronomiche, trasformando quel semplice piatto delle nostre nonne in un sempre più attuale contributo alla cucina tradizionale veneta , in modo da farla conoscere e valorizzare anche fuori dai confini regionali.
E' seguito l'intervento della segretaria del Distretto «BioVenezia»,con sede nella vicina Annone Veneto, Lionella Genovese, che ha sottolineato l'importanza delle nostre coltivazioni agricole e l'importanza della conversione ai metodi biologici per ripristinare e salvaguardare le originali caratteristiche ed unicità di molti dei nostri prodotti tipici bisognosi di tutela.
L'evento è terminato con il goloso buffet realizzato da Monica Campaner , gastronoma ed esponente di «Slow Food Veneto Orientale», che ha realizzato con i nostri prodotti DE.CO sopracitati i piatti derlla nostra tradizione .
Il tutto abbinato con qualche calice dei pregiati Vini Doc Lison Pramaggiore, tra i quali spicca il Lison DOCG 150 prodotto dalla vicinissima, rinomata cantina «Borgo Stajnbech», illustrato di persona dalla competenza della co-titolare, Sig. Adriana.
Letture interessanti sul territorio :
Per ulteriori info e foto : Confraternita del Bisat
Grazie Consu, un evento davvero molto interessante incentrato sui prodotti, ricette e tradizioni del Veneto orientale .
RispondiEliminaSempre bellissimi questi eventi per la promozione del territorio, tienici informati su i prossimi eventuali eventi simili, mi piacerebbe partecipare ��
RispondiEliminaQuanto mi piacciono questi eventi che tutelano e valorizzano il patrimonio etnologico dei territori locali. È il modo migliore per valorizzarne anche la storia e bellezza.
RispondiEliminaMaria Domenica
Molto interessante davvero!
EliminaTrovo sempre molto interessanti gli eventi che danno voce al nostro patrimonio etnologico.
RispondiEliminaQuesti eventi sono sempre molto importanti per valorizzare il nostro territorio
RispondiEliminaUn evento interessante, in una bella location. Un abbraccio, buona settimana
RispondiEliminaquesti luoghi mi piacciono moltissimo, sono ricchi di cultura e storia d'altri tempi che bisogna mantenere in vita. Non conosco questo mulino, ma sono stata diverse volte in zona Verona, a Borghetto sul Mincio, dove appunto c'è un vecchio mulino e la passeggiata sul ponte visconteo e nelle stradine del borgo. un piccolo borgo che ogni volta mi lascia incantata. E si mangia anche davvero molto bene.
RispondiEliminama che meraviglia questo evento, peccato non essere potuta venire
RispondiEliminaIl posto di questo evento è veramente incantevole.
RispondiEliminaBellissimo evento, poi io sono affascinata dai mulini.
RispondiElimina