giovedì 29 dicembre 2011

Arrosto di pollo all'arancia


Ingredienti per 4 persone:

- 1 kg. di petto di pollo
- 2 arance tarocco biologiche
- ½ cipolla bianca di Chioggia
- 30 gr. di burro
- 2 foglie di alloro
- 1 cucchiaio di pinoli
- una spruzzata di Cointreau
- insalatina tipo valeriana
- 1 cucchiaio di pinoli
- olio extra verdine di oliva
- sale e pepe



Esecuzione:legate la carne con alcuni giri di spago da cucina, oppure utilizzate l’apposita retina.
In un tegame fate sciogliere il burro con un filo d’olio extra vergine di oliva, e rosolatevi la cipolla tritata finemente; subito dopo adagiatevi l’arrosto, e fatelo rosolare da tutte le parti, rigirandolo con l’aiuto di una paletta, sino a quando si sarà formata una leggera crosticina. A questo punto salate e pepate e bagnate con il liquore. Lavate con cura le arance, spremete il succo di un’arancia e tagliate a julienne le scorze. Irrorate la carne con il succo accuratamente filtrato, le foglie di alloro, mettete il coperchio e lasciate cuocere a fuoco dolce per circa 30 minuti.Rigirate ed irrorate di tanto in tanto la carne con il fondo di cottura. Trascorso il tempo indicato, aggiungete le scorzette d’arancia e proseguite la cottura a tegame scoperto per altri 25-30 minuti.
Alla fine della cottura sgocciolate la carne e trasferitela sul piatto da portata. Come contorno servite della valeriana con pinoli e cubetti di arance pelati a vivo.
Condite la valeriana con un filo di olio extra vergine di oliva, sale pepe.


Come vino di accompagnamento consiglio un vino bianco: il Traminer aromatico delle Venezie.


Con questa ricetta partecipo al contest Il tempo delle ..arance del blog Cooking Kuki





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sabato 24 dicembre 2011

Linguine con fasolari e salsa al panettone



Ingredienti per 4 persone :
• 280 gr. di linguine n° 12 Garofalo
• 24 fasolari
• 1 spicchio d’aglio
• 2 fette di panettone gastronomico Tre Marie
• 100 ml. di brodo di pesce
• ½ cipolla bianca di Chioggia
• timo
• prezzemolo
• 1 foglia di alloro
• pepe nero Ariosto
• 1 cucchiaio di burro
• 1 di farina
• olio extra vergine di oliva Terre Rosse

Procedimento:
Tagliare a cubetti le fette di panettone gastronomico, poi tostarli in forno. Tritare finemente la cipolla bianca, poi farla brasare con un filo di olio evo. Aggiungere i cubetti di panettone tostato, il timo tritato e bagnare con del brodo di pesce. A cottura ultimata frullare il tutto. Tenere in caldo.

I fasolari, sono dei saporiti molluschi bivalvi pescati soprattutto nell’Adriatico.
Aprire i fasolari, ( preferibilmente a crudo ) entrando all’interno delle valve con un coltello affilato per togliere la carne, poi privarli dello stomaco ( il bottoncino nero ) e lavarli bene sotto l’acqua corrente. Sminuzzarli in piccoli pezzi con una forbice, sconsiglio di passarli al mixer, perché la carne si sfibrerebbe.
Preparare un soffritto con lo spicchio d’aglio e l’olio extra vergine di oliva, poi sfumare con il vino bianco, quindi aggiungere il trito di fasolari , una foglia di alloro ed aggiustare il sugo con una macinata di pepe nero. Non salare il sugo, solo l’acqua della pasta.

Se vi fa piacere potete aggiungere al sugo del pomodoro fresco , oppure in conserva ; io mi sono attenuta, fino a questo punto della ricetta, alla tradizione veneto-istriana che prevede questo sugo rigorosamente in bianco.

Per addensare la salsa io ho usato il metodo del burro maneggiato : questo metodo si impiega per il legamento rapido di certe salse. Amalgamare bene, evitando che si formino dei grumi, la stessa quantità di burro , con altrettanta di farina. Io ho usato un cucchiaio di farina ed un cucchiaio di burro sciolto a freddo.
Normalmente si devono aggiungere 8 grammi di burro maneggiato per ogni decilitro di liquido in cottura, regolatevi conseguenza .Io ho incorporate alla salsa una piccola noce di burro maneggiato con un frustino, a fuoco dolce, sino a dargli la densità che io desideravo. La parte rimanente di burro maneggiato inseritela in un vasetto e conservatela in frigo.

Cuocere le linguine in abbondante acqua salata, scolarle al dente , farle saltare nel sugo, spolverare con un trito di prezzemolo fresco e servire.

Vino consigliato: Pinot Grigio Impronta del Fondatore Alto Adige D.O.C. SantaMargherita.



E con questo post auguro Buon Natale a tutti i miei lettori e a tutti coloro che mi seguono .


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giovedì 22 dicembre 2011

Arrosto manzo con funghi misti e broccoli al vapore



Ingredienti per 6 /8 persone:

• Kg. 1.200 gr. di scamone di manzo
• 1 piccola cipolla bianca di Chioggia
• 2 chiodi di garofano
• 2 spicchi di aglio
• 1 carota
• 1 costa di sedano
• 2 fette di pancetta fresca
• 200 ml. di vino bianco
• 2 foglie di alloro
• Insaporitore Ariosto per carni
• olio extra vergine di oliva Almaverde Bio

Preparate un trito sottile composto dalla carota, il sedano, l’aglio e pancetta., unite poi al composto , l’insaporitore per carni Ariosto. Con la punta di un coltello praticate dei fori , ed infilzatevi il trito, e quindi massaggiate tutta la parte esterna della carne con il composto. Legatela tutt’intorno a spirale , ben stretta con un filo da cucina. Sistemate l’arrosto in una casseruola con un filo di olio evo, l’alloro e la cipolla con i due chiodi di garofano conficcati, fate quindi dorare la carne, e poi sfuamate con il vino bianco e aggiungete un bicchiere di acqua calda. Abbassate la fiamma , coprite la casseruola e fate cuocere a fuoco dolce per 100 minuti circa. Al termine, quando il fondo di cottura si è ristretto , controllate la cottura incidendo la carne con un coltello, e aggiungete ancora un po’ di liquido ( acqua e vino ) qualora non risulti ben cotta.

Ultimata la cottura spegnete il fuoco, lasciate freddare, togliete la carne dalla casseruola, eliminate lo spago e tagliatela a fettine.

Deglassate il fondo di cottura e servitelo a parte.

Come contorno ho abbinato a questo piatto dei funghi misti e dei broccoli al vapore.

Vino consigliato : Pinot grigio del Veneto Orientale.


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martedì 20 dicembre 2011

Entrecote con broccoli e salsa maltese calda.



Ingredienti per 4 persone :
• 4 entrecote IRISH NATURE
• 400 gr. di broccoli
• olio extra vergine di oliva
• sale fino
• pepe nero in grani Ariosto

Per la salsa maltese:
• 200 gr. di salsa maionese allo yogurh
• Il succo filtrato di un’arancia a pasta gialla
• 1 cucchiaino di bucce d’arance grattugiata
• la punta di un cucchiaino di zafferano Ariosto

La scorsa settimana ho avuto il piacere di partecipare ad un pranzo degustazione organizzato dalla Bord Bia, l’ente irlandese per la promozione di prodotti alimentari. In questo post e prossimamente, vi parlerò di alcuni prodotti irlandesi di eccellenza. Inizierò col parlarvi della carne irlandese, tenera saporita e certificata.

Irish Nature Ultra-Tender™, carne di manzo tenerissima e dal gusto inconfondibile, è un nuovo brand di ABP appena introdotto sul mercato Italiano. Garantito dal processo di lavorazione Ultra-Tender™, un procedimento brevettato che aumenta sensibilmente la tenerezza della carne, migliorandone consistenza e qualità, Irish Nature è un marchio registrato, prodotto in esclusiva da ABP, tra i maggiori produttori ed esportatori di carne bovina in Europa.
L’Irlanda infatti, grazie alla sua singolare posizione geografica a nord-ovest dell'Europa continentale e alla benefica influenza dell'Oceano Atlantico, è ricchissima di risorse naturali, prima fra tutte la pioggia, che contribuisce alla crescita apparentemente illimitata di erba verde nel paese. Basti pensare che l'80% dei terreni agricoli irlandesi è dedicato alla coltivazione di erba, che rappresenta il principale alimento del bestiame allevato nel paese, cui si deve anche il particolare sapore della carne. Proprio grazie a questa alimentazione naturale al 100%, gli animali risultano meno grassi, la carne meno calorica e più ricca di acidi grassi omega- 3 e omega-6, CLA, vitamina E, A e carotenoidi.
La lavorazione di Irish Nature ha luogo presso gli stabilimenti ABP, caratterizzati da standard altissimi in termini di igiene e attrezzature utilizzate, dove i migliori tagli di carne vengono macellati e frollati utilizzando procedimenti che uniscono ai metodi tradizionali le tecnologie più avanzate.

Entrecote è un termine francese che nella nostra lingua corrisponde al controfiletto di manzo, tagliato alto due dita. E’ un taglio molto pregiato e solitamente viene cotto alla griglia.

Veniamo quindi alla ricetta : cuocere a vapore i broccoli.

Preparate la salsa mescolando bene la maionese, il succo d’arancia , la scorza d’arancia e lo zafferano.

Salate e pepate le bistecche con sale e pepe nero macinato fresco, ungete con un filo di olio le bistecche, poi grigliatele sulla padella rovente.( Io personalmente gradisco la media cottura e in questo caso il tempo di cottura è di 4 minuti per lato ). Dopo aver ultimato la cottura coprite le bistecche e tenetele in caldo per 5-10 minuti prima di servirle.

Accompagnate l’entrecote con dei broccoli al vapore e la salsa maltese calda.
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lunedì 19 dicembre 2011

Verrine con panettone, variazione di pistacchi e melograno


Ingredienti per 4 persone:

• 2 fette di panettone Flamigni Milano
• 40 gr. di scaglie di torrone supremo friabile con pistacchi Flamigni
• ½ melograna
• 3 tuorli
• 20 cl. di latte intero
• 30 gr. di zucchero
• 30 gr. di pasta di pistacchio
• 3 fogli di gelatina
• 15 cl. di panna


Mettete i fogli di gelatina in ammollo in una ciotola d’acqua fredda. Versate il latte in un pentolino e aggiungetevi la pasta al pistacchio
In un’insalatiera, montate i tuorli con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e cremoso. Versate il latte bollente sulla crema al pistacchio e mescolate
Versate il tutto nel pentolino e fate cuocere a fuoco basso senza smettere di mescolare, facendo attenzione a non far bollire la crema. Strizzate i fogli di gelatina e aggiungeteli al composto. Mescolate.
Versate la crema al pistacchio in una insalatiera e fate raffreddare. Montate la panna liquida ben fredda con lo sbattitore elettrico e incorporatela delicatamente alla crema raffreddata. Mettete la mousse in frigorifero per almeno 2 ore.

La pasticciera Flamigni nasce a Forli’ negli anni trenta, e da allora le ricette segrete di famiglia si sono tramandate di padre in figlio , sino ad arrivare ai giorni nostri.

Ai biscotti e al torrone, prodotti iniziali e di punta dell’azienda, realizzati con tecniche artiginali e con materie prime eccellenti, nei tardi anni Settanta si affiancò il panettone.

Oggi la Flamigni è un’industria, ma qui’ il tasso di manualità è ancora notevole , le materie prime impiegate sono tutte di altissima qualità,e le tecniche di preparazione somigliano molto a quelle di un ottimo laboratorio di pasticceria.

Per la mia ricetta oltre al panettone glassato, ho utilizzato anche le scaglie di torrone ai pistacchi ; questo torrone contiene ben il 65% di pistacchi pelati e tostati ( vedi foto ).



Procediamo al montaggio delle verrine:

sgranate la melagrana. Sbriciolate le scaglie di torrone ai pistacchi.

Con l’aiuto di un coppapasta rotondo della Guardini realizzate 4 dischi di panettone.

Versate alcuni cucchiai di mousse al pistacchio in ogni bicchiere, depositate sopra delicatamente il disco di panettone ed infine il torrone sbriciolato e i chicchi di melagrana.

Vino consigliato: Ramandolo DOCG
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giovedì 15 dicembre 2011

Tortino di polenta, mortadella e zucca croccante



Ingredienti per 4 persone:

• 250 gr. di farina di mais biancoperla
• 1 litro di acqua
• sale grosso q.b
• 2 fette mortadella La Blu Felsineo ( non troppo sottili )
• 200 di zucca marina di Chioggia
• 4 cucchiai di granella di nocciole Life
• 40 gr. di parmigiano grattugiato
• 1 cespo di radicchio tardivo di Treviso
• aceto balsamico
• 1 porro
• timo
• prezzemolo
• olio extra vergine di oliva
• sale fino
• peperoncino dolce
• pepe bianco Ariosto



Procedimento: portate a bollore l’acqua , aggiungete il sale grosso e la farina di mais a pioggia, mescolate molto velocemente onde evitare il formarsi di grumi, e fate cuocere per almeno 45 minuti, mescolando spesso. Al termine incorporate un filo di olio extra vergine di oliva.

Stendete la polenta in una larga pirofila rettangolare.

Tritare finemente del timo e del prezzemolo , tagliare a piccoli cubetti la zucca, inserire tutti gli ingredienti in una ciotola assieme ad uno spicchio di aglio, un pizzico di peperoncino dolce , il sale, il pepe e un filo di olio extra vergine di oliva. Mescolare, coprire il recipiente e lasciarlo riposare in frigo per almeno 30 minuti. Questa simil marinata che ho preparato serve non solo per insaporire la zucca , ma anche per ridurre notevolmente il tempo di cottura, per mantenere inalterato il colore e il sapore della zucca.

Inserire sul fuoco una wok, quando questa è caldissima inserire la ciotola con la zucca e la sua marinatura, cuocere velocemente ad alta temperatura , poi eliminare lo spicchio d’aglio, e frullare il tutto.

Lavare il porro, tagliarlo a rondelle e farlo brasare in un tegame antiaderente con un filo d’olio , sale e pepe.

Con l’aiuto di in coppapasta quadrato della Guardini realizzare 4 quadrati di mortadella e 8 quadrati di polenta e otto rettangoli di polenta ( vedi foto ).

Ed ora componiamo il tortino, un primo strato di polenta una spolverata di parmigiano, la mortadella, un altro strato di polenta , poi la crema di zucca e le nocciole. Infornare a 180° per 12-15 minuti.
Passate i rettangoli di polenta nel trito di nocciole , friggeteli , poi fateli asciugare su carta cucina.
Composizione del piatto: porre il tortino al centro del piatto, ad angolo i due rettangoli di polenta fritti ed intorno il porro brasato.

Decorate con del radicchio di Treviso condito con una leggera vinaigrette ed alcune gocce di aceto balsamico.

Vino consigliato : Merlot del Veneto Orientale.



Con questa ricetta partecipo al contest: Una polvere d'oro che diventa polenta del blog "Love at first bite" in collaborazione con Kuhn Rikon


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Moreno Cedroni chiude la rassegna MAXXINWEB di Telecom Italia

MAXXINWEB è il ciclo di nove incontri organizzato da Telecom Italia e MAXXI- Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo – in cui sarà possibile incontrare i protagonisti della creatività contemporanea.
Questo evento è disponibile per il popolo della rete gratuitamente in streaming e on demand sul sito http://www.telecomitalia.com/.

Questa sera 15 dicembre, presso il Museo MAXXI di Roma, alle 21 Moreno Cedroni chiude la rassegna MAXXINWEB .

Durante lo streaming sarà possibile inviare domande allo Chef, attraverso l’utilizzo della livechat disponibile sul sito www.telecomitalia.com/maxxinweb e i presidi social di Telecom Italia su Facebook e Twitter. Contenuti esclusivi e backstage completeranno la fruizione

Lo chef sarà intervistato da Tiziana Colli, racconterà il suo lavoro e, al termine dell'incontro, risponderà alle domande della rete.
E' possibile fin da ora inviare le domande per Moreno Cedroni, utilizzando i profili Twitter (https://twitter.com/TelecomItaliaTw) e Facebook (http://www.facebook.com/TelecomItalia) di Telecom Italia.


Amici blogger, appassionati di cucina, non mancate.


( foto tratta dal sito http://maxxinweb.telecomitalia )
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mercoledì 14 dicembre 2011

Tagliatelle con cozze , fagioli e funghi



Ingredienti per 4 persone:


• 280 gr. di tagliatelle Benedetto Cavalieri
• 300 gr. di cozze
• 130 gr. di fagioli borlotti Melandri Gaudenzio
• 1 costa di sedano
• 2 spicchi d’aglio
• 100 ml. di vino bianco
• 2 foglie di alloro
• 5 gr. di porcini secchi
• 1 vasetto di pomodoro del Piennolo
• peperoncino Ariosto
• sale fino
• olio extra vergine di oliva

Procedimento:

mettete a bagno i fagioli in una ciotola, coperti di acqua fredda la sera precedente. Scolate i fagioli dall’ammollo e trasferiteli in una pentola , aggiungete il sedano e la foglia di alloro, coprite con acqua, incoperchiate e portate a cottura. Schiacciate 1/3 dei fagioli con il passaverdure e raccoglieteli in una ciotola.

Pulite bene le cozze raschiandole con la paglietta o con un coltello in modo da eliminare le incrostazioni ed eventuali residui presenti, lasciatele in ammollo in acqua e sale per 1 ora, poi lavatele in abbondante acqua corrente. Trasferire le cozze in una larga padella ( già calda ) con uno spicchio d’aglio, un rametto di prezzemolo e il vino bianco. Mettere il coperchio e lasciate aprire i frutti di mare ( 5 minuti circa ) a fuoco vivace. Insaporire con il sale ed un pizzico di peperoncino. Togliere dal fuoco e scolare i frutti di mare . Prelevate i frutti dai gusci, e, tenetene alcuni a mezzo guscio. Filtrare il fondo di cottura.

In una padella far soffriggere nell’olio lo spicchio d’aglio leggermente schiacciato, abbassare la fiamma per far raffreddare leggermente l’olio ed aggiungere i pomodori del Piennolo,un pizzico di sale, il peperoncino le foglie di basilico, lavate e spezzettate. Lasciar sobbollire a fiamma bassa per 10 minuti circa, girando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Eliminare lo spicchio d’aglio e passare il tutto al setaccio a maglie fitte, per eliminare le bucce dei pomodori.

Mettete in ammollo i funghi secchi, poi fateli cuocere in padella con una foglia di alloro. Ora nella stesso tegame dei funghi aggiungiamo il sugo di pomodoro del Piennolo, i borlotti interi e quelli passati al setaccio e alcuni cucchiai del fondo di cottura delle cozze, accendere il fornello a fiamma dolce e lasciar insaporire per alcuni minuti. Regolare di sale se necessario.

Cuocere la pasta in abbondante acqua salata, scolarla al dente al dente, poi farla saltare nel sugo assieme alle cozze.

Vino consigliato: Verdicchio dei castelli di Jesi.

Con questa ricetta partecipo al contest di ATMOSFERA ITALIANA – PASTA SOLO PASTA in collaborazione con Antico Pastificio Benedetto Cavalieri .


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domenica 11 dicembre 2011

Spaghetti al ragù d'oca con briciole di panettone speziato



Ingredienti per 4 persone :

280 gr. di spaghettoro Verrigni
250 gr. di cosce d'oca disossate
30 gr. di pancetta fresca di maiale
2 fette di Panettone Gastronomico Tre Marie
1/2 litro di brodo vegetale
150 ml. di vino bianco
1 carota
1 costa di sedano bianco
1 spicchio d'aglio steccato con un chiodo di garofano
1 foglia di alloro
rosmarino
timo
erba cipollina
sale fino
pepe bianco
olio extra vergine di oliva Terre Rosse

Procedimento: tritate finemente sedano, carota e lo scalogno. Rosolate in un tegame con un filo di olio extra vergine di oliva un battuto di pancetta e il trito aromatico, poi aggiungere qualche cucchiaio di brodo e fate cuocere per una decina di minuti, aggiungete poi la carne trita, lo spicchio d'aglio steccato , il rosmarino e una foglia di alloro. Aggiungete il vino bianco e lasciate evaporare , poi aggiungere tutto il brodo vegetale, e fate cuocere per circa 45 minuti. Salate e pepate quanto basta.
Tagliare il panettone gastronomico a piccoli cubetti, farli tostare in un tegame antiaderente, poi sbriciolarne una parte.
Tritare il timo e l'erba cipollina.
Cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolarli al dente e farli saltare nel ragù d'oca.
Mescolate le briciole di panettone con il trito aromatico.
Presentazione del piatto : porre al centro del piatto un nido di pasta , spolverare con le briciole di panettone e trito di erbe aromatiche, poi irrorare il piatto con un filo di olio extra vergine di oliva.




Vino consigliato: Malvasia di Candia.

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venerdì 9 dicembre 2011

Spaghetti alla sbiraglia : la mia ricetta della felicità


Una mattina di Settembre… correva l’anno 1970, mancavano pochi giorni al mio fatidico primo giorno di scuola. Io stavo giocando in cortile, e, contemporaneamente pensavo al mio futuro; quando fui attratta da un profumo irresistibile, ( che pensai di riconoscere ) entrai in cucina e chiesi alla zia Assunta: “ cosa si mangia di buono oggi”? Lei mi guardò con dolcezza e mi rispose: “ Spaghetti alla sbiraglia” . Sul mio viso spunto un grande sorriso, era stata fortunata, ed ero davvero felice, quello era il mio piatto preferito. Sapevo che con gli stessi ingredienti si poteva preparare anche il risotto alla sbiraglia, ma io preferivo gli spaghetti, e quindi ero felicissima.
Mi era stato insegnato che in materia di cibo non bisognava protestare, bisognava mangiare quello che c’era e ringraziare il Signore del cibo che c’era in tavola.
A quell’età io ero una bambina molto timida, ma approfittando del momento di euforia chiesi alla zia: “ perché si chiamano “ alla sbiraglia”? Lei scosse la testa, mi sorrise e poi mi disse: “ il termine deriva dalla parola “Sbirri” anche loro ne erano molto ghiotti, come te. La sua risposta non soddisfò appieno la mia curiosità, ma in quel momento pensavo solo agli spaghetti.

E questa sono io il mio primo giorno di scuola.



Con il passare degli anni mi sono più volte interessata alla ricetta ed ho scoperto che in alcune parti del Veneto le rigaglie ( cuore, fegato e durello ) vengono denominate “ sbiraglia” e quasi certamente da questo termine deriva il nome della ricetta. Ho scoperto anche che in Veneto esistono varie versioni della ricetta: c’e’ la versione padovana, la versione trevigiana, la versione in brodo, la versione con il vino rosso e le creste di gallo, la versione con la pancetta, le varie versioni personali, ed infine la ricetta della zia Assunta, alla quale io sono particolarmente legata e che ora vi proporrò.
Questa ricetta mi è rimasta nel cuore, è la mia ricetta della felicità, quella che ti tira su’ quando ti senti giù; si può dire che anche grazie a lei ho conquistato Diocleziano.

Ingredienti per 4 persone:
- 280 gr. di spaghetti
La pasta di Franciacorta
- 1 pollo giovane ( poastrel )
- rigaglie ( cuore, fegato e durello )
- 1 cipolla bianca
- 1 costa di sedano bianco
- 1 piccola carota
- 1 limone biologico
- 100 ml.di aceto di vino rosso
- alloro , rosmarino, salvia
- 1 piccolo pomodoro ramato maturo
- 100 ml. di vino bianco secco
- olio di semi di mais
- sale grosso
- pepe nero

Esecuzione: preparare una marinata con 1 litro e mezzo di acqua , l’aceto, il succo e la buccia di ½ limone, rosmarino e alloro. Tagliare in pollo in 4 parti, lavarlo sotto l’acqua corrente e poi inserirlo nella marinata per almeno 1 ora. ( Inserire anche il durello e il cuore ).Tritare finemente la cipolla, il sedano e la carota . Porre sul fuoco un tegame con olio di semi di mais, aggiungere il trito di verdure, e farle brasare a fuoco dolce; aggiungere quindi il sale grosso e il pepe. Dopo 10 minuti circa aggiungere i pezzi di pollo e farli insaporire ( girandoli spesso ) nel sugo di verdure, aggiungere a questo punto il bicchiere di vino bianco, alloro, rosmarino e salvia. Aggiungere poi il durello, e il cuore tagliati a piccoli cubetti. Dopo circa 30 minuti circa dall’inizio della cottura aggiungere il pomodoro privato della pelle e dei semi. Il pollo deve essere portato a cottura sempre a fuoco molto dolce.
Quando la cottura è terminata, prelevare e porre in un altro tegame, sul fuoco, una parte del sugo di cottura, avendo cura di prelevare i pezzetti di durello e cuore, aggiungere pochissima buccia di limone grattugiata , il fegato tagliato a piccoli cubetti e alcune foglie di salvia, portare quindi a cottura. Cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolarli al dente e farli saltare nel sugo.





Avevo già pubblicato questa ricetta in precedenza, oggi la ripubblico , mi sembra perfetta per il contest di Leda.



Con questa ricetta partecipo al contest "RomantiKitchen" organizzato da GustosaMente e Il Cestino di Marta

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mercoledì 7 dicembre 2011

Pere all'arancia ripiene di crema mascarpone e wafer fondente nocciolato





Ingredienti per 4 persone:

• 4 pere decana
• 200 gr. di mascarpone
• 10 wafer Loacker Gran pasticciera fondente nocciolato
• 3 arance bio
• 1/2 limone bio
• 7 cucchiai di zucchero
• 1/2 stecca di vaniglia
sciroppo di noci verdi Valier




Procedimento: sbucciare le pere , levare il torsolo. Porre sul fuoco un tegame con acqua acidulata con il succo di 1/2 limone ed un cucchiaio di zucchero, quando l'acqua giunge a bollore inserire le pere , ( avendo cura di coprirle completamente con l'acqua ) e il pezzetto di vaniglia, far cuocere per 10 minuti.




Nel frattempo porre sul fuoco un tegame antiaderente, versare il succo di due arance , lo zucchero e la buccia grattugiata di un' arancia (solo la parte gialla ), quando lo zucchero inizia a caramellare aggiungere le pere ed alcuni cucchiai di acqua di cottura, irrorare spesso le pere con lo zucchero che si sta caramellando, sino a quando lo zucchero raggiunge la giusta consistenza caramellata. Togliere le pere dal tegame e lasciarle riposare in un vassoio.




Nel frattempo prepariamo il ripieno: sbriciolare 8 wafer Loacker fondente nocciolato , un nuovo prodotto testato nell'ambito del progetto Trend.it . In una ciotola amalgamiamo il mascarpone con lo zucchero , il succo di un'arancia , 8 wafer sbricolati e 2 cucchiani di sciroppo alle noci verdi.
Lo sciroppo di noci Valier è un denso sciroppo zuccherino ottenuto in seguito alla canditura della noce verde. Il suo sapore delicato ben si sposa con le pere e il loro ripieno.
Con una siringa di cucina farcire le pere e poi lasciarle riposare in frigo per almeno 1 ora.




Presentazione : porre al centro del piatto la pere farcite, decorare dei wafer sbriciolati e delle gocce di sciroppo di noci.




Vino consigliato: Moscato fior d'arancio.




Con questa ricetta partecipo al contest Il tempo delle ..arance del blog Cooking Kuki




Con questa ricetta partecipo a :Concorso " Le BlogRicette di Natale 2011 - premio Matilde TiramiSu"
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lunedì 5 dicembre 2011

Penne con baccalà all’olio, porri, radicchio e nocciole.



Del baccalà all’olio vi avevo già parlata in precedenza , oggi con questo ingrediente vi propongo una pasta abbinata alle nocciole e ad altre verdure di stagione.

Ingredienti per 4 persone
- 280 gr, di penne Benedetto Cavalieri
- 250 gr. di stoccafisso qualità ragno
- alloro
- 1 spicchio di aglio
- 1 costa di sedano
- 1 carota
- ½ cipolla bianca di Chioggia
- prezzemolo
- 1 patata
- 1 piccolo cespo di radicchio trevigiano
- 1 porro
- 2 cucchiai di granella di nocciole Life
- sale
- pepe bianco Ariosto
- olio extra vergine di oliva

Procedimento : sbattere lo stoccafisso fino a farlo diventare morbido, poi metterlo in ammollo in abbondante acqua. Dopo 12 ore lavarlo e sciacquarlo con cura, cambiare l’acqua e rimetterlo ammollo per altre 12 ore. Al termine si procede ad eliminare una prima parte delle lische. Poi si inserisce il baccalà ammollato in un tegame pieno d’acqua, con sedano, carota, cipolla e una foglia di alloro, e si fa bollire a fuoco basso, per una decina di minuti, si scola e si lascia raffreddare, si elimina la pelle e tutte le lische, e si sminuzza lo polpa. Porre sul fuoco un tegame con un filo d’olio extra vergine di oliva, uno spicchio d’aglio e una foglia di alloro, quando l’olio è caldo, inserire la polpa di baccalà, sale e pepe, si lascia insapore per 15 minuti circa, si spegne il fuoco, e si lascia raffreddare. A questo punto, inserire la polpa di baccalà in un mortaio , si aggiunge poco prezzemolo tritato, e poco alla volta dell’olio extra vergine di oliva, si pesta nel mortaio sino ad ottenere la consistenza desiderata. Sconsiglio di effettuare questa operazione con il frullatore, per assaporare la vera natura di questo piatto, questa operazione va eseguita con il mortaio.

Tagliate a rondelle il porro e fatelo brasare in un tegame, a termine cottura aggiungere sale e il pepe.

Sbucciate la patata e tagliatela a cubetti.

Tritate il radicchio.

Porre sul fuoco un tegame con l’acqua per la pasta, quando questa è a bollore aggiungere il sale , i cubetti di patate, e poi la penne. Cuocere la pasta al dente, scolarla e poi farla saltare con il baccalà all’olio, il porro stufato e il trito di radicchio .
Servire il piatto con una spolverata di nocciole .


Vino consigliato: Garganega IGP

Con questa ricetta partecipo al contest di ATMOSFERA ITALIANA – PASTA SOLO PASTA in collaborazione con Antico Pastificio Benedetto Cavalieri
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lunedì 28 novembre 2011

Risotto con cuore di baccalà alla livornese.



Per L’MTChallenge di Novembre ho ideato questa ricetta, un risotto che nasconde al suo interno un piccolo segreto, un cuore di baccalà alla livornese con patate. E’ la questa la mia interpretazione della ricetta di Cristina.

Ingredienti per 4 persone:
• 240 gr. di riso carnaroli
• 350 gr. di baccalà ammollato
• 8 gamberi
• 1 patata bollita
• 2 cucchiaini di uova di capelin (succedaneo del caviale)
• 1 cucchiaio di capperi dissalati
• 70 gr. di farina 00
• 1 carota
• 1 costa di sedano
• 1 cipolla bianca di Chioggia
• 50 ml. di vino bianco secco
• 1 foglia di alloro
• sale fino
• pepe nero
• una noce di burro
• pane grattugiato q.b.


Per il sugo:
• 1 vasetto di pomodoro del Piennolo
• 1 spicchio d’aglio
• alcune foglie di basilico
• olio extra vergine di oliva
• un pizzico di peperoncino dolce Ariosto
• sale fino
• pepe nero
• prezzemolo



In una padella far soffriggere nell’olio lo spicchio d’aglio leggermente schiacciato, abbassare la fiamma per far raffreddare leggermente l’olio ed aggiungere i pomodori del Piennolo,un pizzico di sale, il peperoncino le foglie di basilico, lavate e spezzettate. Lasciar sobbollire a fiamma bassa per 10 minuti circa, girando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Eliminare lo spicchio d’aglio e passare il tutto al setaccio a maglie fitte, per eliminare le bucce dei pomodori.


Con la carota, il sedano, le teste dei gamberi e mezza cipolla bianca di Chioggia , realizzare un brodo leggero di pesce che sarà la base del risotto.


Eliminare la pelle e le lische al baccalà, tagliarlo a cubetti, ( tenerne da parte 30 gr. ) infarinarlo e poi friggerlo. Una volta cotto, salatelo, poi fatelo asciugare su carta cucina per eliminare l’olio in eccesso.


Rimettere il sugo sul fuoco, portarlo a bollore, aggiungere i capperi, il baccalà e il vino bianco, cuocere e portare a cottura a fuoco dolce.


A questo punto prepariamo il tortino di patate e baccalà: imburrare 4 formine da forno, poi passarle con il pane grattugiato; fare un primo strato con fettine sottili di patate , aggiungere il baccalà e poi un altro strato di patate, terminare con qualche fiocchetto di burro. Infornate a 180° per 12 minuti circa.


Tritare la rimanente cipolla e farla brasare in tegame con un filo do olio evo, aggiungere il riso e farlo tostare. Aggiungere poi il baccalà tenuto da parte, ed alcuni mestoli di brodo di pesce , il sale e una foglia di alloro, portare quindi il risotto a cottura, aggiungendo del brodo di pesce quando necessario.


Nel frattempo cuocere velocemente i gamberi ( spruzzati con sale e pepe ) in padella con un filo di olio.



Composizione del piatto: porre sul piatto il tortino di patate e baccalà



coprirlo con il riso, decorare con due gamberi , ½ cucchiano di uova di pesce ed un rametto di prezzemolo.



Vino consigliato: Chianti giovane


Con questa ricetta partecipo all’Mtchallenge di Novembre.

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giovedì 24 novembre 2011

Spaghetti di mare con zucca e finocchi.



Ingredienti per 4 persone:

• 280gr. di spaghetti Garofalo
• 300 gr. di zucca ferrarese
• ½ cipolla bianca di Chioggia
• 1 limone di Siracusa IGP
• 12 fettine di pesce spada affumicato
• 1 cucchiaio di bottarga di muggine
• 1 spicchio d’aglio di Resia
• 1 foglia di alloro
• finocchietto fresco
• sale fino
• pepe nero Ariosto
• olio extra vergine di oliva Terre Rosse



Procedimento: pulire la zucca e tagliarla a piccoli cubetti , tritare finemente la cipolla. Far brasare in un tegame la cipolla tritata, poi aggiungere i cubetti di zucca, lo spicchio d’aglio, la foglia di alloro.
Continuate la cottura a fuoco dolce , mescolando spesso e aggiungendo quando necessario alcuni cucchiai di acqua. A fine cottura eliminate la foglia di alloro e lo spicchio d’aglio, regolate di sale , e con una forchetta riducete la zucca in una grossolana purea.

Lavate e pulite il finocchio. Affettatelo finemente con una mandolina, poi mettetelo in acqua e ghiaccio.

Nel frattempo prepariamo la salsa limoncella: in una ciotola emulsionate con una frusta il succo di ½ limone con 40 ml. di olio extra vergine di oliva, sale e pepe q.b.

Scolate ed asciugate il finocchio, e conditelo con alcuni cucchiai di salsa limoncella.
Cuocere gli spaghetti, scolarli al dente e farli saltare nella purea di zucca

Presentazione del piatto: porre sul piatto tre fettine sottili di pesce spada affumicato, al centro un nido di pasta con la zucca , sopra una spolverata di bottarga di muggine ed infine sopra un ciuffo di finocchi . Irrorare le fettine di pesce spada con un cucchiaio di salsa limoncella , guarnite il tutto con del finocchietto fresco tritato e delle striscioline di scorza di limone.

Vino consigliato: Traminer aromatico dei colli Orientali Friulani.



Con questa ricetta partecipo al contest: PASTA, AMORE ITALIANO? di MonnyB.


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domenica 20 novembre 2011

Triangoli di castagne con ripieno di cannellini e ragù di coniglio.




La castagna è un alimento che per le sue qualità nutrizionali potrebbe quasi essere considerato più un cereale che un frutto. Infatti, oltre che di zuccheri e fibre, come la frutta fresca, le castagne sono ricche di carboidrati complessi , come i cereali. Per un lungo periodo è stata considerata il pane dei poveri , perché per secoli è stata l’alimento principale delle popolazioni povere, nella stagione invernale.
E chi l’ha detto che con ingredienti poveri non possano nascere ricette raffinate? Su questo principio ho realizzato la mia ricetta per il contest de La Cucina Italiana : Castagne al Desco , in collaborazione con la Provincia di Lucca e http://www.ildesco.eu/.

Ecco quindi la mia ricetta :

Triangoli di castagne con ripieno di cannellini e ragù di coniglio

Ingredienti per 4 persone.

Ingredienti per la pasta:
• 100 gr. di farina di castagne
• 200 gr. di farina 00
• 3 uova bio
• 1 cucchiaio di olio evo
• un pizzico di sale

Per il ripieno:
• 200 gr. di fagioli cannellini già cotti
• 2 cucchiai di pecorino
• 1 di ricotta fresca
• rosmarino
• sale fino
• pepe bianco
• olio evo

Per il ragù:
• 200 gr. di polpa di coniglio tritata al coltello
• 1 cipollotto
• 1 spicchio d’aglio
• 1 costa di sedano
• 50 ml. di vino bianco secco
• 200 ml. di brodo vegetale
• rosmarino, salvia, alloro
• sale fino, pepe bianco
• olio evo

Procedimento: in un tegame stufare il cipollotto tritato , il sedano , l’aglio in camicia. con olio extra vergine di oliva e un mazzetto aromatico. Aggiungere la carne tritata di coniglio, rosolare e bagnare con il vino bianco. Lasciar evaporare, aggiungere il sale e il pepe, coprire con il brodo vegetale e portare a cottura, avendo cura di aggiungere, quando necessario altro brodo vegetale.

Nel frattempo prepariamo la farcia: devo premettere che i fagioli cannellini devono preventivamente essere cotti con una cipolla , 1 spicchio d’aglio, sedano e rosmarino, poi passati al setaccio . Alla purea ottenuta, aggiungete i due tipi di formaggi, un filo di olio extra vergine di oliva, il rosmarino tritato, il sale e il pepe. La farcia deve risultare piuttosto morbida.










A questo punto procediamo con la pasta : fare una fontana sulla spianatoia con i due tipi di farine, al centro fare un incavo, rompere le uova e versarle nell’incavo con un pizzico di sale, un cucchiaio di olio, mescolare carpendo di volta in volta un po’ di farina, in modo che tutti gli ingredienti lentamente siano completamente amalgamati.

Impastate almeno per 15 minuti; date quindi all’impasto la classica forma di una palla, e lasciatelo riposare coperto per 20 minuti prima di stenderlo, quindi stendete la pasta allo spessore desiderato. Con un taglia ravioli (di forma quadrata, cm. 7 di lato ) , realizzate dei quadrati di pasta ,





farci teli con un cucchiaino di crema di cannellini, poi chiudeteli a triangolo.


Cuocere i triangoli in acqua bollente salata per 3 minuti circa, scolateli e fateli saltare velocemente nel ragù di coniglio e poi serviteli. decorate a piacere, con del rosmarino fresco.

Con lo stesso impasto dei triangoli di castagne ho realizzato delle tagliatelle ed ho creato questo piatto unico:

Tagliatelle di castagne con pollo al vino rosso.










Ingredienti per 4 persone:
• 1 pollo di kg.1.300
• 1 fetta di pancetta fresca
• 12 cipolline
• 7 castagne bollite e sbucciate
• 300 ml. di vino rosso
• 1 mazzetto odoroso ( prezzemolo, timo ,alloro )
• olio extra vergine di oliva
• sale e pepe

Procedimento: tagliate il pollo a pezzi e conditelo con sale e pepe. Porre sul fuoco un tegame con un filo d’olio, pancetta tritata e le cipolline , fate rosolare a fuoco dolce, quando le cipolline saranno dorate , sgocciolate e tenetele da parte in un piatto. Inserite quindi il pollo, il mazzetto odoroso e tutto il vino rosso, lasciate evaporare e poi portate a cottura. Togliete dal tegame il pollo e tenetelo in caldo, eliminate il mazzetto odoroso. Aggiungete al fondo di cottura le castagne sbriciolate e inserite nuovamente le cipolline, lasciate insaporire e fate addensare il sugo. Lessate la pasta in abbondante acqua salata, conditela con parte del sugo ben caldo. Contornatela con il pollo e le cipolline, irrorate con altro sugo.

Triangoli di castagne con ripieno di cannellini e ragù di coniglio è la ricetta che ho scelto per partecipare al contest Castagne al Desco in collaborazione con La Cucina Italiana e la provincia di Lucca.









Anche quest’anno il programma de Il Desco è ricco di iniziative dedicate all’approfondimento e alla scoperta del territorio, attraverso degustazioni guidate, laboratori e visite ai luoghi meno conosciuti.Non mancheranno la musica, l’arte contemporanea e, soprattutto, la fotografia. Quest’anno, infatti, il Real Collegio accoglierà anche una mostra fotografica del Lucca Photo Fest, da sempre manifestazione gemella del Desco. Diocleziano sarà presente con una sua foto alla manifestazione.



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giovedì 17 novembre 2011

Costine di maiale nel saccoccio con chutney piccante di pere


Le costine di maiale sono molto versatili, io solitamente le preparo alla griglia, oppure nella stagione fredda con le verze. In cucina mi piace sperimentare e il contest: “ Libera la tua fantasia con il saccoccio” mi ha dato l’occasione per tastare il saccoccio Buitoni, con un risultato sorprendente.

Ingredienti per 4 persone:

• 1 kg. di costine di maiale
• 1 saccoccio per costine al gusto barbecue Buitoni
• 1/2 limone bio
• 50 ml. di aceto di mele
• 6 castagne cotte Life

Per il chutney piccante di pere
• ½ cipolla Rossa di Cavasso Nuovo
• 3 pere varietà William gialla
• 1 limone bio
• 1 foglia di alloro
• 2 cucchiai di mirtilli secchi
• 1 cucchiaio di zucchero
• 1 spicchio d’aglio con 1 chiodo di garofano conficcato
• 50 ml. di vino bianco secco
• 2 cucchiai di aceto di mele
• ½ cucchiaino di Shichimi tōgarashi
• sale fino q.b.
• olio di semi di mais




Procedimento: prepaparare una simil marinata con 1500 ml. di acqua , il succo del limone e l’aceto di mele, immergere le costine di maiale e lasciarle riposare in luogo fresco per almeno 30 minuti. Trascorso questo periodo, sciacquatele bene sotto l’acqua corrente, poi asciugatele con carta cucina.

Tritate finemente le castagne.

Inserite all’interno dello speciale sacchetto per il forno le costine di maiale ,le castagne tritate e le spezie , poi chiudete con il laccetto in dotazione. Agitare delicatamente il sacchetto, per distribuire in modo omogeneo il condimento sulla carne. Inserire il sacchetto in una pirofila, posizionarlo sulla parte bassa del forno preriscaldato a 180° e cuocere per 60 minuti.
A fine cottura, dopo aver estratto il sacchetto dal forno, lasciarlo riposare per un minuto, tagliare con le forbici l'estremità con il laccio, versare delicatamente in un piatto, poi sezionare le costine.

Nel frattempo prepariamo il chutney.
Ammollare i mirtilli secchi in 20 ml. di vino bianco. Sbucciare le pere, tagliarle a cubetti ed irrorarle con il succo di limone. Affettare sottilmente la cipolla a farla brasare in un tegame antiaderente con un filo di olio e 30 ml. di vino bianco a fuoco medio per 5 minuti circa, fino a quando le cipolle iniziano ad ammorbidirsi; incorporare poi i mirtilli secchi strizzati, lo spicchio d’aglio con il chiodo di garofano conficcato, lo zucchero, l’aceto, il sale , lo Shichimi tōgarashi e i cubetti di pere. Mescolare e cuocere a fuoco basso per 15 minuti circa; le pere devono essere cotte ma mantenere la loro forma. Per questo motivo consiglio di usare pere non troppo mature. Eliminate la foglia di alloro e lo spicchio d’aglio. Versate il chutney in una ciotola e copritelo, per questa ricetta deve essere servito tiepido.

Servire le costine con il chutney piccante di pere.

Vino consigliato : Cabernet Franc Lison-Pramaggiore
D.O.C.

Con questa ricetta partecipo al contest:Libera la tua fantasia con il saccoccioindetto dal blog
Un tocco di Zenzero.
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martedì 15 novembre 2011

Anatra Arrosto con patate al forno.


Ingredienti per 6 persone:

• 1 anatra giovane del peso di kg. 1.400
• Insaporitore Ariosto per carni
• 1 fetta di pancetta fresca Salumificio La Rocca• ½ limone bio
• 1 bicchierino di grappa
• 100 ml. di vino bianco secco
• Rosmarino
• 1 spicchio d’aglio
• 4 patate a pasta bianca
• Insaporitore per patate Ariosto
• olio extra vergine di oliva Almaverdebio


Procedimento: fiammeggiare l’anatra per eliminare eventuali piume residue, spruzzarla con il succo di limone, poi lavarla con cura, soprattutto al suo interno, con acqua corrente. Dopo averla asciugarla con carta cucina, spruzzare il suo interno con un bicchierino di grappa. Insaporire l’anatra nella parte interna e nella parte esterna con l’insaporitore Ariosto per carni, massaggiare bene la carne.

Si procede a farcire l’anatra, inserendo all’interno della cavità toracica un rotolino realizzato con la pancetta, il rosmarino e lo spicchio d’aglio. Con uno spago da cucina legare l’anatra per farla rimanere più compatta.

A questo punto porre l’anatra in un tegame dai bordi alti, facendola rosolare da ogni lato in olio extravergine di oliva a fuoco vivace, per una decina di minuti.

Quando l’anatra risulta dorata aggiungere il vino bianco, lasciarlo sfumare poi aggiungere un bicchiere di acqua, continuare la cottura per altri 5 minuti a fuoco medio.

Inserire quindi l’anatra nel forno caldo a 200° per 35 minuti circa, non dimenticando di bagnare l'anatra di tanto in tanto con il fondo di cottura.

Nel frattempo preparate le patate, sbucciatele, lavatele sotto l’acqua corrente poi asciugatele , affettatele non troppo sottili con una mandolina, accomodatele su una placca ricoperta con carta forno, ed insaporitele con l’insaporitore Ariosto per patate. Infornate per 12 minuti nel forno caldo a 240°.

Togliere l’anatra dal forno, eliminare lo spago da cucina, la farcitura, poi sezionatela. Servite l’anatra con le patate al forno.

Vino consigliato: Merlot Rosè del Veneto Orientale IGT.
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venerdì 11 novembre 2011

Penne rigate con vongole , calamari e pesto leggero di melanzane





Ingredienti per 4 persone:

• 280 gr. di penne rigate
• 500 gr. di vongole
• 350 gr. di calamari
• 50 ml. di vino bianco
• 1 piccola zucchina
• 1 melanzana
• 2 cucchiaini di pesto
• 4 pomodorini piccadilly
• 2 spicchi d’aglio
• paprika dolce Ariosto• sale fino
• olio extra vergine di oliva Terre Rosse




Procedimento: sbucciare la melanzana , tagliarla a cubetti. In tegame inserire un filo d’olio evo con un spicchio d’aglio , appena l’olio è caldo aggiungere i cubetti di melanzana, cuocere a fuoco dolce , al termine della cottura aggiungere il sale ; di questo composto frullatene una parte ( circa la metà ), e aggiungete i due cucchiaini di pesto. Otterrete così un pesto leggero alle melanzane.

Lavare con cura le vongole, dopo averle lasciate spurgare in acqua e sale per 3 ore circa.
In una larga padella fare un soffritto con 1 spicchio d’aglio e due cucchiai di l’olio extra vergine di oliva. Aggiungere le vongole e il vino bianco, coprite e fate saltare a fuoco vivo per 3-4 minuti in modo che le vongole si aprano, ma i molluschi rimangono semicrudi e morbidi all’interno.

Una volta che le vongole si sono aperte, separate le vongole dal liquido di cottura: trasferitele in un contenitore, eliminate i gusci conservandone alcuni per decorazione del piatto.
Con un colino, con all’interno una garza filtrare il liquido di cottura per eliminare eventuali residui di sabbia che si sono formati. Fate addensare sul fuoco il liquido di cottura per 3 minuti circa, aggiustate di sale.

Lavate i calamari, asciugateli con carta cucina , tagliateli a rondelle, irrorateli con un po’ si sale e un pizzico di paprika, poi fateli cuocere velocemente in una pentola antiaderente con un filo di olio evo.
Private dei semi i pomodorini , poi tagliateli a cubetti.

Della zucchina usate solo la parte verde e tagliatela a piccoli cubetti.

Cuocere la pasta in abbondante acqua salata, scolarla al dente poi farla saltare nel sugo composto dalle vongole con il loro liquido di cottura, i calamari, il pesto leggero di melanzane , i pomodorini, e i cubetti di zucchina.

Vino consigliato: Sauvignon IGT del Veneto Orientale




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martedì 8 novembre 2011

A pranzo con Francine Segan.


America chiama , Italia risponde! Vi ricordate questo post sul blog di Un tocco di zenzero? Era il luglio del 2010, e Francine Segan, una nota giornalista americana , tramite Sandra Salerno chiedeva il nostro aiuto , per scrivere un libro sui dolci italiani , in particolare desiderava conoscere dolci legati alla tradizione, alle feste popolari e alle feste di famiglia.

In molti abbiamo risposto all'appello e la mia ricetta: La pinza dell’epifania secondo l’usanza del Veneto Orientale, è stata inserita nel libro Dolci: Italy's Sweets ( pag. 54 ), una grande soddisfazione per me.

Domenica 30 ottobre 2011 ad Alessandria , ho avuto l’onore, assieme ad altre persone che hanno collaborato per la realizzazione del libro, di conoscere personalmente Francine Segan,.

Un pranzo perfettamente riuscito, una giornata piacevole , un sentito ringraziamento Angela e Gianluca, padroni di casa , per l’eccellente organizzazione dell’evento.






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