sabato 10 settembre 2016

Risotto alla zucca con formaggio Bagòss , funghi e sentori di basilico



Il Bagòss è il formaggio tipico di Bagolino, un piccolo paese di montagna incastonato al centro delle Alpi italiane. E' un formaggio tipico di montagna prodotto secondo metodi di produzione tradizionali praticati da secoli. Il Bagòss autentico è prodotto solo a Bagolino in 28 piccole aziende dove gli allevatori producono il Bagòss con l’aiuto delle loro famiglie. E' un presidio Slow Food.
E' un formaggio a pasta semicotta prodotto secondo metodi  di produzione tradizionali praticati da secoli. Per ottenere il marchio autentico e potere usare il nome di “Bagòss” occorre seguire un rigido disciplinare di produzione. Il Bagòss è un formaggio semigrasso e molto aromatico . Il disciplinare prevede una stagionatura minima di 18 mesi, quando la pasta inizia a diventare granitica e tende a rompersi in scaglie.

Origini , storia e aneddoti sul Bagòss

L’origine del Bagòss va ricercata indietro nei secoli; la sua origine risale probabilmente al XVI secolo, quando Bagolino era un paese situato alla frontiera della Repubblica di Venezia, al tempo in cui Venezia dominava i mari. La cittadina Infatti è famosa anche per il suo carnevale in stile veneziano, oltre che per il Bagòss.
Una delle caratteristiche peculiari del Bagòss è l’aggiunta di zafferano che non è un prodotto locale, ma che era una spezia comune a Venezia quando i veneziani commerciavano merci in tutto il mondo. Per ulteriori info vi invio al sito : IL BAGOSS

Veniamo alla ricetta .

Ingredienti per 4 persone :

280 gr. di riso carnaroli
90 gr. di zucca bio cotta a vapore
120 gr. di formaggio Bagòss di Bagolino grattugiato
50 ml. di panna fresca
300 gr. di funghi
70 ml. di vino bianco secco
700 ml. di brodo vegetale
30 gr. di burro
1 scalogno
1 spicchio d’aglio
prezzemolo q.b.
basilico q.b.
sale fino
pepe nero
olio extra vergine di oliva Bonomo

Procedimento : pulite i funghi eliminando la parte terrosa, passateli velocemente con acqua corrente fredda e asciugateli con un telo.
In un piccolo tegame fate rosolare uno spicchio d’aglio con la giusta quantità di olio extra vergine di oliva, aggiungete i funghi farli cuocere a fuoco dolce per 15 minuti , mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno, per far eliminare l’acqua ei vegetazione.
Al termine spegnere il fuoco, eliminare lo spicchio d’aglio , aggiungere il prezzemolo tritato e regolare di sale.

Tritare finemente lo scalogno farlo rosolare con tre cucchiai di olio extra vergine di oliva , aggiungere il riso e farlo tostare poi sfumare con il vino bianco, aggiungere due mestoli di brodo e continuare dolcemente la cottura. Dopo 7 minuti dall'inizio della cottura aggiungere la polpa di zucca , mescolare , aggiungere gradualmente il brodo e portare a cottura secondo il tempo indicato sulla confezione ( nel mio caso 18 minuti ).
A fuoco spento mantecare con il burro e 30 gr. di formaggio Bagòss grattugiato. Assaggiare , eventualmente regolare di sale , aggiungere una macinata di pepe nero.

Frullare grossolanamente un bel ciuffo di basilico con la giusta quantità di olio extra vergine di oliva. Far sciogliere a Bagnomaria la panna con 80 gr. di formaggio Bagòss, mescolare bene sino ad ottenere una fonduta fluida e morbida.

Presentazione : porre al centro del piatto un nido di risotto , io ho scelto una formina triangolare, depositare sopra un cucchiaio di fonduta ed infine un cucchiaio di funghi chiodini

Decorare intorno con delle gocce di olio al basilico e delle scaglie di formaggio Bagòss. Decorare il piatto a piacere con un rametto di maggiorana.

Vino consigliato : Franciacorta Brut Rosé

“ Con questa ricetta partecipo al contest B come #biancolatte di Franciacorta "




Share:

domenica 4 settembre 2016

Schiaffoni con alici di Cetara, patate viola e granella di cucunci



Oggi vi presento un primo piatto semplice , veloce da realizzare e molto saporito.
Per realizzarlo ho usato 2 prodotti tipici della Campania , gli schiaffoni e le alici di Cetara.

I paccheri o schiaffoni sono un tipo di pasta tradizionale napoletana aventi la forma di maccheroni giganti, generalmente realizzati con semola di grano duro . Il nome “paccheri”, nella tradizione napoletana ricorda la “pacca”, uno schiaffo amichevole dato a mano aperta per salutare o congratularsi con qualcuno. Il termine deriva dal greco, “pas” che significa tutto e ”keir” che significa mano, quindi letteralmente “tutta la mano”, “a mano piena”. Ecco perché a Napoli i paccheri sono chiamati anche “schiaffoni”.

La pesca delle alici ha rappresentato per molti secoli una fonte primaria di sostentamento per i pescatori di Cetara: un’antica tradizione che continua ancora oggi seguendo metodi tradizionali. Caratteristiche di Cetara sono appunto le alici conservate sotto sale, lavorate appena pescate e pronte per essere gustate.
Oggi la lavorazione delle alici di Cetara continua ad essere fatta rispettando rigorosamente le regole tramandate da generazioni, questo fa si che questo prodotto venga apprezzato in tutto il mondo.

Per la ricetta ho utilizzato anche delle patate a pasta viola e della polvere di cucunci .

I cucunci sono il frutto finale del cappero , hanno un sapore simile ai capperi ma più delicato . Solitamente si trovano in commercio sotto sale, sott'olio o sotto aceto . Oggi per la mia ricetta ho utilizzato la granella di cucunci prodotta dall'azienda La Nicchia.
I cucunci vengono dissalati essiccati e poi tritati. Basta una spolverata di questa polvere per donare un tocco particolare ai vostri piatti.

Passiamo quindi alla ricetta,

ingredienti per 4 persone :

280 gr. di schiaffoni Grano Armando
7 alici di Cetara dissalate
4 patate a pasta viola
4 pomodorini a ciliegia
1 cucchiaio di granella di cucunci La Nicchia
1 spicchio d’aglio
3 steli di prezzemolo s
ale fino q.b.
pepe nero q.b.
olio extra vergine di oliva Bonomo

Procedimento: lessate le patate in acqua leggermente salata, sbucciatele e fatele raffreddare .

In una ampia padella con un filo d’olio extra vergine di oliva fate imbiondire lo spicchio d’aglio , aggiungete le alici dissalate e fatele sciogliere a fuoco dolce , unite le patate tagliate a tocchetti assieme a due cucchiai di acqua , mescolate , fate insaporire il tutto a fuoco bassissimo.

Lessate la pasta in acqua bollente leggermente salata , fatela cuocere e scolatela al dente.

Fate saltare gli schiaffoni nel sughetto appena preparato, mescolate bene con un cucchiaio di legno per far ben insaporire la pasta.

Servite la pasta ben calda con una spolverata di granella di cucunci e una leggera spolverata di prezzemolo tritato. Decorate con delle fettine di pomodorini e a piacere con uno stelo di erba cipollina.

Vino consigliato : Traminer aromatico Tenuta Luisa





Share:
Blogger Template Created by pipdig