martedì 30 dicembre 2014

Lenticchie con calamari speziati e buon 2015.



Le lenticchie sono tra i legumi quelli che più si associano al periodo delle festività natalizie e, per chi più, per chi meno, costituiscono l’alimento d’obbligo durante il cenone di Capodanno.
Questa usanza del mangiare lenticchie, anche solo un cucchiaino, la notte di San Silvestro deriva dalla credenza che questo piatto porti fortuna e soldi per l’anno venturo ormai vicino.
La leggenda ha origini molto antiche, delle quali, passando per l’antica Grecia e per i Romani, si hanno tracce perfino nella Bibbia.
Share:

martedì 23 dicembre 2014

Il nostro menù di Natale


Il Natale è un momento di amicizia e di comunione; l’occasione per addobbare la casa, dedicarsi ai regali, preparare un pranzo importante, ritrovare amici e parenti che non si incontrano da tempo. Un momento magico, durante il quale scambiarsi auguri e regali, diventa il mezzo per comunicare in modo più profondo e dove, se possibile, l’occasione adatta per cercare di dimenticare antichi rancori. Il giorno precedente il Natale, sono un po’ tesa, ci sono tante cose da fare e da verificare perché tutto sia perfetto. Nella mia famiglia non si usa festeggiare la vigilia del Natale, la grande festa è il giorno di Natale, in particolare il momento clou è il pranzo di Natale, e prima del pranzo avviene lo scambio dei regali.
La cena della vigilia è una cena leggera a base di minestra di verdura o pesce bollito; l’unica vecchia tradizione che si mantiene nella mia famiglia è quella del “ Zoc de Nadal “ ( ceppo di Natale ): un tempo alla vigilia di Natale si usava mettere sul focolare un gran ceppo, di qualunque legno. Precedentemente veniva benedetto con l’acqua santa, durava acceso tutta la notte di Natale, ma non bruciava completamente. Veniva poi acceso a Capodanno,e se ne conservava un pezzo per consumarlo all’Epifania., si credeva che i resti del carbone e delle ceneri, oltre ad avere un potere fertilizzante e terapeutico avrebbero protetto la casa dai fulmini e dalle malattie. Al giorno d’oggi il focolare è stato sostituito dalle cucine economiche, ma in molte famiglie, come la mia, permane l’usanza del Ceppo di Natale.
Nella mia abitazione gli addobbi sono in versione minimalista, un piccolo presepe, un piccolo albero di Natale, la corona sulla porta di casa, alcune candele rosse ed alcune color oro. Il nostro menù di Natale è ricco e vario, in modo tale da poter incontrare i gusti di tutti gli ospiti, diciamo che visto il numero di portate fa da pranzo e da cena.
Il mio consiglio è quello di fare piccole porzioni, in modo da non appesantire gli ospiti.
Nel menù di Natale sono sempre presenti due piatti ai quali la nostra famiglia è particolarmente legata: le lasagne infatti sono sempre presenti , gli altri piatti del menù variano di anno in anno, e sono una sorpresa per gli ospiti. Ed ora vi presento il nostro :
Menu’ di Natale 2014 
Aperitivo con stuzzichini


Antipasto :


Primi piatti :

Linguine con pomodori datterini gialli, capperi e coppa piacentina DOP


Lasagna ai carciofi e crescenza di capra



Secondi piatti

Filetto di maiale ripieno di mele e spinaci con pasticcio del bosco


Cubi di coscia di vitello con salsa al Panforte e patate arrosto


Dolci

Tronchetto con tiramisù e cioccolato bianco


Verrine con panettone, variazione di pistacchi e melograno


Il pranzo termina con il caffè e qualche chicco di uva sottospirito, anche questa rigorosamente preparata in casa.

Con questo menù partecipo all’iniziativa ideata dal Salumificio Peveri Carlo:

 " Qual è il vostro menù di Natale o di Capodanno preferito?”








Share:

martedì 16 dicembre 2014

Spaghetti alla carbonara vegan con broccoli



Gli spaghetti alla carbonara sono un primo piatto tipico di Roma, semplice nella preparazione e al tempo stesso gustoso e saporito, io oggi vi presento una carbonara alternativa , realizzata con la Vegan Carbonara della nuova linea GOVegan , linea  pensata per proporre un nuovo modo di mangiare ETICO senza rinunciare al gusto.
 
Le specialità GOvegan sono realizzate in collaborazione con lo Chef Roberto Politi, autore di libri di cucina vegan. Presto troverete sul blog altre ricette di cucine vegan.
 
Vegan Carbonara, realizzata con tofu e seitan, è capace di far riscoprire il gusto della tradizionale ricetta tricolore con un sapore intenso e sfizioso .

Ingredienti per 4 persone :

240 gr. di spaghetti Buitoni
1 vasetto di Vegan Carbonara  PROBIOS
400 gr. di broccoli freschi
sale fino q.b.
pepe nero q.b.
glassa di aceto balsamico q.b.
olio extra vergine di oliva Bonomo

Procedimento : pulite i broccolli con cura , tagliateli in piccoli pezzi .
Porre sul fuoco un tegame con abbondante acqua salata e quando l’acqua giunge a bollore versate i broccoli, dopo circa 7 minuti, abbassate la fiamma , estraete le cimette , conditele con olio extra vergine di oliva , sale e pepe ; conservatele al caldo.
Estraete anche la parte rimanente del broccolo tritatelo grossolanamente, rimettetelo nel tegame riportate a bollore e questo punto versate gli spaghetti , fateli cuocere secondo le modalità indicate sulla confezione, avendo cura di scolarli al dente .
 
In una padella stemperare con un filo di olio extra vergine di oliva la Vegan Carbonara, aggiungete gli spaghetti al dente e due cucchiai di acqua di cottura , fate saltare velocemente .
 
Servire la carbonara vegan con accanto delle cimette di broccoli e decorare con alcune gocce di glassa di aceto balsamico.

Vino consigliato : Riesling Italico DOC

Vedi anche :

Mezze maniche alla carbonara di trota affumicata e radicchio trevigiano







Share:

domenica 14 dicembre 2014

Lavazza #IneedCoffee e il risveglio degli italiani




Perché è così difficile svegliarsi al mattino ed iniziare ad ingranare la giornata? E chi non conosce il trauma del lunedì mattina?
Il risveglio è uno dei momenti più difficili della giornata : spegnere la sveglia che suona , alzarsi, prepararsi, uscire e andare a lavorare, un rito quotidiano a volte traumatico , molto spesso reso accettabile , solo grazie a un buon caffè.
 
Cosa c’è di meglio di un caffè per iniziare la giornata? E cosa c’è di meglio di un ottimo caffè italiano per cominciarla nel migliore dei modi? Da sempre una buona tazzina di caffè allieta le colazioni di milioni di persone.
 
Gli italiani, si sa, non sanno iniziare la giornata senza una tazzina di caffè. Ma qual è la città italiana che ha più difficoltà a svegliarsi la mattina?
 
Lavazza ha pensato di realizzare quindi una ricerca, utilizzando Twitter, proprio per analizzare il rapporto degli italiani con il risveglio. Tanti i dati raccolti, tra cui spicca che è Portogruaro  , il luogo con la maggiore concentrazione di conversazioni online sui risvegli difficili.
 
Svegliarsi è difficile, gli abitanti di Portogruaro sono i più sinceri.

I dati, che ha analizzato We Are Social per Lavazza a livello nazionale, si basano sulle conversazioni spontanee online, ovvero su tutti i tweet prodotti dagli italiani da aprile a settembre 2014 (153.991.790 tweet) e i tweet relativi al tema del risveglio (334.988 tweet) dello stesso periodo.
 
In termini assoluti le grandi città la fanno da padrone, in primis Roma, Milano e Napoli, ma andando a confrontare le conversazioni sul risveglio di ciascuna città rispetto al totale conversazioni prodotte dalla città stessa, Portogruaro evidenzia un volume di conversazioni sul tema fino a 3,1 volte superiore a Milano e 3,4 volte più di Roma.
 
Il comune in provincia di Venezia ha dunque il primato come città che tratta maggiormente il tema del risveglio, seguita da Cesena e al terzo posto da Saronno e Ischia a pari merito, e per questo Lavazza ha deciso di portare ai portogruaresi tutta la carica necessaria ad affrontare la giornata con una buona tazza di Qualità Rossa.
Partendo dal concetto che il rimedio più efficace per superare il trauma del risveglio è bere un caffè, con l’evento #ineedcoffee, Lavazza ha risvegliato Portogruaro offrendo a tutti i cittadini un espresso con i fiocchi preparato in moka , proprio come a casa propria.
 
L’evento ha riscosso un gran successo , una sorpresa che i portogruaresi, come potete vedere nel video, hanno molto apprezzato.

Raccontate anche voi il vostro risveglio , seguite l’hashtag #ineedcoffee .


Facebook : Lavazza

Twitter  : @Lavazza

 



Share:

martedì 9 dicembre 2014

Hamburger di carni bianche con quartirolo lombardo e verdure



Ingredienti per 4 persone:

200 gr. di carne di vitello macinata
70 gr. di carne magra di maiale macinata
200 gr. di quartirolo lombardo Mauri
1/2 cucchiaino di buccia di limone
2 scalogni
4 filetti di alici sott’olio Nostromo
100 ml. di vino bianco secco
200 gr. di pomodori secchi di Sicilia varietà tondo liscio Bonomo
100 gr. di scarola
100 gr. di radicchio tardivo di Treviso
3 clementine
prezzemolo q.b.
sale fino q.b.
pepe nero q.b.
olio extra vergine di oliva Bonomo


ll Quartirolo Lombardo è il piu' magro formaggio (con un minimo del 30% di grasso) , a Denominazione di Origine Protetta. E' un alimento naturale: nessun additivo deve essere impiegato durante la sua produzione e durante la sua eventuale stagionatura. Nella produzione di Quartirolo Lombardo non deve essere utilizzato alcun ingrediente ottenuto da microrganismi geneticamente modificati. La sua assoluta genuinita', la facile digeribilita', il moderato apporto calorico ( solo 297 Kcal per 100 grammi), lo rendono particolarmente adatto alle tendenze della moderna alimentazione.
 
Ho pensato di abbinare il quartirolo Mauri ad un hamburger di carni bianche e verdure , e di presentare una parte una vinaigrette agrodolce, ogni commensale deciderà a suo piacimento lo dose del condimento.
 
Procedimento :  tritare finemente gli scalogni farli rosolare in un tegame con un filo di olio extra vergine di oliva, poi sfumare con il vino bianco, abbassare la fiamma e far cuocere sino a quando tutto il liquido si sarà asciugato.
In una ciotola mescolare la carne di vitello con la carne di maiale , aggiungere gli scalogni stufati, la buccia di line gratuggiata ,  il prezzemolo tritato sale e pepe . Lavorare bene l’impasto poi l’aiuto di un coppapasta rotondo Guardini Ø10 cm.realizzare gli hamburger.
Questo procedimento potete usarlo anche per realizzare delle polpette di carne al limone .
 
Procediamo quindi col realizzare la vinaigrette : scolare le acciughe dall’olio, tritarle finemente , inserirle ina ciotola con un pizzico di prezzemolo tritato, il succo di una clementina , la giusta quantità di olio extra vergine di oliva , sale e pepe , mescolare bene chiudere il recipiente e conservare in frigo .
 
Tagliare il quartirolo a fette , poi con il coppapasta realizzare dei dischi di quartirolo.
Lavare ed asciugare con cure le verdure .
Tagliare a cubetti i pomodori secchi.
 
Cuocere gli hamburger in un padella ben calda con un filo di olio extra vergine di oliva.
 
Presentazione : servire l’hamburger di carni bianche con sopra una fetta di quartirolo, posizionare accanto i pomodori secchi e le verdure ; in una ciotolina a parte servire la vinaigrette .
 
Ho aggiunto ad piatto una mezza clementina , mi piace l’idea di gustarla a fine pasto, riprendendo lo stesso ingrediente della vinaigrette .
 
Vino consigliato : Cabernet Sauvignon



Share:

venerdì 5 dicembre 2014

Linguine con peperoni , salsa ai cipollotti e muddica atturata



Oggi vi presento un primo piatto che farà parte del mio menù per la vigilia di Natale , un primo piatto che trae ispirazione dalla cucina siciliana, che io apprezzo molto ed è sempre fonte di ispirazione .
Seguite la mia nuova rubrica : “Le ricette natalizie” troverete delle ricette semplici , ideali per il periodo natalizio .  

Ingredienti per 4 persone:

250 gr. di linguine Filotea
300 gr. di peperoni dolci siciliani
2 cipollotti viola
4 filetti di alici sott’olio Nostromo
70 gr. di pane grattugiato
70 ml. di vino bianco secco
1 spicchio d’aglio
1 foglia di alloro
1 cucchiaio di aceto di mele
sale fino
pepe nero
olio extra vergine di oliva Bonomo

Procedimento iniziamo col preparare la salsa ai cipollotti : affettare finemente i cipollotti, farli rosolare con un filo di olio extra vergine di oliva , abbassare la fiamma sfumare con il vino bianco, e continuare la cottura sino a quando la cipolla è quasi cotta ; a questo punto aggiungete i filetti di alici e continuate la cottura sino ad ottenere un composto cremoso.
Nel frattempo prepariamo la “muddica atturrata”, preparazione tipica della cucina siciliana : mettere in un padellino il pane grattugiato, tostarlo senza farlo bruciare, quando sarà ben colorato versarlo in un piatto, unire poco olio e mescolare bene.
Tagliare a metà i peperoni, eliminare i semi, lavarli , asciugarli con carta cucina poi tagliarli a listarelle.
In un tegame antiaderente fate scaldare un filo di olio con lo spicchio d’aglio e la foglia di alloro, quando l’olio e caldo fate saltare velocemente i peperoni , fate cuocere a fuoco alto per 5 minuti, poi abbassate la fiamma e sfumate con l’aceto di mele, e portate a cottura. Al termine salate e pepate.
 
Fate cuocere le linguine in abbondante acqua salata , scolateli al dente , e fateli nel sugo di peperoni assieme ad un cucchiaio di salsa ai cipollotti.
 
Presentazione : porre al centro del piatto un nido di linguine ai peperoni, decorare intorno con la salsa ai cipollotti, spolverare con un po’ di muddica atturrata ,ed infine decorare  con una foglia di salvia .

Vino consigliato : Prosecco DOC Tosti

Vedi anche :
 Spaghetti con le sarde a mare




Share:

domenica 30 novembre 2014

Risotto alle carote con involtino di prosciutto e pesto di capperi e mandorle



Ingredienti per 4 persone :
280 gr. di riso carnaroli extra UFUUD
1 scalogno
300 gr. di carote di Chioggia
3 fette di prosciutto stagionato 18 mesi solo rosa UFUUD
200 gr . di pecorino al sangiovese UFUUD
1 foglia di alloro
pesto di capperi e mandorle UFUUD q.b.
100 ml. di vino bianco secco
2 steli di maggiorana
2 steli di erba cipollina
700 ml. di brodo vegetale
sale fino q.b.
pepe nero q.b.
olio extra vergine di oliva UFUUD

Ho realizzato questa ricetta con prodotti di altissima qualità , gentilmente offerti da UFUUD , la start up italiana che porta la felicità sulle tavole di tutto il mondo selezionando il meglio delle eccellenze enogastronomiche italiane. http://www.ufuud.com/



 

Procedimento: mondare e lavare con cure le verdure , grattugiare a fiammifero le carote .
Passiamo quindi a preparare gli involtini di prosciutto : dal prosciutto ricavare 4 piccoli rettangoli che andremo a farcire con dei piccoli cilindri di pecorino al Sangiovese, fissare quindi gli involtini con dell'erba cipollina. Una volta preparati gli involtini li posizioneremo in un contenitore chiuso e li lasceremo riposare in frigo.
 
Tritare separatamente la parte rimanente di prosciutto e di pecorino poi conservare in frigo .
 
Tritare finemente lo scalogno e farlo rosolare assieme alla foglia di alloro e al prosciutto tritato con un filo di olio extra vergine di oliva , aggiungere le carote farle ben rosolare , abbassare la fiamma e far cuocere per 5 minuti , aggiungere il riso , farlo tostare poi sfumare con il vino bianco.
 
 Aggiungere gradualmente il brodo vegetale quando necessario, mescolare spesso e portare il riso a cottura .
  A fuoco spento mantecare con il pecorino tritato.
 
Presentazione del piatto : posizionare al centro del piatto un nido di risotto, decorare intorno con il pesto di capperi e mandorle,   quindi posizionare sopra al risotto l'involtino di prosciutto e pecorino, terminare la preparazione con della maggiorana in foglie ,  che aggiunge al piatto un sapore dolce ma deciso.
 
Vino consigliato: Alto Adige Lagrein Rosato (Kretzer) DOC

Share:

giovedì 27 novembre 2014

Il Cioccolato Loacker una nuova forma di bontà.



Loacker, marchio da sempre sinonimo di bontà e qualità nella produzione di wafer, ha creato una novità assoluta fatta di cioccolato, crema e wafer racchiusi in una nuova forma di bontà.
 
Grazie al progetto trnd ho avuto l’occasione di tastare personalmente questa assoluta novità ed ora voglio condividerla e farla conoscere ai miei lettori .
La prima tavoletta di finissimo cioccolato dalla forma unica con cuore di fragrante cialdina e golosa crema.
La ricetta e la tecnica di produzione sono un prodotto innovativo ed esclusivo sviluppato da Loacker; fatta con i migliori ingredienti selezionati e controllati è una ricetta unica e innovativa.
 
Dal 1925, Loacker è sinonimo di fragranti wafer e golose specialità al cioccolato, fatte con i migliori ingredienti selezionati e prodotti con passione nel cuore delle Dolomiti, a 1000 m d'altitudine, dove l'aria e l'acqua sono fresche e pure.


Loacker si impegna ogni giorno per creare nuove golose bontà per gli amanti del wafer e del cioccolato. Da questo amore per gli ingredienti naturali e gustosi è nata questa novità assoluta che sono certa avrà molto successo.
Il Cioccolato Loacker una vera delizia per il palato, da gustare in tanti piccoli momenti di unica bontà. Ideale per un intermezzo goloso, da gustare in compagnia degli amici, e anche per una coccola golosa.

Disponibile nelle varianti:

• White: cioccolato bianco e crema al latte
• Cremkakao: cioccolato al latte e crema al cacao
• Milk: cioccolato e crema al latte
• Dark-noir: fondente extra e crema al cacao


La forma della tavoletta non è stata scelta a caso: infatti, ispirandosi al logo con lo Sciliar presente nel marchio Loacker, ogni singolo modulo e la tavoletta stessa corrispondono alla proporzione aurea (detta anche proporzione divina), una misura largamente usata nelle arti figurative e in matematica e che rappresenta il canone ideale di armonia e perfezione dell’universo, tanto da essere stata utilizzata, tra gli altri, anche da Michelangelo, Leonardo e Botticelli nelle loro opere.
 
La filosofia aziendale di Loacker prevede l’utilizzo esclusivo di materie prime di primissima scelta. Scopriamo più da vicino gli ingredienti che rendono così buono il Cioccolato Loacker.
 
Cacao: Il cacao Loacker viene selezionato sulla base di un'esperienza che dura dal 1925. Per i prodotti Loacker vengono utilizzate solo le migliori miscele di cacao puro.
 
Nocciole: le nocciole Loacker sono esclusivamente italiane. Dopo la raccolta, le nocciole vengono selezionate, sgusciate e tostate direttamente da Loacker nei propri stabilimenti, per garantirne la qualità inalterata.
 
Cioccolato: il gusto naturale, unico e leggero delle specialità al cioccolato Loacker è garantito dall'utilizzo di cioccolato purissimo, preparato solo con il miglior burro di cacao, senza grassi idrogenati o altri grassi vegetali aggiunti.
 
Vaniglia: le bacche intere di vaniglia naturale utilizzate per i wafer Loacker vengono coltivate nelle isole Bourbon (Reunion, Madagascar) e lavorate da agricoltori locali secondo una lunga e complicata procedura, per dare ai prodotti Loacker un gusto inconfondibile senza l'utilizzo di ingredienti artificiali come la vanillina.
 
Il cioccolato Loacker mi ha conquistato, è una vera delizia per il palato; ed ha conquistato anche i miei amici , parenti e conoscenti che mi hanno aiutata nella fase di assaggio del prodotto.
 Alla domanda qual è il tuo gusto preferito, molto spesso mi sono sentita rispondere “ difficile rispondere “ sono tutti buonissimi!
Diciamo subito che in base al sondaggio effettuato fino ad ora Dark-noir e White sono i due gusti che vanno per la maggiore . Milk è il mio preferito.
  E voi avete già provato il cioccolato Loacker? Cosa ne pensate? Qual'è il vostro gusto preferito?




Share:

martedì 25 novembre 2014

Linguine con pomodori datterini gialli, capperi e coppa piacentina DOP



Era da tempo che cercavo il pomodoro datterino giallo e finalmente sabato scorso l’ho trovato.


Il pomodoro datterino giallo è un’antica varietà riscoperta in tutto il suo sapore, ha un ottima consistenza e gusto dolce e pieno gusto , ideale per realizzare squisite creme o per accompagnare le preparazioni a base di pesce ,  ed infine perfetto per realizzare dei favolosi condimenti per la pasta.

Per questa ricetta ho utilizzato delle linguine all'uovo Filotea , un pastificio artigianale dove la pastaviene realizzata secondo l’antica ricetta Marchigiana, seguendo alla lettera lo stesso processo di lavorazione usato dalle nonne.

Come nella realizzazione della pasta fatta in casa la domenica, vengono utilizzate solo le migliori uova e la migliore farina. La paziente lavorazione artigianale è fondamentale per ottenere un prodotto unico nel suo genere, sia per le straordinarie caratteristiche di leggerezza e digeribilità che per l’elevata capacità di assorbire i sughi, proprietà che la rende capace di esaltare ogni tipo di preparazione.

Veniamo quindi alla mia ricetta , ho deciso di realizzare un sugo con i datterini gialli, i capperi e la coppa piacentina Dop. Ho arrostito una parte dei datterini con una tecnica simile al confit, ma più semplice da realizzare, ed infine ho decorato con delle gocce di pesto alle erbe.

Avete spesso ospiti a cena ? Vi consiglio di  imparare a cucinare con ricette semplici e saporite con cui stupire e conquistare i vostri ospiti ; potete organizzarvi preparare in anticipo i pomodorini gialli simil confit e il pesto alle erbe .

Ingredienti per 4 persone :

250 di linguine all'uovo Filotea
400 gr. di pomodori datterini gialli
2 cucchai di capperi dissalati La Nicchia
140 gr. di pancetta piacentina DOP Salumificio Peveri Carlo
1 e 1/2 spicchio d'aglio rosso di Sicilia Bonomo
1 cucchiaio di formaggio Bella Lodi grattugiato
1 ciuffo di prezzemolo
1 ciuffo di timo
1 ciuffo di finocchietto
1 ciuffo di basilico
sale fino
pepe nero
olio extra vergine di oliva Bonomo

Procedimento: lavare con cura 200 gr. pomodorini gialli . Asciugateli con carta cucina , poneteli su un tagliere, quindi dividete tutti i pomodorini a metà .Disponete i pomodorini tagliati su una leccarda ricoperta di carta forno con la parte del taglio rivolta verso l’alto , poi salate e pepate. A questo punto preparate il trito con mezzo spicchio di aglio, un po' di prezzemolo , timo e una volta ottenuto il trito, versatelo su ogni pomodorino e lasciate riposare per circa 15 minuti . Trascorso questo lasso di tempo inserite la leccarda con i pomodorini nel forno caldo a 200° e fateli cuocere per una decina di minuti.
Prepariamo il pesto alle erbe : porre nel boccale del frullatore il basilico , la parte rimanete di prezzemolo, timo e finocchietto, aggiungete un cucchiaio di formaggio grattugiato e la giusta quantità di olio extra vergine di oliva , frullate sino ad ottenere un composto cremoso, al termine regolate di sale e pepe. Inserite il pesto alle erbe in un contenitore coperto e fatelo riposare in frigo.
  Lavate con cura la parte rimanete dei pomodorini, asciugateli , poneteli su di un tagliere e divideteli a metà . In un tegame fate rosolare lo spicchio d'aglio con un filo di olio extra vergine di oliva, quando l'olio è caldo inserite i capperi dissalati, fate insaporire a fuoco dolce per cinque minuti poi aggiungete i pomodorini e fate cuocere pe una decina di minuti a fuoco dolce, poi salate e pepate , quindi spegnete il fuoco.
Tagliate a striscioline 70 gr. di coppa piacentina, fate rosolare in un tegame antiaderente per renderla croccante.
Cuocere la pasta in abbondante acqua salata , scolarla al dente , poi farla saltare nel sugo di datterini gialli e capperi, aggiungete inoltre la coppa piacentina croccante e un cucchiaino di pesto alle erbe.
Presentazione del piatto : porre al centro del piatto un nido di pasta, decorare intorno con dei pomodorini gialli arrosti ed infine terminare con delle gocce di pesto alle erbe.

Vino consigliato : Ortugo del colli piacentini Doc frizzante


Share:

giovedì 20 novembre 2014

Tosti , bollicine, vini, aperitivi, liquori e amari dal 1820.


L’azienda Tosti è situata a Canelli, nel cuore della zona di produzione del Moscato Bianco a Denominazione di Origine Controllata e Garantita, un territorio unico al mondo per vocazione vitivinicola.


Due secoli di vendemmie significano storia. Dal 1820 Tosti infatti produce vini e spumanti ed è un’azienda familiare guidata da sette generazioni dalla famiglia Bosca.
Un patrimonio fatto di cultura e tradizione che ha portato a individuare le migliori zone e i migliori metodi di lavorazione delle uve. Duecento anni di esperienza che, oggi più che mai, guidano l’azienda nelle scelte e nelle sfide di domani.
 
Dal 1820, attraverso i propri prodotti, Tosti regala momenti d’incontro e allegria, situazioni piacevoli e leggere come le bollicine. Tosti e i vigneti di Canelli, ovvero la creatività, la tradizione e la storia di un territorio straordinario.

Cenni storici :
nel 1527 , un soldato di ventura d’origine lanzichenecca, sulla strada del ritorno, dopo aver messo a ferro e fuoco la città di Roma, attratto dalla bellezza dei luoghi, si ferma a Canelli e decide di coltivare la terra. Con il passare degli anni, il suo nome Bosch si italianizza in Bosca e la proprietà si tramanda prima ai figli e poi ai nipoti, che continuano a coltivare le terre.

Nel 1820 nasce ufficialmente l’inizio ufficiale dell’attività di produzione e commercializzazione della Giovanni Bosca, ne è prova la ricevuta relativa al pagamento della regia gabella del 1820.

Nella seconda metà dell’800, ( 1850 )le realtà vinicole del territorio di Canelli progrediscono, mettendo a punto il sistema di spumantizzazione Classico Brut, e si sviluppano con l'applicazione di questo metodo all'imbottigliamento del Moscato.

Nel 1900 , grazie alle tecniche di produzione sempre più specializzate, inizia il commercio del vino in bottiglia, soprattutto con le zone limitrofe della Francia. Da allora l’azienda ha conquistato gradualmente tutto il mercato mondiale .
 
Negli anni ’50, soprattutto negli USA, l’azienda decide di affiancare al marchio principale Giovanni Bosca altri marchi di fantasia, per evitare la concorrenza tra i distributori. Il marchio Tosti riscontra subito successo: somiglia a toast (brindare) e taste (assaggiare) e ha assonanza con la parola Asti. Il brand name Tosti raggiunge così, in breve tempo, il secondo posto per importanza nel mercato USA.


I vini Tosti ottengono ogni anno prestigiosi riconoscimenti e certificati di qualità nazionali e internazionali.
Ultimo, solo in ordine temporale è la   Gran medaglia d’oro all’Alta Langa Tosti  al Concorso enologico di Vinitaly 2014
 



Il più grande riconoscimento per Tosti sono però i 15 milioni di bottiglie vendute nel mondo a consumatori soddisfatti: motivo di grande orgoglio e spinta per continuare a migliorarsi nel futuro.

Prodotti :
dalle bollicine metodo classico a quelle charmat, passando attraverso a grandi vini DOC e DOCG della tradizione italiana, arrivando agli aperitivi e finendo con amari e liquori tradizionali. La produzione Tosti è guidata da un team di enologi di primo piano che coordinano uno staff tecnico di grande esperienza e competenza. Le uve selezionate, provenienti da circa 300 famiglie di conferenti, rappresentano il vero patrimonio del marchio Tosti e sono quelle che hanno le caratteristiche migliori per la produzione dei vini.
Per conoscere tutta la gamma dei loro prodotti vedi qui .

Vini che ho personalmente tastato e presto vi farò conoscere gli abbinamenti cibo-vino :

Prosecco Doc Tosti



Il Prosecco Tosti è il risultato di un armonioso equilibrio nato tra le uve di Prosecco a Denominazione di Origine Controllata e la storica e tradizionale cultura produttiva di Tosti. Un felice incontro per un Prosecco DOC ideale come aperitivo, a tutto pasto e after hours. Colore giallo paglierino scarico con riflessi brillanti. Profumo gentile e fresco. La delicata nota aromatica si fonde con le note fruttate .


Pink Moscato Tosti

Bollicine dolci , delicate e profumate come i petali di rosa, vivaci e sorprendenti come il rosa shocking! Il Pink Moscato Tosti è ideale per aperitivi, a tutto pasto e after hours all’insegna della freschezza, del colore e della seduzione. Colore rosato brillante con riflessi porpora. Profumo fruttato, fresco. L’aromaticità si si sposa elegantemente con i sentori di lampone, marasca e bacche rosse. Sapere intenso, fragrante; alcolicità dolcezza ed acidità sono in perfetto equilibrio .





Share:

lunedì 17 novembre 2014

Risotto al radicchio con Emmentaler DOP, pistacchi e pancetta .



Il tema del contest #noiCHEESEamo,
contest che si svolge in collaborazione con il blog Peperoni e Patate e Formaggi della Svizzera è : "Le ricette del cuore". Ho deciso di rivisitare un classico della cucina veneta : il risotto al radicchio , un piatto che io adoro. Ho mantecato il risotto al radicchio con una noce di burro e dei cubetti di Emmentaler , ho decorato il piatto con delle fettine di Emmentaler spennelate con un filo di miele d’acacia e spolverate con delle briciole di pistacchi, ed infine ho decorato con una rosa di pancetta.
 
Per il contest si richiede anche il nostro pensiero per quel che riguarda la differenza sia visiva che gustativa tra i 2 formaggi. I due formaggi sono entrambi ottimi, L’emmentaler Dop ha un sapore e un profumo delicato, lo adoro da quando ero bambina. Le Gruyère DOP invece ha un profumo più intenso, gusto deciso, ed è perfetto oltre che per essere gustato da solo, anche per mantecare paste e risotti.

Ingredienti per 4 persone :
240 gr. di riso carnaroli
150 gr. di Emmentaler Dop
2 cespi di radicchio precoce di Treviso
7 fette di pancetta piacentina Dop Salumificio Peveri
700 ml. di brodo vegetale
1 spicchio d’aglio rosso di Sicilia Bonomo
1 cucchiaio di miele d’acacia
2 cucchiai di pistacchi tritati
1 foglia di alloro
1 noce di burro
sale fino q.b
pepe bianco q.b.
olio extra vergine di oliva Bonomo

Procedimento: lavare ed asciugare con cura il radicchio e le erbe aromatiche. Tagliare a striscioline i radicchio . Tritare finemente 3 fette di pancetta piacentina.
Dal formaggio ricavare 16 piccoli rettangoli, spennellarli con il miele e spolverare con i pistacchi.
Iniziamo a preparare il risotto : in un tegame far rosolare con un filo di olio extra vergine di oliva , uno spicchio d’aglio e la foglia di alloro, aggiungere la pancetta tritata e farla rosolare , quindi aggiungere il radicchio e farlo ben rosolare . A questo punto aggiungere il riso , farlo tostare , sfumare con un mestolo di brodo, mescolare , aggiungre gradualmente il brodo e portare il riso a cottura .  Eliminare lo spicchio d'aglio e la foglia di alloro . Mantecare il riso con una noce di burro e i cubetti di Emmentaler. regolare di sale e pepe.
 
In una padella antiaderente far rosolare velocemente le rimanenti fette di pancetta.
 
Presentazione : porre al centro del piatto un nido di risotto, decorare con i rettangoli di Emmentaler ai pistacchi e con rosa di pancetta piacentina.
 
Vino consiglio : Lison Pramaggiore del Veneto Orientale.
 
Con questa ricetta partecipo al contest : #noiCHEESEamo




Share:

martedì 11 novembre 2014

Ristorante la piramide , un incrocio di sapori tra la cucina salentina e la cucina friulana.


Il ristorante La Piramide , si trova presso l’hotel Patriarca di San Vito al Tagliamento ( PN) , si caratterizza per l’incrocio di sapori tra la cucina salentina e la cucina friulana.

 
 I menù vengono predisposti mettendo al centro del progetto di realizzazione dei piatti il miglior prodotto, sfruttando la stagionalità, la freschezza e la genuinità, ed esaltandone il gusto.
 Attenzione massima viene posta nella ricerca di ricette nuove, rivisitate che permettano di stimolare l’ospite nello scoprire e nell’assaporare le eccellenze della zona, magari proposte in modo originale e creativo.
 La cucina è sia di carne che di pesce, tutti i primi piatti, cosi come i dessert vengono fatti in casa. La struttura dispone di una sala principale e due per banchetti, meeting, piccole o grandi cerimonie. Nel periodo estivo terrazza-giardino all’aperto, all’ombra della torre Raimonda, porta di ingresso del centro storico medievale.


Chef del ristorante la piramide è Cristina Milelli , classe 1973, salentina doc,  ma trapiantata nel Pordenonese da una decina di anni .
Ha maturato esperienze importanti non solo nel Salento e in Friuli Venezia Giulia ma anche in rinomati ristoranti stellati in Piemonte e in Spagna.
 La Sua cucina è tradizionale ma rivisitata utilizzando le più moderne tecniche, senza snaturare il prodotto , cercando sempre la massima esaltazione del gusto. Fanatica nella ricerca maniacale del giusto prodotto cercando sempre di valorizzare il territorio, sia esso Salentino o Friulano. Fa parte della Uir (Unione Italiana Ristoratori) ed effettua Show Cooking in tutta Italia , anche per conto di Conad, con il marchio Sapori & Dintorni.
Ed ora vi presento la sala interna del ristorante
 

 


e i piatti che abbiamo degustato.
Abbiamo iniziato con un entrée di benvenuto :

Crostino con coppa di testa , pomodori secchi e carciofi


Antipasti :  

Burrata in pasta Kataifi con capocollo di Martina Franca


Primi piatti :

Cjalsons “ Alla Patriarca “ con Pitina della Val Tramontina e formaggio Asino
(con ricotta friulana affumicata e gocce di burro fuso )



Tagliatella rustica alla regina di San Daniele
( con le sue pregiate uova )


Secondi piatti :

Rotolo di sella di maialino da latte, farcito da porcini salsiccia e pistacchi.


Dolce :

Pasticciotto Salentino con crema e amarena ( abbinato ad una salsa di mosto cotto )


Come potete notare abbiamo scelto alcuni piatti realizzati con prodotti tipici del Salento ed altri realizzati con prodotti tipici del Friuli .
Tutti piatti erano di altissima qualità, con un eccellente presentazione.
Un 10 e lode va alla Burrata in pasta Kataifi con capocollo di Martina Franca, la dolcezza della burrata abbinata alla croccantezza della pasta Kataifi; assieme al capocollo di Martina Franca , i pomodorini leggermente saltati , con le olive e le perle basilico,  hanno creato un connubio perfetto di sapori.
Molto interessanti anche i funghi porcini abbinati ad una particolare salsa di carote , erano il perfetto abbinamento al rotolo di sella di maialino da latte .
 
Un ambiente cordiale , familiare , con un personale molto cortese e attento alle esigenze dei clienti .
Ci siamo trovati molto bene e contiamo di tornare presto a far visita  al Ristorante La piramide.

Share:

domenica 9 novembre 2014

Mezze penne con gruyère e funghi chiodini




Il tema del contest #noiCHEESEamo,
contest che si svolge in collaborazione con il blog Peperoni e Patate e Formaggi della Svizzera è :
"Le ricette del cuore". Io adoro la pasta ed apprezzo molto anche i funghi chiodini, ho deciso quindi di realizzare una pasta ai funghi ed impreziosirla con la cremosità del formaggio gruyère.

Ingredienti per 4 persone :
320 gr. di mezze penne
140 gr. di formaggio Le Gruyère Dop
400 gr. di funghi chiodini
1 spicchio d'aglio
1ciuffo di prezzemolo
un pizzico di di Shichimi tōgarashi
una noce di burro
sale fino
olio extra vergine di oliva Bonomo

Procedimento : iniziamo col preparare i funghi trifolati , lavate e mondate i funghi .

In un tegame fate rosolare lo spicchio d’aglio con la giusta quantità di olio extra vergine di oliva, aggiungete i funghi , fateli cuocere a fuoco dolce per 25 minuti. Al termine spegnere il fuoco, eliminare lo spicchio d’aglio , regolare di sale aggiungere un pizzico di Shichimi tōgarashi ,  quindi aggiungere il prezzemolo tritato.

Grattugiate a fiammifero Le Gruyère Dop.

Cuocere le mezze penne in abbondante acqua salata, scolarle al dente farle saltare con una noce di burro , il gruyère grattugiato e i funghi chiodini . Servire subito con una spolverata di prezzemolo .

Vino consigliato : Pinot nero del Friuli

Con questa ricetta partecipo al contest : #noiCHEESEamo






Share:

martedì 4 novembre 2014

Risotto alla zucca con formaggio Gran Moravia e gocce di aceto balsamico



Il risotto alla zucca è un tipico piatto dell’Italia settentrionale, un piatto ideale per la stagione autunnale.
Oggi vi suggerisco come cucinare la zucca in modo semplice e veloce, in modo da ottenere un delizioso risotto, ricco di sapore .

Ingredienti per 4 persone
280 gr. di riso carnaroli
400 gr. di zucca
120 gr. di formaggio Gran Moravia in fette
1 spicchio d’aglio di Sicilia Bonomo
1 foglia di alloro
100 ml. di prosecco
500 ml di brodo vegetale
aceto balsamico q.b.
sale fino
pepe nero
una noce di i burro
olio extra vergine di oliva Bonomo

Procedimento : pulite la zucca, privandola dei semi e togliendo la buccia ( dovete ottenere circa 300 gr. di polpa di zucca ) , poi tagliatela a cubetti .
Fate rosolare in un tegame lo spicchio d’aglio con la foglia di alloro, aggiungete i cubetti di zucca e fateli dorare, sfumate con un mestolo di brodo, abbassate la fiamma e fate cuocere per una decina di minuti, poi salate e pepate.
A questo punto prelevate dal tegame la metà della zucca , frullatela e tenetela da parte.

Incorporare quindi nel tegame il riso , farlo tostare , sfumare con il prosecco, poi aggiungere gradualmente il brodo vegetale, mescolare spesso e portare il riso quasi a cottura.

Dalle fette di formaggio Gran Moravia ricavare 16 piccoli rettangoli che serviranno per decorare il risotto, poi tritate il rimanente formaggio.
A fuoco spento mantecare il risotto con il frullato di zucca , il formaggio e una noce di burro.
Fate riposare il riso nella pentola per 1 minuto, in questo modo si amalgamerà meglio.

Presentazione del piatto: disporre il risotto sul piatto, decorare con quattro piccoli rettangoli di formaggio Gran Moravia , e poi con delle piccole gocce di aceto balsamico. Decorare a piacere con del finocchietto fresco.



Share:

domenica 2 novembre 2014

Chitarrone al tartufo con sugo di pomodoro e funghi chiodini



Ingredienti per 4 persone :

250 gr. di chitarrone al tartufo UFUUD Filotea
400 gr. di funghi chiodini
500 gr. di passata di pomodoro UFUUD
1 carota
1 scalogno
100 ml. di vino bianco secco
1 spicchio d’aglio
prezzemolo q.b.
sale fino q.b .
pepe nero q.b.
olio extra vergine di oliva UFUUD


Procedimento : lavate con cura le verdure, sbucciate la carote ,  mondate in funghi, dividete in due pezzi i cappelli più grandi.
Tritate finemente lo scalogno assieme alla carota , e poi fateli soffriggere in un tegame con un filo di olio extra vergine di oliva , sfumate con il vino bianco e una volta sfumato il vino incorporate la passata di pomodoro, abbassate la fiamma e fate cuocere per 20-25 minuti sino a quando la salsa si sarà addensata . Al termine della cottura salate e pepate.
In un altro tegame fate rosolare lo spicchio d’aglio con la giusta quantità di olio extra vergine di oliva, aggiungete i funghi fateli cuocere a fuoco dolce per 25 minuti. Al termine spegnere il fuoco, eliminare lo spicchio d’aglio , aggiungere il prezzemolo tritato e regolare di sale.
Come potete notare ho cotto la salsa al pomodoro e i funghi separatamente , solo al momento di saltare la pasta i due sughi si combineranno assieme , conservando inalterati i vari sapori  .
Cuocere la pasta in abbondante acqua salata scolarla al dente e farla saltare assieme al sugo al pomodoro e ai funghi chiodini .
Presentazione : porre al centro del piatto un nido di pasta , spolverare con un trito di prezzemolo e terminare con un filo di olio extra vergine di oliva.

Vino consigliato : Nebbiolo d'Alba DOC.


Ho realizzato questa ricetta con prodotti di altissima qualità , gentilmente offerti da UFUUD , la start up italiana che porta la felicità sulle tavole di tutto il mondo selezionando il meglio delle eccellenze enogastronomiche italiane. http://www.ufuud.com/



Questo sito è nato grazie all’idea di due amici: Cipriano Moneta e Christian Prazzoli che hanno a lungo lavorato all’estero, e da manager e da appassionati di buon cibo, hanno intravisto una storia da scrivere e fondato Ufuud.


Per rendere facilmente accessibile a tutti coloro che amano l’alta qualità italiana , una vasta gamma di prodotti selezionati dotati di varie certificazioni di qualità , per provare, da un lato, a diffondere e accrescere la nostra cultura alimentare e culinaria e, dall’altro, a promuovere e difendere tale cultura antica, nel mondo.
UFUUD è un e-shop in 3 lingue (italiano, inglese e tedesco, per ora), molto semplice da usare; è come fare la spesa al negozio sotto casa, alla bottega di prodotti tipici che c’è nel centro storico di ogni paese… ma è comodamente online!

Vi consiglio di sfogliare tutte le sezioni del sito :

salumi e formaggi
pasta, riso , legumi
pomodoro , conserve
sughi, salse
pesce
olio, aceto , spezie
salati
dolci
da bere

Troverete prodotti di nicchia , ideali per realizzare le vostre ricette , per conquistare e stupire tutti i vostri ospiti.

E inoltre, grazie all’assistenza online sempre presente, che aiuta gli utenti in tempo reale, è molto semplice mettere i prodotti nel carrello e inviare il proprio ordine.
Ho avuto la fortuna di essere stata selezionata da Ufuud come tester , dalla vasta gamma di articoli presenti nel sito ho selezionato quelli che più mi attiravano per realizzare le mie ricette e dopo pochi giorni mi sono stati recapitati , imballati con cura .


Seguite i prossimi post vi faro conoscere le ricette che ho realizzato con i prodotti che ho selezionato dal sito .

Share:
Blogger Template Created by pipdig