In occasione della manifestazione “Cantine Aperte” ho avuto l’occasione di visitare il Comune di Caneva ( Pn ) e la cantina Rive col de Fer. Caneva è un paese famoso per i suoi vini, e guarda caso nel dialetto veneto "caneva" significa cantina; e poi a ribadire il concetto c’è anche la frazione “ Fiaschetti di Caneva” . In questo paese si produce anche un ottimo olio extravergine d’oliva leggero e profumato, e da sempre dei fichi straordinari.
In occasione della manifestazione Cantine Aperte era presente presso l’azienda Rive col de Fer uno stand del Consorzio per la tutela e valorizzazione del figo moro di Caneva .
La coltivazione del fico nero, localmente chiamato” figo moro” è conosciuta nel comune di Caneva, già da tempi remoti come dimostrano le testimonianze ritrovate.Il particolare clima dell’area pedemontana collocata a ridosso tra le Prealpi e la pianura Veneto-Friulana e la diversita dei sali minerali del sottosuolo conferiscono ai frutti della zona quelle caratteristiche qualitative tali da renderlo famoso e ricercato.
E' un fico nero caratterizzato da forma molto allungato rispetto al comune e da polpa tenera, sapida e notevolmente più dolce rispetto alle altre specie note.
La maturazione avviene in due momenti, per due fioriture abbastanza vicine tra loro. Per i fichi nati in giugno,”fioroni”, più grandi, belli da vedere, ma meno saporiti, si arriva alla raccolta verso la prima metà di luglio, mentre la seconda, molto più abbondante, con prodotto più piccolo, più scuro di buccia, e molto più gustoso, inizia verso la metà agosto e dura fino a metà-fine settembre .
In occasione della manifestazione Cantine Aperte era presente presso l’azienda Rive col de Fer uno stand del Consorzio per la tutela e valorizzazione del figo moro di Caneva .
La coltivazione del fico nero, localmente chiamato” figo moro” è conosciuta nel comune di Caneva, già da tempi remoti come dimostrano le testimonianze ritrovate.Il particolare clima dell’area pedemontana collocata a ridosso tra le Prealpi e la pianura Veneto-Friulana e la diversita dei sali minerali del sottosuolo conferiscono ai frutti della zona quelle caratteristiche qualitative tali da renderlo famoso e ricercato.
E' un fico nero caratterizzato da forma molto allungato rispetto al comune e da polpa tenera, sapida e notevolmente più dolce rispetto alle altre specie note.
La maturazione avviene in due momenti, per due fioriture abbastanza vicine tra loro. Per i fichi nati in giugno,”fioroni”, più grandi, belli da vedere, ma meno saporiti, si arriva alla raccolta verso la prima metà di luglio, mentre la seconda, molto più abbondante, con prodotto più piccolo, più scuro di buccia, e molto più gustoso, inizia verso la metà agosto e dura fino a metà-fine settembre .
Per questa ricetta mi sono ispirata ad una antica ricetta locale.
Ingredienti per due persone:
- 140 gr. di spaghetti
- 2 fichi mori di Caneva
- 2 cucchiaini da caffè di sciroppo di sambuco
- 1 scalogno
- 1 spicchio d’aglio con un chiodo di garofano conficcato
- 120 gr. di salsiccia a pasta fine
- montasio stravecchio in scaglie
- una spruzzata di vino cabernet
- alloro, timo, rosmarino,erba cipollina
- olio extra vergine di oliva
- Sale e pepe bianco
Esecuzione: far imbiondire nella nostra casseruola con un filo d’olio lo scalogno tritato finemente e lo spicchio d’aglio intero con il chiodo di garofano conficcato, aggiungete poi la salsiccia( precedentemente spezzettata, rosolata in una padella antiaderente e sgocciolata dal grasso di cottura) una foglia di alloro e lo sciroppo di sambuco. Mescolare e cuocere a fuoco dolce, aggiungere una spruzzata di vino cabernet e i fichi sbucciati e tagliati a pezzettoni , sale e pepe , portare quindi a cottura. ( Togliere lo spicchio d'aglio e la foglia di alloro ) Cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolarli molto al dente, conservando una parte del liquido di cottura della pasta . Far saltare gli spaghetti nella nostra casseruola con il sugo assieme ad un abbondante trito composto da timo, rosmarino ed erba cipollina, e qualche cucchiaio di acquua di cottura.
Presentazione: porre al centro del piatto gli spaghetti, decorare con una foglia fresca di fico, opportunamente lavata e decorare intorno con delle scaglie di Montasio stravecchio.
Consiglio di abbinare questo piatto a del vino Cabernet delle Venezie.
Con questa ricetta partecipo a : Una ricetta per i corsi di cucina Maisazi .
Un contest proposto da scuola di cucina Maisazi in collaborazione con De Buyer,
l'azienda che produce queste splendide pentole in rame e acciaio:
un piatto molto interesante....bravissima..un bacio
RispondiEliminaEcco,questa è una delle tipiche ricette che non riuscirei mai a fare così bene,così bella da vedere e così tanto invitante come ci sei riuscita tu. In realtà trovo che ogni tuo primo sia sempre particolare e di quelli con l'etichetta "da provare il prima possibile"...questo per dirti... ma quando m'inviti a pranzo????????????
RispondiEliminaUn abbraccio
Ottima ricetta veramente. Magari non userò proprio quei fichi, però altri fichi si.
RispondiEliminainteressante la mostra su Hemingway. Vorrei proprio andarci. Buone vacanze.
Enrico
Any pasta dish is good for me, especially by you, Daniella. I love how you used a leaf to plate it. It's simple, but it's so elegant!
RispondiEliminaAppena letto il titolo ho pensato: non è possibile, non saranno fichi! E invece...Davvero originale l'abbinamento di ingredienti di questo primo, ma a naso sarei curiosissima di provarlo, mi sa di molto ma molto buono. Complimenti tesoro, un bacione e buon week end
RispondiEliminaL'anno scorso ho preparato una pasta coi fichi che mi ha soddisfatto tantissimo, quindi penso che la tua sarà strepitosa!!!
RispondiEliminaLo sai come si chiamano, invece, da noi i fichi tardivi? Ficazzane, e sono molto più buoni e dolci!
Baci
si resta sempre a bocca aperta davanti ai tuoi splendidi piatti,io non amo molto i fichi ma messi dentro a questo bel piatto so per certo che farei un piccolo assaggio sembra davvero buono!!Brava Daniela e bacioni
RispondiEliminaNoi ti ringraziamo per la partecipazione al nostro corso. La ricetta è veramente interessante e ci farà piacere provarla assieme alle altre.
RispondiEliminaBuon proseguimento.
ops... intendevo contest :)
RispondiEliminaUna raffinatezza... me la immagino gustata in uno di quei ristorantini con sedioline di legno sgangherate vicino al mare (non perchè non sia degna di altra più altisonante location, ma me la immagino così! :), guardando lontano e sorseggiando del fresco e fruttato bianco in un bicchiere appannato dalla condensa. Ma vedi un po' che viaggio mi hai fatto fare e nemmeno l'ho assaggiato!
RispondiEliminadavvero particolare questo piatto di pasta, complimenti!
RispondiEliminabaci e buon w.e.
Ringrazio:
RispondiElimina- alialexa2006
- Marifra79
- Enrico
- ju
- Federica
- Fantasie
- Scarlett
- fradelfra
- parentesi culinaria
- Betty
Cciao Daniela.
Muy curiosa y original la receta.
RispondiEliminaNunca se me hubiera ocurrido emplear el higo con los espaguetis y tienen que estar riquísimos.
Un beso.
Ti ringrazio Empar.
RispondiEliminaCiao Daniela.
Complimenti per questo primo piatto davvero originale! Buona domenica!
RispondiEliminache piatto ricco e originale con materie prime di gran classe... bravissimi!
RispondiEliminaRingrazio:
RispondiElimina- Nel cuore dei sapori
- dolci pensieri
ciao Daniela.
questa si che é una ricetta interessante! trovare gli ingredienti e rifare subito!
RispondiEliminaah ps. volevo avvisarti che il mio blog ha una nuova casa e un nuovo nome: http://loveateverybite.com/
RispondiEliminanon ho lo sciroppo di sambuco, vedrò di arrangiarmi senza, mi piace da matti questa ricetta! un bacione...
RispondiEliminaNon vedo l'ora di assaggiarlo! Questo piatto mi piace un sacco Daniela, ho un devole per questo tipo di abinamento. Complimenti, e per me hai vinto!!! Un abbraccio. Sil.
RispondiEliminaMa che bella ricetta, un'idea davvero originale :)
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