Sono nata e vivo in una terra di grandi vini, e questa è una delle ricette che mi sono state tramandate dalla mia famiglia, è una di quelle ricette che fanno riaffiorare in me i ricordi.
Questa ricetta veniva preparato nel periodo della vendemmia, un piatto robusto e saporito e di solito veniva abbinato a della polenta grigliata. Per questa ricetta, io ho usato, come da tradizione, dell’uva di Verduzzo Trevigiano, perché in questo momento non è completamente matura, e quindi il succo non è molto dolce.
Ingredienti per 4 persone :
- 900 gr. di costine di maiale
- 1 grappolo di uva verduzzo trevigiano
- 600 ml di brodo di verdure
- 1 cipolla bianca
- 2 spicchi d’aglio
- 2 chiodi di garofano
- 1 cucchiaino di semi di finocchio
- 5 grani di pepe nero
- 1 piccolo peperoncino fresco
- alloro, rosmarino,salvia, prezzemolo
- olio extra vergine di oliva
- sale e pepe
- aceto
- ½ limone
Esecuzione del piatto : lavare con acqua,aceto e limone le costine di maiale, poi porre sul fuoco un tegame con circa 2 litri di acqua ed inserirvi uno spicchio d’aglio con conficcato 2 chiodi di garofano, una foglia di alloro, un rametto di rosmarino,i semi di finocchio e il pepe nero in grani, quando l’acqua bolle inserire le costine e farle bollire per 10 minuti, poi toglierle e tenerle da parte. Nel frattempo prendere un’altro tegame, versare l’olio d’oliva, la cipolla, l’aglio, il peperoncino e il prezzemolo tritati, farli imbiondire e poi aggiungere le costine, sale e pepe, continuare la cottura a fuoco dolce per circa 35 minuti, aggiungere quando necessario del brodo di verdure.
A questo punto si prepara il succo’d’uva, questa operazione necessita di un passaverdura ed un contenitore per raccogliere il succo. Si procede quindi a diraspare il grappolo ( togliere gli acini dal raspo ) si schiacciano con le mani gli acini e poi si passano al passaverdura a fori grossi otterremo così il succo ( circa 150 ml. ) che verrà aggiunto alle costine. Questa operazione va effettuata all’ultimo momento perchè il succo tende ad ossidarsi. Continuare la cottura sempre a fuoco dolce per altri 25 minuti, il piatto è pronto.
Io ho abbinato a questo piatto del vino Verduzzo dorato trevigiano.
Il Verduzzo Trevigiano non è un vitigno autoctono della mia zona, essendo stato importato all’inizio del secolo XIX nella provincia di Treviso, e nella limitrofa provincia di Venezia.La vigoria vegetativa è buona, il grappolo è di media grandezza a forma cilindrico-piramidale. L’ acino è mediamente compatto e di forma ovale, mentre la buccia ha una caratteristica punteggiatura marrone; il succo, dal colore giallo-verdognolo, ha un piacevole gusto acidulo-dolce.
Un tempo questo vino non era molto apprezzato e veniva usato come vino da taglio, negli ultimi anni viene vinificato in purezza , dando vita ad un vino molto gradevole che merita molta più considerazione di quanta gliene sia stata fin qui concessa.
La caratteristica di questo vino è il suo colore giallo paglierino, e il suo profumo leggermente fruttato di pesca.
Questa ricetta veniva preparato nel periodo della vendemmia, un piatto robusto e saporito e di solito veniva abbinato a della polenta grigliata. Per questa ricetta, io ho usato, come da tradizione, dell’uva di Verduzzo Trevigiano, perché in questo momento non è completamente matura, e quindi il succo non è molto dolce.
Ingredienti per 4 persone :
- 900 gr. di costine di maiale
- 1 grappolo di uva verduzzo trevigiano
- 600 ml di brodo di verdure
- 1 cipolla bianca
- 2 spicchi d’aglio
- 2 chiodi di garofano
- 1 cucchiaino di semi di finocchio
- 5 grani di pepe nero
- 1 piccolo peperoncino fresco
- alloro, rosmarino,salvia, prezzemolo
- olio extra vergine di oliva
- sale e pepe
- aceto
- ½ limone
Esecuzione del piatto : lavare con acqua,aceto e limone le costine di maiale, poi porre sul fuoco un tegame con circa 2 litri di acqua ed inserirvi uno spicchio d’aglio con conficcato 2 chiodi di garofano, una foglia di alloro, un rametto di rosmarino,i semi di finocchio e il pepe nero in grani, quando l’acqua bolle inserire le costine e farle bollire per 10 minuti, poi toglierle e tenerle da parte. Nel frattempo prendere un’altro tegame, versare l’olio d’oliva, la cipolla, l’aglio, il peperoncino e il prezzemolo tritati, farli imbiondire e poi aggiungere le costine, sale e pepe, continuare la cottura a fuoco dolce per circa 35 minuti, aggiungere quando necessario del brodo di verdure.
A questo punto si prepara il succo’d’uva, questa operazione necessita di un passaverdura ed un contenitore per raccogliere il succo. Si procede quindi a diraspare il grappolo ( togliere gli acini dal raspo ) si schiacciano con le mani gli acini e poi si passano al passaverdura a fori grossi otterremo così il succo ( circa 150 ml. ) che verrà aggiunto alle costine. Questa operazione va effettuata all’ultimo momento perchè il succo tende ad ossidarsi. Continuare la cottura sempre a fuoco dolce per altri 25 minuti, il piatto è pronto.
Io ho abbinato a questo piatto del vino Verduzzo dorato trevigiano.
Il Verduzzo Trevigiano non è un vitigno autoctono della mia zona, essendo stato importato all’inizio del secolo XIX nella provincia di Treviso, e nella limitrofa provincia di Venezia.La vigoria vegetativa è buona, il grappolo è di media grandezza a forma cilindrico-piramidale. L’ acino è mediamente compatto e di forma ovale, mentre la buccia ha una caratteristica punteggiatura marrone; il succo, dal colore giallo-verdognolo, ha un piacevole gusto acidulo-dolce.
Un tempo questo vino non era molto apprezzato e veniva usato come vino da taglio, negli ultimi anni viene vinificato in purezza , dando vita ad un vino molto gradevole che merita molta più considerazione di quanta gliene sia stata fin qui concessa.
La caratteristica di questo vino è il suo colore giallo paglierino, e il suo profumo leggermente fruttato di pesca.
Ma che bellezza queta ricetta!!! Un recupero di tradizione impeccabile. E poi si sente il profumo fino a qui, brava come sempre.
RispondiEliminaBaci Alessandra
Eccomi tornata!!!....passo per un saluto!!!!!
RispondiEliminaBuon lunedì!
Grandiosa Daniela!!!! Avevi l'asso nella manica..e che asso!Bravissima.
RispondiEliminaRingrazio:
RispondiElimina- Alessandra
- Marifra79
- Solidea
Vi ringrazio ragazze e vi auguro buon lunedì.
Ciao Daniela.
Grilled polenta! Ah, that is a stroke of genius! The ribs look perfectly done. I love recipes that have been passed down from one generation to the next. Brava, Daniela!
RispondiEliminaPS: I never liked eggplant as a child and never touched it for years, until I was 26 years old! I still remember that day ... my Italian language teacher, Edda, invited all of us to her home and cooked us Melanzane alla Parmigiana. I fell in love with it instantly! :) Now I LOVE eggplant!
Un vero piatto della tradizione, che voi sapete impreziosire con le bellissime spiegazioni sul vino e l'uva (ed il verduzzo merita davvero uno spazio suo).
RispondiEliminaMi fa piacere scoprire un modo diverso di cucinare questo taglio povero del maiale, che io ho sempre e solo mangiato alla griglia.
Alberto
un secondo piatto di notevoli sapori e sentori bello l'accostamento tra piacere e sapere Bravissima Daniela a presto
RispondiEliminaDaniela!
RispondiEliminaMesmo sem conhecer, remeti-me às suas terras e imaginei o aroma das uvas.Que maravilha!
Fiquei mesmo com vontade de provar estes sabores italianos, repletos de tradições!
Parabéns e obrigada por dividi-la conosco!
Beijinhos e ótima semana!
Ringrazio :
RispondiElimina- The Little
- Albertone
- Scarlett
- Tania Saj
vi ringrazio dei commenti, io sono felice di aver condiviso con voi questa ricetta che fa parte della mia famiglia.
Ciao Daniela.
davvero particolari qesti costine, mai provata l'uva per preaparazioni diverse dal dolce... ottimo spunto questo!
RispondiEliminabuona settimana.
Grazie Betty.
RispondiEliminaBuona settimana Daniela.
ciao!! veramente una bella ricetta...sono di padova e non la conoscevo! non si finisce mai d'imparare!!
RispondiEliminaciao e buona settimana!
Bonjour Daniela, les recettes de famille sont toujours les meilleures
RispondiEliminaJe garde de coté ce plat succulent ma chère amie
Ciao
Ginette xx
Ringrazio:
RispondiElimina- Federica
- Ginette
Ciao Daniela.
Mmm!! J'ai soudainement faim hihi:)
RispondiEliminaBon jeudi ma belle;) xxx
Grazie Lexibule.
RispondiEliminaciao Daniela.
Un'idea da provare :))
RispondiEliminaGrazie della visita e del gradito commento.
RispondiEliminaCiao Daniela.
Carissima Daniela, una grande ricetta della tradizione e siccome anche il verduzzo friulano non fa schifo...;-) te la copio. Grazie. Baci...
RispondiEliminaSolema fai pure anzi ne sono onorata, io ho usato l'uva di verduzzo trevigiano come da tradizione perchè l'uva in quel momento non era completamente matura e quindi il succo non molto dolce, il verduzzo friulano va benissimo, puoi usare anche dell'altra uva bianca da vino l'importante è quest'uva sia poco matura e non troppo aromatica.
RispondiEliminaBuon week-end Daniela.
Cara Dany mi ero persa questa ennesima prelibatezza , mi piace molto l'abbinamento della carne con la frutta, per non parlare del profumo delle varie spezie, che dirti ...se non complimenti? Buon fine settimana baci Manu.
RispondiEliminaTi ringrazio Manuela.
RispondiEliminaBuon week-end Daniela.
Grazie per la dritta!!se non passavo di qua, avrei usato un grappolo d'uva maturo!!
RispondiEliminaGrazie di nuovo e buon fine settimana. Salutami Diocleziano.
Ciao Solema, un salutone da parte mia e da parte di Diocleziano.
RispondiEliminaOttimo piatto, gli ingredienti usati sono una garanzia. Buona domenica.
RispondiEliminaTi ringrazio Stefano.
RispondiEliminaBuona domenica.
bellissimo abbinamento, adoro il verduzzo sposato con questo tipo di carni, un abbraccio
RispondiEliminami piacciono tanto i piatti della tradizione!
RispondiEliminabella ricetta... vicina nei sapori al mio maiale al mosto ... la proverò di certo ^^ bravissima!!!
RispondiEliminawawww che piatto sfiiziosooo!
RispondiEliminaw la tradizione, complimenti
RispondiEliminaChe buoneeeeeeeeeeeeeeeeeee,da provare.....
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