Daniela, Diocleziano & Family

Cucina, fotografia, musica, recensioni, magazine

domenica 17 aprile 2011

Emozioni





Emozioni cromatiche. Emozioni semplici, immediate, di facile lettura.Fanno parte del nostro bagaglio inconscio, della nostra cultura più intima, dei ricordi perduti che riaffiorano sollecitati da un’immagine, spesso semplice e colorata.La semplicità sia come composizione, come quantità esigua di elementi, come accostamenti cromatici, aiuta in ciascuno di noi a sollecitare l’emozione latente che custodiamo nel più lontano angolino della nostra mente o, se preferite, del nostro cuore.Non c’è bisogno di fare una foto capolavoro per fare tutto ciò e, per questo, è ancora tutto più bello. Sorprendersi di fronte ad uno scatto pulito, ben costruito, dalle cromie interessanti e piacevoli, potervi leggere i nostri stessi ricordi, o anche la proiezione dei nostri sogni, delle nostre aspirazioni, di un semplice desiderio… Questo per me è il fascino della fotografia.La foto di oggi l’ho scelta proprio per dimostrare questo concetto. Non occorre fare foto “difficili”, “complicate”, tecnicamente da premio National Geographic, per intenderci, spesso basta una bella intuizione, il saper cogliere con semplicità e buona tecnica quello che abbiamo di fronte.Nelle bellissima immagine di Diocleziano Galella c’è racchiusa una emozione, una semplice emozione, facilmente condivisibile, facilmente leggibile da tutti noi.La parte geometrica in primo piano sembra, anche per colpa della sua colorazione opposta alla sfondo, ingabbiare un sogno, un desiderio…Tenerlo lontano, renderlo irraggiungibile, anche se con la sua forma arrotondata, si presenta come un ostacolo non cattivo, violento, ma come una situazione momentanea e non del tutto negativa, almeno apparentemente. Lo sfondo, infatti, così sfocato è facilmente assimilabile come iconografia classica di un’immagine irreale, di una rappresentazione onirica e con i suoi colori si pone in netta contrapposizione alla ringhiera di primo piano, che invece è ben nitida e leggibile in ogni particolare, quindi risulta essere la presenza forte e reale nel fotogramma.L’occhio attento si godrà, subito dopo aver indugiato sulle volute metalliche della pseudo-prigione, il bel paesaggio di Santorini che s’intuisce dietro allo sbarramento. Bella la divisione in terzi che dal bianco delle case in basso, sale verso il blu del mare che sfumando all’orizzonte si confonde con il celeste del cielo che,a sua volta, sfumando pian piano in alto riacquista la classica tonalità azzurra intensa delle splendide giornate assolate.In tutto questo c’è anche un risvolto psicologico. Alcuni leggeranno questa foto come una preclusione da parte di ostacoli (morali o economici) alla realizzazione di propri sogni e quindi valuteranno lo scatto negativamente; altri che si lasceranno condurre dalla speranza vedranno in questo scatto l’emozione del superamento degli ostacoli per raggiungere un proprio obiettivo e dopo aver ben valutato i rischi (avete notato la tela del ragno, al centro della struttura?) si lanceranno alla conquista del loro personale sogno, valutando quindi positivamente lo scatto.Quando una foto suscita così tanti pensieri e riflessioni, per me è una foto riuscita, una foto che dà qualcosa a chi la osserva. Peccato che a suo tempo questa foto del nostro Diocleziano, abbia incontrato poco interesse (18 visite e solo due commenti), ma si sa, la rete ha strani meccanismi… Alberto Gianfranco Baccelli(bagdesign)




Foto di Diocleziano recensita da Alberto Gianfranco Baccelli sul sito fotografico Micromosso.
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sabato 9 aprile 2011

Quaglie glassate agli agrumi.




Ingredienti per 4 persone: - 4 quaglie - 3 cucchiai di Fiordifrutta agli agrumi - 2 fette di pancetta fresca - 1 cucchiaino di zenzero fresco - 1 spicchio d’aglio - 1 scalogno - 2 rametti di rosmarino con i suoi fiori - 4 rametti di timo - 1 foglia di alloro - 200 ml. di vino bianco secco - ½ arancia bio - 1/4 di limone bio - carote - radicchio precoce di Treviso - aceto di vino bianco q.b. - sale - pepe nero Ariosto - 2 cucchiaini da caffè pepe verde in grani - olio extra vergine di oliva.

Procedimento: lavare con cura sotto l’acqua corrente le quaglie, poi asciugarle, anche all’interno, con della carta cucina. Salare e pepare le quaglie nella parte interna ed esterna . Togliere una parte della buccia all’arancia, e ricavarne 4 fettine a cui togliere tutta la parte bianca. Tagliare in 4 parti una fettina di pancetta fresca. Preparare 4 piccoli involtini , e li realizziamo con un rametto di rosmarino, una scorza di arancia , li avvolgiamo intorno la pancetta, quindi ne inseriamo uno all’interno di ogni quaglia. Legare con dello spago da cucina le coscette delle quaglie.

Porre sul fuoco un tegame con olio extravergine di oliva, lo scalogno e la fetta di pancetta tritata finemente ; appena l’olio è caldo inserire le quaglie, lo zenzero, la foglia di alloro, 1 rametto di timo e sfumare con 130 ml. di vino bianco. Far cuocere per 12 minuti circa, a fuoco dolce, lasciando insaporire la carne da entrambe le parti. Inserire quindi il tegame nel forno caldo a 220°, per 15 minuti circa, o fino quando notate che le quaglie sono ben rosolate. Nel frattempo prepariamo la glassa: in un pentolino inserire 2 cucchiai di fondo di cottura, il succo dell’arancia e di ¼ di limone , tre cucchiai di Fiordifrutta agli agrumi, due rametti di timo e il pepe verde, porre quindi il pentolino sul fuoco e far scogliere il tutto a fuoco molto dolce, sino ad ottenere una consistenza fluida. Versare con un cucchiaio la glassa sulle quaglie ed inserirle nel forno caldo a 200° per 7 minuti circa , oppure regolatevi voi in base alla laccatura desiderata.


Decorate il piatto con delle carote grattugiate a tagliatella e dei fiori di rosmarino.


Consiglio inoltre di abbinare, come contorno del radicchio e delle carote tritate, condite con sale, pepe, olio e aceto di vino bianco .


N.B : la quantita degli ingredienti impiegati per la glassa varia in base al peso delle quaglie ; le mie erano di medie dimensione pesavano nel totale 790 gr.


Vino consigliato : Pinot Sauvignon del Veneto Orientale.



Con questa ricetta partecipo a : "Marmellata che passione" il constest di Mariacristina in collaborazione con la Rigoni di Asiago.

Vi consiglio di visitare il sito : http://www.parentesirosa.it/ in questo post si parla anche di me.

Buona domenica a tutti.
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martedì 5 aprile 2011

Eataly - Pasta trend



Sabato scorso mi sono recata a Bologna: prima tappa Eataly. Io infatti ero uno dei 20 finalisti selezionati dalla De Agostini assieme ad E3 per il contest verrine in rete, organizzato in collaborazione con le bloggers Sandra Salerno, Adelaide Mellers e Claudia Castaldi. Questa e la mia ricetta selezionata : Biscotti, mousse al pistacchio e fragole. Selezionata per l’interpretazione e per la foto.


Il pranzo si è svolto in una bellissima location ed ho avuto l’occasione di conoscere bloggers che conoscevo solo via web.


Il piatto che ho maggiormente apprezzato: paccheri con ragù di maiale tritato al coltello.


Purtroppo non ho terminato il pranzo, e per questo mi scuso nuovamente con tutti i presenti, dovevo correre alla seconda tappa. Un ringraziamento particolare a Maurizio Mazzanti e Veronica Rota.

Ero attesa al Pasta Trend presso lo Stend della Molini Pivetti, per ritirare un graditissimo premio, ricevuto per aver vinto, assieme ad altre cinque bloggers, il contest: Impastare .it


Sul grande video dello stand scorrevano le immagini delle ricette vincenti, pensate che emozione quando ho visto scorrere la mia.


La premiazione :

La foto di gruppo delle vincitrici:


Ecco a voi il resoconto di una bellissima giornata. Qui potete trovare il video della premiazione.
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mercoledì 30 marzo 2011

Carrè di agnello ai sapori lucani.




Ingredienti: - 1 carrè di agnello da 1 Kg. - 2 fette grandi di pane di Matera - 3 spicchi d’aglio - 1 cipollotto - 1 costa di sedano - 2 rametti di timo - 3 chiodi di garofano - 300 ml. di vino rosso - 1 fetta di pancetta tesa di suino - 2 zucchine piccole - 150 gr. di fagioli sarconi lessati - 20 gr. di peperoni cruschi fritti - 3 patate medie - polvere di peperone dolce - sale - rosmarino - alloro - prezzemolo - aceto balsamico - olio extra vergine di oliva bio dei Sassi 



Procedimento: inserire in una terrina 1 litro di acqua, con ½ cipollotto, il sedano, l’aglio, l’alloro, il timo mondati, unite i chiodi di garofano , versate il vino rosso, mescolate il tutto ed inserite il carrè di agnello. Coprite la terrina con un film trasparente e lasciate marinare in frigo per 12 ore.

Fate soffriggere in una casseruola con olio extra vergine di oliva il metà cipollotto , lo spicchio d’aglio, e la pancetta tritata, adagiatavi la carne che avrete precedentemente sgocciolato dalla marinata, unite l’alloro, il timo. Il rosmarino e la polvere di peperone dolce. Rosolate la carne a fuoco vivo da ambo i lati e dopo una decina di minuti aggiungete il sale ed infornate il tutto a 200° per 15 minuti, poi togliete dal forno, coprire con un foglio di carta di alluminio e lasciate riposare per una decina di minuti.

Nel frattempo lessate le patate , poi passatele al setaccio, assieme alla metà dei peperoni cruschi fritti. Mettere sul fuoco un pentolino con un filo di olio extra vergine d’oliva, versare la purea ottenuta ed aggiungete la rimanente parte di peperoni cruschi tritata a piccoli cubetti, aggiungere uno spicchio d’aglio e il sale e qualche cucchiaio di acqua di cottura delle patate. Avrete così ottenuto un purè davvero saporito, ottimo da abbinare agli arrosti.

Cuocete a vapore le zucchine, e poi affettarle sottilmente con una mandolina.

Friggete i peperoni in abbondante olio extra vergine di oliva.

Condite i fagioli sarconi lessati con olio extra vergine di oliva, qualche fettina di cipollotto, prezzemolo ed un pizzico di polvere di peperone dolce.

A questo punto dividete il carrè in pezzi di due bracioline, rimettete sul fuoco il tegame e fate insaporire da ambo i lati la carne, per pochi minuti. Con l’aiuto di un coppa pasta create 4 dischi di pane di Matera, appiatiteli leggermente con un mattarello, e poi tostateli da ambo i lati in una padella antiaderente. Bisogna cercar di far coincidere il tempo di cottura dei vari ingredienti che compongono il piatto, per esaltare l’insieme dei sapori.

Assemblaggio del piatto: porre sul piatto in disco di pane di Matera, poi fare uno strato di purè con i peperoni cruschi, sopra una girandola di fettine sottili di zucchine e al centro i fagioli sarconi, condite con un filo d’olio extra vergine di oliva. Adagiate sul piatto la braciola di agnello e qualche goccia di aceto balsamico.

Vino consigliato :Terra dei fuochi 2008

Con questa ricetta partecipo al contest: Il sud nel piatto del blog Sapore dei Sassi.
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mercoledì 23 marzo 2011

Ravioli al radicchio con riduzione al vino raboso





- 300 gr. di farina Pivetti amor di farina
- 3 uova bio
- olio extra vergine di oliva
- un pizzico di cannella
- 300 gr. di radicchio di Treviso
- 3 cucchiai di ricotta
- 2 cucchiaini di mascarpone
- 40 gr. di parmigiano reggiano
- 40 gr. di pecorino
- 2 fettine di pancetta fresca Salumificio La Rocca
- 1 foglia di alloro
- 1 spicchio d’aglio
- ¼ di arancia bio
- 1 cucchiaio di nocciole tritate
- 100 gr. di burro
- 500 ml. di vino raboso
- 1 cucchiaio di miele
- 1 scalogno
- 1 chiodo di garofano
- 1 rametto di rosmarino
- erba cipollina
- alcune foglie di radicchio
- alcune foglie di spinacino fresco
- sale
- pepe
Procedimento: lavate accuratamente il radicchio e tagliatelo a pezzetti piccoli. Fate rosolare in una padella con poco olio extra vergine di oliva lo spicchio d’aglio intero e la foglia di alloro, aggiungete la pancetta fresca tritata, e dopo alcuni minuti il radicchio. Trifolate il tutto a fuoco vivo, in modo da far evaporare tutta l’acqua. Spegnete il fuoco e condite con sale e pepe.

Trasferite il radicchio in una terrina, aggiungete la ricotta, il mascarpone, la scorza grattugiata di ¼ di un’arancia, e per ultimo il parmigiano e il pecorino, amalgamate il tutto ed aggiungete un pizzico di pepe. L’impasto ottenuto dovrà essere omogeneo ed abbastanza asciutto.


Preparate la pasta: setacciate con cura la farina sulla spianatoia, formate la fontana, quindi inserite al centro gli altri ingredienti. ( la farina, le uova, 1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva, ½ cucchiaino di sale e un pizzico di cannella. ) Incorporate tutti gli ingredienti, quindi lavorate l’impasto avendo cura di cospargere di tanto in tanto la spianatoia con un poco di farina. Date quindi all’impasto la classica forma di una palla, e lasciatelo riposare coperto per 15 minuti circa prima di stenderlo.


Tirate la pasta alla misura desiderata. Per i ravioli la pasta non deve essere troppo sottile, in quanto deve contenere un ripieno corposo, personalmente io mi fermo alla tacca n° 3 della ghiera di regolazione della macchina pasta. Stendete quindi 2 sfoglie di pasta, poi distribuite su una di esse il ripieno a mucchietti, equamente distanziati tra loro. Coprite con l’altra sfoglia, premendo tutto intorno al ripieno , tagliare i ravioli con un tagliapasta a lama ondulata .



Fate asciugare i ravioli almeno una decina di minuti prima i cuocerli.

Per la riduzione al vino raboso : inserite in un tegamino antiaderente dai bordi alti il vino raboso, assieme al miele , al rosmarino , allo scalogno con il chiodo di garofano conficcato , appena prende il bollore contate 5 minuti, poi spegnete il fuoco e filtrate il tutto, elimando le erbe e gli dori. Rimettete sul fuoco e fate cuocere a fuoco molto dolce, mescolando spesso, sino a quando il liquido si sarà ridotto di oltre la metà , ottenendo così una consistenza sciropposa. Spegnete il fuoco, e tenete da parte la salsa al caldo.

In una padella a fuoco dolce fate sciogliere il burro, aggiungete le nocciole tritate spegnete il fuoco e lasciate insaporire per alcuni minuti

Lessati i ravioli in abbondante acqua salata, scolateli e trasferiteli nella padella del condimento, facendoli saltare per qualche minuto.

Serviteli subito accompagnati da alcune gocce di riduzione al vino raboso e con alcune foglie di radicchio e spinacino; prodotti di questa stagione, facilmente reperibili.

Vino consigliato: Raboso del Piave.














Con questa ricetta partecipo a : Un anno Ammodomio

Con questa ricetta partecipo al contest: Finalmente è primavera del blog Zampette in pasta.

Con questa ricetta partecipo al contest Ravioli aboutfood
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