Ingredienti :
- Kg. 1,200 di mele cotogne
- 200 ml. di mosto di uva moscato bianco tardivo
- ½ limone
- 400 gr. di zucchero
Esecuzione : lavare le mele cotogne con cura, poi asciugarle con un panno pulito e asciutto, la buccia di questo frutto è molto porosa, e con questo procedimento siamo certi che siano perfettamente pulite.
Mediante l’apposito utensile togliere il torsolo centrale delle mele, poi farle a tocchetti, a questo punto porre sul fuoco un tegame con circa 700 ml. di acqua acidulata con una leggera spruzzatina di limone, versare nel tegame le mele e farle cuocere per circa 20 minuti .
Scolare le mele , macinarle con il passaverdure a fori piccoli, la purea ottenuta verrà versata in un altro tegame con il mosto di uva moscato e lo zucchero. Porre sul fuoco il tegame per altri 15 minuti a fuoco medio, invasare, chiudere bene e poi capovolgere, la marmellata è pronta, ottima con il pane per la prima colazione, oppure impiegata per realizzare dolci.
La mela cotogna ha una polpa molto dura e contiene alcune sostanze che la rendono talmente aspra al palato che non può essere consumata cruda, ma solamente dopo cottura.
Nell'antichità, dal terzo secolo avanti Cristo per un lungo periodo, le mele cotogne furono utilizzate soprattutto per combattere la dissenteria ed erano considerate antidoto contro alcuni veleni. Dopo il 1600, in Europa, si cominciò ad usare la mela cotogna soprattutto nell'industria dolciaria per la preparazione di marmellate, e successivamente anche di mostarde. Le mele cotogne vengono utilizzate anche per profumare biancheria ed ambienti. Nella mia zona tutte le famiglie di agricoltori possiedono alcune piante di questo frutto, oltre agli impieghi che vi ho appena descritto, le mele cotogne vengono utilizzate per la pulizia di tini e botti in legno.
Su un grande paiolo viene messa bollire acqua con delle mele cotogne tagliate a pezzi, e con questo decotto viene eseguito l’ultimo lavaggio a tini e botti, che resteranno pulite e profumate pronte ad essere utilizzate per l’anno venturo, senza l’utilizzo di additivi chimici.
Con questa ricetta partecipo alla raccolta delle conserve di succulento e light
Con questa ricetta partecipo alla raccolta : con le dita nel barattolo di Martina in collaborazione con Giallo Zafferano .