In occasione della manifestazione Cantine Aperte era presente presso l’azienda Rive col de Fer uno stand del Consorzio per la tutela e valorizzazione del figo moro di Caneva .
La coltivazione del fico nero, localmente chiamato” figo moro” è conosciuta nel comune di Caneva, già da tempi remoti come dimostrano le testimonianze ritrovate.Il particolare clima dell’area pedemontana collocata a ridosso tra le Prealpi e la pianura Veneto-Friulana e la diversita dei sali minerali del sottosuolo conferiscono ai frutti della zona quelle caratteristiche qualitative tali da renderlo famoso e ricercato.
E' un fico nero caratterizzato da forma molto allungato rispetto al comune e da polpa tenera, sapida e notevolmente più dolce rispetto alle altre specie note.
La maturazione avviene in due momenti, per due fioriture abbastanza vicine tra loro. Per i fichi nati in giugno,”fioroni”, più grandi, belli da vedere, ma meno saporiti, si arriva alla raccolta verso la prima metà di luglio, mentre la seconda, molto più abbondante, con prodotto più piccolo, più scuro di buccia, e molto più gustoso, inizia verso la metà agosto e dura fino a metà-fine settembre .
Per questa ricetta mi sono ispirata ad una antica ricetta locale.
Ingredienti per due persone:
- 140 gr. di spaghetti
- 2 fichi mori di Caneva
- 2 cucchiaini da caffè di sciroppo di sambuco
- 1 scalogno
- 1 spicchio d’aglio con un chiodo di garofano conficcato
- 120 gr. di salsiccia a pasta fine
- montasio stravecchio in scaglie
- una spruzzata di vino cabernet
- alloro, timo, rosmarino,erba cipollina
- olio extra vergine di oliva
- Sale e pepe bianco
Esecuzione: far imbiondire nella nostra casseruola con un filo d’olio lo scalogno tritato finemente e lo spicchio d’aglio intero con il chiodo di garofano conficcato, aggiungete poi la salsiccia( precedentemente spezzettata, rosolata in una padella antiaderente e sgocciolata dal grasso di cottura) una foglia di alloro e lo sciroppo di sambuco. Mescolare e cuocere a fuoco dolce, aggiungere una spruzzata di vino cabernet e i fichi sbucciati e tagliati a pezzettoni , sale e pepe , portare quindi a cottura. ( Togliere lo spicchio d'aglio e la foglia di alloro ) Cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolarli molto al dente, conservando una parte del liquido di cottura della pasta . Far saltare gli spaghetti nella nostra casseruola con il sugo assieme ad un abbondante trito composto da timo, rosmarino ed erba cipollina, e qualche cucchiaio di acquua di cottura.
Presentazione: porre al centro del piatto gli spaghetti, decorare con una foglia fresca di fico, opportunamente lavata e decorare intorno con delle scaglie di Montasio stravecchio.
Consiglio di abbinare questo piatto a del vino Cabernet delle Venezie.
Con questa ricetta partecipo a : Una ricetta per i corsi di cucina Maisazi .
Un contest proposto da scuola di cucina Maisazi in collaborazione con De Buyer,
l'azienda che produce queste splendide pentole in rame e acciaio: