domenica 23 febbraio 2020

Gnocchi con peta di bufalo e radicchio di campo




Ingredienti per 4 persone :

Per gli gnocchi
800 g. di patate bianche
250 g. di farina 00
2 uova bio
una spruzzata di grappa
un pizzico di cannella

Per il condimento
1 vasetto di radicchio di campo sott'olio Azienda Agricola Cesare Bertoia 
7 fettine di peta di bufalo
 3 cucchiai di formaggio montasio stravecchio grattugiato
1 noce di burro
sale e pepe q.b.

Nel blog vi ho già parlato della pitina e delle sue origini vedi qui :



Oggi vi presento la peta di bufalo , un salume che per anologie assomiglia molto alla pitina  : in questo caso non è realizzata con carne di selvaggina o pecora , ma bensì con carne di bufala ed è prodotta a Castel di Aviano – Pordenone .

Procedimento : lessate le patate in acqua bollente con un pizzico di sale, ultimata la cottura scolatele, sbucciatele e passatele al passaverdura a maglie fitte. Unite all’impasto la farina, le uova , un pizzico di cannella , un goccio di grappa e un pizzico di sale . Lavorate l’impasto con le mani e formate la classica palla, poi staccatene un pezzetto , che arrotolerete con le mani formando un cilindro. Con un coltello tagliatelo in pezzi, poi passateli sul rigagnocchi.
Sgocciolate il radicchio di campo dall'olio di governo poi tritatelo al coltello . 

 Tagliate le fettine di peta a quadratini .

In una padella a fuoco dolce fate sciogliere una noce di burro, aggiungete la peta di bufalo e lasciate ben insaporire , poi spegnete il fuoco aggiungete il radicchio di campo tritato, mescolate e tenete da parte .
Versate gli gnocchi in una pentola con acqua bollente leggermente salata, quando vengono a galla raccoglieteli con un mestolo forato. Rimettete la padella con la peta e il radicchio di campo sul fuoco , fate saltare vlocemente gli gnocchi aggiungendo 2 cucchiai di acqua di cottura . Servite gli gnocchi con una spolverata di formaggio montasio stravecchio grattugiato.

A questo piatto un vino


Rôl della linea " I Ferretti "  di  Tenuta Luisa 






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giovedì 20 febbraio 2020

" Cucinare 2020 " la seconda giornata




La seconda giornata a Cucinare 2020 è iniziata con lo show cooking: colazione con il maggiordomo delle api . Paolo Marini titolare della Fattoria biologica Rurale Canais di Magnano in Riviera dopo averci  fatto assaggiare il suo miele ,ci ha parlato del suo progetto “Adotta un alveare” : questi sono tempi difficili  e le api sono molto  preziose per la nostra salute e bisogna fare il tutto il possibile per salvaguardarle. 
Paolo Marini ci ha presentato i suoi mieli “diversi” , perché provenienti da aree diverse del Friuli Venezia Giulia ed ogni area ha i suoi profumi, sapori e caratteristiche . 
L’evento è stato curato da TOP – Taste of Passion e presentato da Mariella Trimboli e Gianna Buongiorno.
Con il pregiato miele di Ailanto dell'azienda Canais


e insieme al cuoco Luca Bidinost abbiamo assistito alla preparazione di una colazione ideale per grandi e piccini accompagnata dal succo di mela dell’ Azienda Agricola Luca Del Zotto di Cordenons, presente come stand alla fiera.
Luca Bidinost ci ha parlato dell 'importanza di non sprecare il cibo ed ha preparato per il pubblico una pasta frolla alle mandorle , farcita con una crema pasticcera di topinambur realizzata con del topinambur grattugiato ( anche la buccia ) fatto cuocere con poca acqua e miele e poi frullato. La colazione è stata realizzata senza l'aggiunta di zucchero e sale e una volta cotta la crostata , viene accompagnata appunto con del miele di ailanto.
L'ailanto chiamato anche “ Albero del paradiso” è una pianta di origine esotica molto alta che si è ben adattata nei terreni a clima temperato  . Il miele di ailanto ( che non è facile da reperire ) si presenta liquido , ha un sapore fruttato di latte di fico,di  uva moscata, e con un retrogusto di thè alla pesca .

Alle 11.00 l’arena Eni gas e luce ha ospitato lo chef Ivan Bombieri, (1 stella Michelin), chef de “La Taverna di Colloredo di Monte Albano” , vincitore lo scorso anno del premio come migliore giovane chef del Triveneto,


che ci ha presentato i suoi “ Agnolotti neri ripieni di polenta bianca e boretto alla gresana .
Lo chef ha rivisitato un piatto tipico friulano “il boreto” di Grado è cioè una zuppa che si preparavano i pescatori con tutto il pesce invenduto e generalmente il più povero. Gli agnolotti sono realizzati con una pasta al nero di seppia e farciti con una polenta bianca concia . Il boreto è la salsa che fa da base e condimento al questo piatto . La salsa viene realizzata con un procedimento molto lungo: vengono utilizzati i vari pesci utilizzati per l'antica ricetta , sarde , sardine , scorfani ecc.  che poi vengono sfilettati . Viene quindi realizzato un fumetto con gli scarti e con una base di cipolla bianca e finocchio tritati grossolanamente rosolati , fatti cuocere con acqua e poi il tutto viene fatto ridurre sino alla metà a poi filtrato . In un altra padella con abbondante olio si aggiungono alcune acciughe sott'olio e alcuni spicchi di aglio interi e si fanno   sciogliere le acciughe , di seguito vengono aggiunti i filetti di pesce e si fanno ben rosolare , si aggiunge del pepe nero e si fa sfumare con dell'aceto di mele . A questo preparato viene aggiunto il fumetto di pesce , che poi viene frullato, passato al setaccio e ulteriormente ridotto sino ad ottenere una morbida crema che è preticamente un concentrato del boreto alla graesana . Terminano il piatto le uova di trota di San Daniele.


Complimenti allo chef Ivan Bombieri che con la grande tecnica ,conoscenza dei prodotti e delle tradizioni del nostri territorio ha realizzato un piatto di altissimo livello . Buonissimi i ravioli farciti con polenta bianca concia , molto saporita la salsa del condimento . 

A questo piatto è stato un Friulano del 2013 delle Tenute Tomasella , un blend di tocai vinifiato in acciato e una piccola parte di pasito .


Al termine  è stato offerto il dessert in collaborazione con il Biscottopordenone, il quale ha proposto al pubblico il loro tipico biscotto, una delle 18 eccellenze del FVG della Gelateria Montereale di Pordenone accompagnato da una spuma al sifone.


Mi è piaciuto moltissimo il contrasto tra il salato del biscotto Pordenone e questa particolare spuma relizzata con una base di crema inglese e addizionata con dell'amaro alla scorzette d'arancia .

Alle 12,30 è seguito lo show cooking  "dalla terra al piatto senza spreco : la cucina circolare di Luca bidinost" . Cuoco sensibile agli ingredienti del nostro territorio, alla tradizione e alla cucina di grande qualità, attento allo spreco e sempre coerente con il concetto di cucina “circolare”, ha preparato una ricetta dedicata alle verdure di stagione. 
Evento curato da Foodetica e presentato Gianna Buongiorno. 


Il piatto proposto  è stato realizzato con prodotti stagionali (brodo di pino, carota viola, sedano rapa, broccoli, tarassaco). Alcune verdure sono state cotte in infusione , il tarassaco prima è stato sbianchito  e poi reso croccante nel forno ;  alcune verdure sono state servite affettate crude . Davvero particolare il brodo di aghi di pino mugo che con una nota leggermente dolce contrasta l'amaro del tarassaco e si abbina a perfezione con gli altri ingredienti .  In questa ricetta degli ingredienti tutto è stato utlizzato , anche le bucce .

Questo piatto  è stato accompagnato dal vino Vitovska del 2016 della Cantina Cotova Klet del Carso Sloveno.


L' ultimo show cooking a cui abbiamo partecipato è stato : Natale Giunta interpreta il territorio e la ricerca con polpo , ceci , capperi e il suo caviale. Evento presentato da Francesca Orlando .


Chef  Natale Giunta, imprenditore, volto amato del programma televisivo “La Prova del Cuoco” su Rai1 e ambasciatore della cucina italiana nel mondo, racconta attraverso i suoi piatti il concetto di tradizione   legata all'innovazione e alla tecnica. Un piatto  realizzato con il polpo re del mar Mediterraneo e con la crema di ceci il cui sapore rimanda alle panelle delizioso street food palermitano. Il polpo è stato prima cotto e poi arrostito . E poi ci sono i capperi altro prodotto tipico sicialiano , qui presenti in versione sferica .   E per terminare il piatto le chips di riso e ceci con  dei fiori eduli di fiordaliso.


Le chips di riso e ceci sono state realizzate con del riso molto cotto poi frullato assieme a delle farina di ceci , il tutto steso su pirofila da forno e fato cuocere nelle forno , poi  questa sfoglia viene spezzettato e fatta rinvenire in olio extra vergine di oliva .

In abbinamento a questo piatto una Malvasia del 2017 della cantina Vina Gustin.



Alcune delle aziende presenti in fiera che mi hanno particolarmente colpito per la validità ei loro prodotti .

https://www.aziendaagricolabertoia.it/

https://www.borgoveritas.com/

http://baronedibolaro.com/

Moltissimi gli eventi e gli show cooking di Cucinare 2020 , peccato non aver potuto partecipare a tutti . Vi aspetto per la prossima edizione .




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martedì 18 febbraio 2020

" Cucinare 2020" il grande inizio



Sabato scorso 15 febbraio 2020 nei padiglioni della Fiera di Pordenone è stata inaugurata l’ottava edizione di Cucinare 2020”,  l’evento di riferimento per gli appassionati di cucina e i professionisti della ristorazione .La cerimonia di inaugurazione si è svolta,nell’arena dedicata ai grandi eventi, firmata quest’anno dal nuovo partner della manifestazione Eni gas e luce.


Tre giorni di show cooking con chef di altissimo livello , degustazioni e  incontri dove  il mondo del food con tutte se sua varie sfaccettature  è stato il vero protagonista. Si è parlato della cucina tradizionale rivisitata grazie alla tecnologia e all'innovazione , della cucina naturale , vegetariana , vegana , sino ad arrivare alla cucina circolare .
Cucinare 2020 si conferma come una manifestazione in grado di attrarre l’attenzione di foodies, appassionati di cucina e ristoratori di tutto il Nordest  con  oltre 130 gli espositori provenineti da tutta Italia .
Durante la Cerimonia di inaugurazione della manifestazione nell’Arena Eni gas e luce è stato consegnato il premio Bcc Pordenonese e Monsile al miglior giovane chef emergente. Quest’anno il premio è andato ai due fratelli Stefano e Mattia Manias del Ristorante Al Cjasal di San Giorgio al Tagliamento che si sono distinti per la loro cucina tradizionale e innovativa.


Enzo Manias assieme alla moglie Gobbato Rosellina nel 1999 diedero vita alla trattoria “Al Cjasal”, locale con cucina tipicamente casalinga. Dopo un decennio circa, con il ritorno a casa prima del figlio Stefano classe 1987 con 4 anni al servizio di Enrico Bartolini e successivamente di Mattia con la compagna Elena Falliero, classe 1990, entrabi al servizio della famiglia Alajmo, la tradizione inizia a far spazio all’innovazione con un attività fatta di passione e dedizione. 
Complimenti a questi giovani che hanno sapute abbinare la tradzione all'innovazione .

Per brindare al successo di questi giovani è stata scelta un'eccellenza del nostro territorio : una Ribolla Gialla dell'azienda BORGO VERITAS


E' salito poi sul palco dell'Arena Eni gas e luce lo chef vegano Max Noacco del ristorante Al Tiglio cucina naturale / Ristorante Veg a Moruzzo UD  con il suo show cooking " Un Vegano al Top"


presentato da Sergio Lucchetta per la rivista Top Taste of Passion.
Lo chef ha presentato due dei suoi piatti: L’oro dell’orto in visione e Ritorno al bosco” in degustazione. Durante lo show cooking lo chef ci ha spiegato la sua filosofia di cucina, : come valorizzare gli ortaggi con lo scopo di creare delle piccole opere d’arte. Sapori, consistenza e apporto nutrizionale sono le tre caratteristiche che ogni piatto deve avere. Bisogna prima di tutto conoscere tutta la gamma degli ingredienti che abbiamo a disposizione ( semi, cerali, ortaggi ecc. ) per poterli valorizzare e combinarli assime .

Ecco il primo piatto in visione : L'oro dell'orto


Alla base del piatto c'è una crema di cannellini emulsionata con alcune gocce di limone e un filo di olio extra vergine di oliva, nascosta da uno strato di semini tritati che imitano il terreno sui cui vengono esposti i frutti della stagione invernale : broccolo , finocchio, cavolo viola, zucca ecc. 
Alcuni ortaggi vengono cotti a vapore 10-15 minuti , altri vengono affettati e serviti crudi.

Lo chef  di seguito ha realizzato il piatto in degustazione : Ritorno del bosco


Alla base del piatto troviamo una salsa di porcini : i funghi porcini vengono ammollati in acqua fredda per 30 minuti , poi scolati, strizzati e fatti saltare in padella con un filo di olio evo sale e pepe . Una volta raffreddati vengono frullati al mixer aggiungendo panna vegetale e poco prezzemolo . I funghi shiitake vengono affettati grossolanamente e fatti cuocere in padella  a fuoco dolce per 20 minuti . Il piatto viene servito con una spolverata di fave di cacao in scaglie , del riso soffiato e alcune foglioline di prezzemolo.
Un piatto di altissimo livello , i vari sapori e le varie consistenze del piatto si abbinano e combinano alla perfezione .

A questo piatto è stato abbinato un vino bianco dell'azienda biologica e biodinamica Alfio Lovisa :” Il Nini ”.


Abbiamo poi avuto il piacere di degustare i panini vincitori della terza edizione di “The best sandwich”, il contest ideato e prodotto da Palagurmé.
Una competizione tra professionisti della ristorazione, che aveva per tema il panino.  l vincitore è risultato l’azzanese Andrea Zadro, quarantenne, titolare insieme all’amico Alessandro Brunello, dell’Oblò Food&Drinks, ristorantino in centro a Pordenone .


Lo chef ha creato il panino con prodotti locali, del territorio, con un tocco “asiatico”. Il panino  mediterraneo (tipo pita greca) farcito con gamberi alla brasiliana, salsa thai, latte di cocco, menta fresca, puntarelle, pomodorini e maiale in agrodolce disidratato.


Trovo perfetta la scelta del tipo di pane in questo contesto , dvvero goloso e intrigante il ripieno .

A questo piatto è stato abbinato un vino Pietra nera Cuvée Brut dell'azienda BORGO VERITAS.


Al secondo posto si è classificato Omar Zongaro di Rino Pizza a Fiume Veneto di Pordenone . 
Omar Zongaro vero esperto della panificazione ha realizzato per il pubblico un pan focaccia allo zafferano , farcito guancia di manzo al vino rosso , ( preparata con un metodo di cottura che ricorda la tecnica del pulled pork statunitense ) e gelato alla senape . Anche questo panino davvero molto interessante .

Nell’arena Eni gas e luce è salita sul palco Elisa Isoardi, conduttrice del programma di RAI1 La Prova del Cuoco,  che  ha presentato il suo libro “Buonissimo


 Un libro con tante ricette di due grandi Chef Natale Giunta e Alessandra Spisni. Un viaggio nella cucina del belpaese attraverso 120 ricette, fra tradizione e innovazione. L’evento, ha visto la partecipazione anche dello Chef Natale Giunta con una dimostrazione in diretta di una ricetta tratta dal libro . Evento realizzato in collaborazione con Fondazione Pordenonelegge e presentato da Valentina Gasparet.
Elisa Isoardi ci ha raccontato la sua storia , figlia di agricoltori piemontesi sino al suo arrivo in Rai 18 anni fa . Dei programmi che ha condotto senz'altro il più amato è “ La prova del cuoco” e al secondo post “ Linea verde ”. La cucina e l'agricoltura sono sempre nel suo cuore .


Lo chef Natale giunta ha realizzato per il pubblico  la sua particolare visione di una di melanzana perlina scomposta . Le melanzane sono state sbucciate poi cotte nel forno a vapore per 10 minuti . La polpa di melanzane è stata frullata assieme a della mozzarella di bufala e del provolone grattugiato . Poi con un sac a poche sono stati realizzati dei tronchetti ( misura simile a quella delle melanzane perline ) e messi in abbattitore per circa 10 minuti . Quindi la melanzana viene ricostruita , i tronchetti vengono passati in una panure di pane nero e nero seppia e poi fritti . La melanzana viene servita con della salsa di pomodoro e una crema di ricotta salata friulana .



A questo piatto è stato abbinato un  SENZA prosecco superiore Docg dell'azienda Viaboschi


Prosecco spumantizzato senza nessuna aggiunta con il metodo charmant lungo .









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giovedì 13 febbraio 2020

Tropilex azienda leader nel campo delle amache e sedie sospese



Oggi vi presento Amaca , un'importante azienda dei Paesi Bassi specializzata nella produzione e vendita online di amache e sedie sospese artigianali e equosolidali.

L'amaca è per un prodotto veramente rilassante , e quando ho deciso di acquistarne una mi sono informata bene , ho cercato un prodotto dal design ricercato  realizzato con materiali di qualità , equosalodisale ;  e quindi  ho cercato un'azienda  produttrice che rispettasse tutti i canoni e le leggi vigenti . E soprattutto ho cercato un prodotto con queste qualità al miglior prezzo possibile .

Tutti i prodotti Tropilex vengono realizzati nel modo più sostenibile e rispettoso possibile.

La produzione delle amache, sedie sospese, supporti, telai ed accessori viene affidata ad aziende, fabbriche e supervionata da team di esperti dislocati in varie parti del mondo:

Le amache e le sedie sospese Tropilex sono tessute e rifinite a mano dai tessitori tradizionali di amache in Colombia e India. Tutta la produzione viene seguita da vicino. Il personale di questa azienda visita personalmente le fabbriche, prestando attenzione alle condizioni di lavoro ed effettuando un doppio controllo della qualità.

I supporti in legno provengono da foreste scandinave ben gestite e sono prodotti in uno speciale impianto per la lavorazione del legno in Polonia.
I supporti in legno Tropilex sono certificati FSC. I supporti in metallo e per il fissaggio sono prodotti da 2 piccole azinde  in Cina, situate a 450 km da Shanghai.

Tropilex è sinonimo di qualità e sicurezza , tutti i suoi prodotti sono garantiti da prestigiose certificazioni riconosciute a livello mondiale: 
Certificazione Oeko-Tex® 100 : è tra le principali certificazioni mondiali per il settore tessile, una sorta di certificato sanitario in quanto i prodotti finiti vengono sottoposti a test per evidenziare la presenza di sostanze pericolose.
Certificazione FSC : Il legno utilizzato per i loro prodotti è certificato FSC al 100%. La certificazione FSC è considerata lo "standard di riferimento" per il legno proveniente da foreste gestite in modo responsabile, socialmente vantaggioso, rispettoso dell'ambiente ed economicamente sostenibile.
L'azienda cerca di effettuare , quando possibile, un packaging ecologico , le confezioni vengono imballate con scatole reciclate .
Ma comunque tutti gli imballaggi e la carta ch utilizzata sono realizzati con carta certificata FSC o con carta riciclata.
Altra cosa da sottolineare è che l'azienda effettua spedizioni a impatto neutro in termini di CO2. 


Sul sito potete visionare e scegliere moltissime amache e sedie pensili: nella versione : singola , doppia e familiare ; realizzate con tessuti e materiali di altissimo livello, con una grande varietà di fantasie e colori .Prodotti di altissima qualità sempre al prezzo più basso del mercato.



Queste alcune delle bellissime sedie pensili che potete trovare sul sito :



E per chi non ha un giardino visitate sul sito la sezione sedie pensili ; ne potetete trovare per tutti gusti e a diversi prezzi , sempre molto convenieneti .

Vi consiglio inoltre di visitare la sezione Accessori del sito : qui potete trovare molti articoli per rendere più gradevole il vostro relax , che spaziano dai tavolini , coperte e bellissimi cuscini .


Per ulteriori info visitate il sito : https://www.tropilex.com/




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sabato 8 febbraio 2020

Tortiglione integrale bio con ragù di cortile



Spesso mi ritornano in mente i ricordi e i sapori dei piatti che mi preparava la mamma quando ero bambina . Nella mia zona , il Veneto orientale, per ragù di cortile si intende un ragù realizzato con quello che offriva il cortile e l'orto in quel determinato periodo dell'anno e di conseguenza gli ingredienti variano spesso . 
La ricetta del ragù di corte padavano  è simile , differisce in particolare per la varietà di carni usate e non prevede l'uso del pomodoro.
Ispirandomi a questi ricordi sono andata dal mio macellaio di fiducia ed ho acquistato il necessario per realizzare questo ragù.

Ingredienti per 6 persone :

500 g. di di tortiglioni integrali bio Pasta Armando
300 g. di carne macinata d'anatra
150 g. di carne macinata di coniglio
100 g. di petto di pollo macinato
10 cuori di pollo
1 carota
½ cipolla bianca
1 costa di sedano
1 foglia di alloro
1 barattolo di polpa di pomodoro
500 ml. di brodo vegetale 
100 ml. di vino bianco secco
sale marino alle erbe biologiche di Sicilia - Salatura per carne Bonomo-Azienda Agricola Biologica
pepe nero q.b.
olio extra vergine di oliva Bonomo- Azienda Agricola Biologica 
 


Procedimento : eliminare dai cuori di pollo le parti grasse , dividerli a metà, sciacquarli sotto l'acqua corrente e poi sbollentarli per 2 minuti in acqua bollente , quindi tritarli al al coltello .

In un tegame rosolare con 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva un trito di cipolla , carota e sedano.
Quando il soffritto sarà pronto unire il trito di cuori di pollo , farli ben rosolare e di seguito unire tutte le carni tritate , lasciar insaporire per 2 minuti mescolando spesso poi sfumare con il vino bianco .

Una volta sfumato il vino condire il sugo con la salatura per carne alle erbe mediterranee.

A questo punto unire la polpa di pomodoro e la foglia di alloro . Aggiungere gradualmente il brodo vegetale e far cuocere a fuoco dolce per circa 2 ore .

A termine cottura  aggiungeRe una macinata di pepe nero .

Far cuocere i tortiglioni in abbondante acqua salata , scolarli al dente e farli saltare nel ragù di cortile . 
Servire la pasta ben calda con una decorazione di gocce di aceto balsamico e con delle erbe aromatiche fresche , io ho usate delle foglioline di maggiorana .

Vino consigliato : Merlot delle Venezie





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sabato 1 febbraio 2020

Fiera cucinare 2020 - Si rinnova l’appuntamento con il mondo dell’enogastronomia dal 15 al 17 febbraio alla Fiera di Pordenone




In arrivo Cucinare 2020, fra protagonisti della cucina, percorsi tematici e stand commerciali: una fiera pronta a soddisfare tutti i gusti. 
Un’ottava edizione fra tante conferme e altrettante novità, quella di Cucinare 2020. In programma dal 15 al 17 febbraio presso il quartiere fieristico pordenonese, la manifestazione dedicata alla cucina e alle sue tecnologie è pronta a stupire nuovamente, con i suoi ospiti di rilievo e i tanti eventi in calendario. 
Cucinare è una fiera davvero unica, durante la quale il visitatore può immergersi nei percorsi espositivi tradizionali e partecipare ad una molteplicità di eventi diversi. Il tutto, in un contesto dove il mondo dell’enogastronomia è protagonista, grazie ai diversi contributi che puntano a valorizzarlo sotto differenti punti di vista. Dopo il grande successo dello scorso anno tornano, infatti, i quattro filoni tematici che il pubblico potrà seguire in base alle proprie preferenze. La cucina è vista in ottica di salute, territorio, cucina green, tendenza&ricerca, con l’obiettivo di mettere in primo piano il tema del mangiare salutare, la valorizzazione delle specialità territoriali, le nuove tendenze alimentali e le novità del settore in generale.
Una manifestazione pronta ad accogliere un pubblico che ogni anno si fa sempre più partecipe, grazie alla presenza di appassionati e professionisti del settore. Fra gli stand, trovano spazio tanti espositori che in fiera presentano produzioni selezionate, prodotti artigianali e molto altro. Di particolare richiamo anche le due aree specifiche dedicate alle aziende vinicole, provenienti da tutta Italia (Area VINUM) e ai birrifici artigianali (Area BEER&CO).
Ad arricchire e completare il progetto “Cucinare” sono anche i diversi eventi che spaziano da degustazioni a incontri dedicati a specifici temi, a veri e propri laboratori, ospitando ogni edizione personaggi di spicco del settore. Tanti i nomi che in questi anni sono stati protagonisti delle varie arene, da personaggi televisivi a food blogger, da chef stellati a pasticceri rinomati, dalle eccellenze locali a quelle internazionali. Anche la prossima edizione, vedrà l’intervento di numerosi ospiti del panorama enogastronomico e molti sono i visitatori attesi in arrivo da diverse regioni d’Italia e dall’estero.

Fra le prime anticipazioni, troviamo il nome di Natale Giunta, chef siciliano diventato un volto noto della televisione grazie a “La Prova del Cuoco”. Molto amato dagli spettatori, la sua cucina è un mix fra tradizione e modernità e si propone di rivisitare piatti tipici locali in chiave gourmet. Ad accompagnarci in un viaggio nel mondo della pasticceria sarà, invece, Luca Montersino. Mastro pasticcere, anche lui diventato celebre in TV (“Accademia Montersino”, “Peccati di Gola”, “Segreti in cucina”), segue il filone della pasticceria salutistica, attenta alle intolleranze alimentari e pensata per coloro che vogliono mangiare al meglio, tanto da aver chiamato il suo marchio “Golosi di Salute”.

Grande attesa anche per Gianfranco Vissani: chef e critico gastronomico che vedremo protagonista di uno show cooking dove svelerà al pubblico alcuni dei suoi segreti, portando in fiera la sua vasta conoscenza di cucina internazionale e territoriale .
A brillare saranno anche le eccellenze del territorio: a Cucinare troveremo, infatti, Ivan Bombieri, chef de La Taverna di Colloredo di Monte Albano (dove è arrivato nel 2017), storico ristorante che dal 1997 ad oggi è sempre stato premiato con una Stella della Guida Michelin. La cucina di Bombieri è fatta di continua ricerca dei presidi Slowfood e delle eccellenze di piccoli allevatori, agricoltori, casari e in generale degli artigiani friulani. 

Ma non ci saranno solo proposte per il pubblico: l’ottava edizione della manifestazione vedrà il ritorno del premio di Davide Paolini – giornalista de Il Sole 24 Ore – rivolto agli espositori, che quest’anno si intitolerà “La tradizione è un’innovazione riuscita” by Gastronauta. Una giuria, da lui presieduta, andrà alla scoperta del miglior prodotto esposto in fiera che rientri in una delle categorie individuate (utilizzo innovativo degli ingredienti, reinterpretazione di un prodotto esistente, miglior packaging). Un’occasione importante di visibilità per gli espositori, volta a mettere in evidenza i propri prodotti, ottenendo un riconoscimento di prestigio. 

Quello di Paolini non sarà l’unico: in arrivo anche il Premio BCC (banca partner della manifestazione), al miglior giovane chef del Triveneto. Un riconoscimento nato proprio per valorizzare gli astri nascenti del settore e, in generale, i protagonisti più giovani presenti nella scena della cucina italiana.

Vedi qui tutto il programma degli eventi 2020






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